Studiare ogni giorno, ma proprio ogni giorno

Un invito a seguire le lezioni e non trascurare lo studio neanche per un giorno arriva alle matricole di Medicina dalla Coordinatrice di I Ciclo (primo anno, primo semestre) e Corso Integrato, la prof.ssa Annalisa Lamberti, e dagli altri Coordinatori di Corso Integrato, i professori Giovanni Di Minno e Maria Quarto. Alle matricole è stata assegnata l’Aula Magna, edificio della Presidenza, un’aula da 600 posti, “ampia, da poco ristrutturata. I ragazzi sono divisi in due gruppi, uno al mattino e uno al pomeriggio. Poco più di un’ottantina quelli che hanno chiesto di seguire online. La didattica a distanza è sempre garantita, tramite Teams, in contemporanea con le lezioni in presenza”, precisa la prof.ssa Lamberti. Sui volti dei ragazzi, in questi primi giorni di conoscenza, “ho notato entusiasmo, del resto hanno frequentato parte dell’ultimo anno scolastico da casa ed è piacevole ora prendere confidenza con la vita universitaria. Il primo anno si trovano ad affrontare le discipline scientifiche di base ed è bene che ne abbiano un approccio diretto”. La docente è anche Coordinatrice del Corso Integrato Chimica e Propedeutica Biochimica, “un insegnamento storico. È chiaramente troppo presto per fare una valutazione sull’andamento delle lezioni, ma i ragazzi sono propositivi e curiosi”. Studiare ogni giorno, ma proprio ogni giorno è il messaggio del prof. Di Minno: “Non è bene accumulare le cose, un apprendimento matto e disperato in poco tempo non dà risultati e lascia grosse lacune. Ma questo vale per Medicina come per gli altri studi”. Il docente è Coordinatore del Corso Integrato Basi della Medicina ed Etica Clinica I, new entry dovuta alla riforma della didattica partita lo scorso anno, che è composto dai moduli di Bioetica/ Medicina Legale, Psicologia Sociale, Inglese Scientifico, Medicina dello Sport, Medicina Interna, Chirurgia Generale: “L’obiettivo è fornire agli studenti delle informazioni di base, non si arriva a quei concetti che poi verranno discussi in dettaglio nelle cliniche dall’internista, dal neurologo, dallo psichiatra e altri. Per fare qualche esempio, si spiegherà cosa intendiamo quando parliamo di ascesso, di cefalea, di ittero; forniamo delle definizioni”. È un modo per entrare con il piede giusto nel mondo della medicina: “Maggiore è la cultura generale dello studente, migliori sono i risultati che avranno nel corso degli anni. E non c’è da temere, perché non c’è nulla di complesso”. Esserci è importante, chiosa il prof. Di Minno: “I ragazzi devono comprendere che hanno scelto un mestiere impegnativo, rischioso nella misura in cui non si tiene conto di quanto si è imparato. Qualche giorno fa mi ha contattato un giovane collega che è tornato in Costa d’Avorio e mi spiegava che lì affrontano il Covid come hanno sempre fatto con le epidemie. Chi è malato resta solo nella capanna, la famiglia gli fornisce cibo e acqua e viene ospitata in un’altra capanna”. Il concetto del distanziamento “è noto da sempre ed è importante rispettare questa norma così come utilizzare mascherine, guanti. Ma l’importante è cogliere l’opportunità di esserci”. La prof.ssa Quarto è la Coordinatrice del Corso Integrato di Fisica Medica, “un corso storico. Credo che l’approccio alla Fisica da parte degli studenti risenta un po’ del fatto che, alle superiori, a questa disciplina venga dato poco spazio. Ma è un problema che si supera e, generalmente, abbiamo un tasso di promossi agli esami abbastanza alto”. Le lezioni prevedono sia didattica frontale “che esercitazioni perché all’esame è prevista una parte scritta. Sono soddisfatta della partecipazione degli studenti in queste prime lezioni, sia da casa che in aula, nonostante questo momento particolare. I ragazzi sono stati anche molto disciplinati, attenti e rispettosi di tutte le norme di sicurezza”.

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