Studenti, laureati, docenti ed esterni a lezione di impresa

Futuri imprenditori a lezione. Grazie ad un corso di formazione per redigere un business plan e trasformare un’intuizione in una vera e propria impresa. Ad organizzarlo, l’Università Federico II con il supporto della sua Scuola di Alta Formazione. Il ciclo d’incontri è cominciato lo scorso 11 aprile – e si protrarrà sino al 27 presso la sala convegni del Palazzo degli Uffici di via Giulio Cortese – con una lezione dal titolo “L’idea imprenditoriale: cenni introduttivi” tenuta dal prof. Luca Sensini. Contenitore del corso, la terza edizione della “Start Cup Federico II 2005”, una competizione promossa dallo stesso Ateneo, che premia i migliori progetti imprenditoriali presentati, per l’appunto, sotto forma di business plan. 
“Questo corso non richiede alcuna preparazione di base di natura tecnico-economica – affermano gli organizzatori – Si partecipa alla Start Cup per concretizzare un’idea-progetto: il corso, pertanto, altro non è che uno strumento per costruire un piano d’impresa”. Destinatari delle lezioni, dunque, “tutti coloro che abbiano un potenziale progetto aziendale e abbiano bisogno di acquisire le conoscenze necessarie per la sua realizzazione”. In particolare, si rivolge ai gruppi attualmente iscritti (o che intendano farlo) alla Start Cup 2005 o, comunque, a quanti siano interessati a confrontarsi con le opportunità e con le problematiche del mondo imprenditoriale. 
Tra questi ultimi, Valeria Dantonio e Laura Berardino, al terzo anno di Ingegneria Gestionale. Le due studentesse non hanno in cantiere alcuna idea imprenditoriale. Frequentano il corso perché vale loro “come tirocinio obbligatorio da tre crediti ed è comunque attinente al nostro piano di studi”. Situazione diversa per Cesare Librera, Antonio Cirma e Saverio Grauso, tre amici di Maddaloni (nel casertano) che vogliono partecipare a Start Cup. Laureati, rispettivamente, in Ingegneria Meccanica, Giurisprudenza e Agraria alla Federico II, hanno messo a punto un gruppo composto da professionisti con conoscenze eterogenee, proprio come la filosofia di Start Cup suggerisce. La loro idea d’impresa è nel settore della produzione, ma non raccontano altri particolari (in verità, nessuno dei partecipanti al corso, in questa fase, svela altro). “Non sappiamo nulla su cosa si debba fare per avviare un’attività imprenditoriale – ammettono con franchezza – Da questo corso ci aspettiamo di colmare le nostre lacune”.  Dello stesso avviso un altro gruppo, questa volta formato da tre laureate in Scienze Biotecnologiche. Fedeli alla loro formazione, il progetto di Cecilia Mari, Claudia Cosentino ed Agnese Savino s’inserisce nel campo delle biotecnologie: “siamo particolarmente interessate alle analisi di mercato e alla reale commercializzazione del nostro piano”. Al corso è presente perfino un intero gruppo di studenti di Chimica industriale della Federico II, coinvolti dal loro docente, Gerardino D’Errico, ricercatore di Chimica Fisica. “Sono già tre anni che mi occupo di simulazioni di ricerca industriale indirizzata a studenti dell’ultimo anno, sia del vecchio che del nuovo  ordinamento – riferisce D’Errico – Start Cup è un’occasione per capire come si realizza, in concreto, un’idea imprenditoriale”. Un progetto nel settore della chimica applicata all’ecologia, ciò che questo gruppo tenterà di attuare, “selezionato sulla base di piani diversi proposti dagli stessi studenti”.
Sono, in totale, una cinquantina gli iscritti al corso di formazione sul business plan. Come nelle passate edizioni, anche in questa del 2005 a partecipare sono categorie eterogenee del Federico II: studenti, docenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo. Tutte le Facoltà sono rappresentate: “negli anni – commentano gli organizzatori – aumenta la presenza di soggetti che provengono dal polo umanistico”. E, inaspettatamente, ad aver bisogno di una guida per la compilazione di un progetto d’impresa sono anche studenti e laureati nell’ambito economico. Alberto Palermo e Stefano Lauro, rispettivamente laureando e laureato (a gennaio 2005) in Economia alla Federico II, ne sono un esempio: “al Sud d’Italia è difficile fare impresa dal nulla. Le conoscenze acquisite all’Università da sole non bastano: ci vuole pratica, che è quello che ci aspettiamo da questo corso”. I ragazzi non sanno ancora se prenderanno o meno parte a Start Cup, però un’idea imprenditoriale l’hanno: “vorremmo realizzare qualcosa nel settore della consulenza, magari avvalendoci anche delle competenze di laureati in Architettura e Matematica”. Chi viene dalla Facoltà di Economia spera di non trovare troppe ripetizioni di argomenti già affrontati nel percorso di studi. “In ogni caso – chiosa G., prossimo all’esame di dottore commercialista – resta pur sempre un’esperienza”. E aggiunge: “insieme ad altri due colleghi vorremmo aprire una società di servizi, a prescindere dall’esito di Start Cup. M’interessa prendere informazioni sulle previsioni di bilancio per i primi tre anni e su come poter ampliare il nostro piano di partenza”.
Premi in danaro e misure di accompagnamento per la costituzione delle nuove imprese per i miglior business plan – leggi i vincitori di “Start Cup Federico II 2005” – che saranno giudicati tali da un Comitato scientifico composto da esponenti di istituzioni finanziarie, imprenditori, professionisti e rappresentanti del mondo universitario. E come novità della terza edizione del Premio, l’ammissione di gruppi composti anche da esterni all’Università Federico II, purché il capogruppo e un altro componente siano legati a questo Ateneo.
Paola Mantovano
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