Il prof. Vincenzo Omaggio è da metà marzo il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda per il Diritto allo Studio del Suor Orsola Benincasa. Vive a Maddaloni ed è ordinario di Filosofia del diritto. Al Suor Orsola insegna Teoria dell’interpretazione giuridica. Ha iniziato la sua carriera universitaria con Francesco De Sanctis, oggi Rettore dell’Ateneo, con il quale ha collaborato a Roma ed a Napoli.
Quali le priorità del suo mandato? “Consolidare quel che è stato svolto nel triennio precedente. Devo dare atto al prof. Silvio Lugnano, che mi ha preceduto nell’incarico, di avere svolto un ottimo lavoro. Non avevamo personale, locali e tradizione. All’epoca in cui eravamo nell’Ente per il diritto allo studio, insieme alla Federico II, la nostra realtà era davvero poco influente ed incisiva. Invece, sotto la direzione di Lugnano è cresciuta per quantità e qualità l’erogazione dei servizi, abbiamo realizzato lo studentato e ci siamo fatti conoscere dagli studenti”.
Quante borse di studio assegna ogni anno l’Adisu del Suor Orsola? “Difficile dirlo, perché ovviamente tutto dipende dalla disponibilità dello stanziamento regionale. Quest’anno le richieste sono state circa 1500, in crescita rispetto al passato. Novecento le borse di studio assegnate”.
Il Suor Orsola, però, continua a non avere una mensa. È in programma nei prossimi anni? “Suppliamo, direi bene, grazie alle convenzioni con i ristoranti privati. Io credo che la tradizionale mensa universitaria oggi sia in parte superata, anche perché i costi del personale sono sempre più difficili da sostenere. Lo scorso anno i ristoranti convenzionati hanno erogato agli studenti del Suor Orsola circa 19.000 pasti”.
Lo studentato: una bella realtà, ma poco frequentata. Come lo spiega? “Evidentemente ormai c’è stata una moltiplicazione delle sedi universitarie, per cui il numero degli studenti effettivamente costretti a trasferirsi in un’altra città va diminuendo. Ciò detto, invito i nostri allievi a considerare l’opportunità di concorrere all’assegnazione dei posti nella struttura che abbiamo realizzato, perché rappresenta un’alternativa economica ed estremamente accogliente rispetto alle case che i fuori sede prendono in affitto. Spesso queste ultime sono fatiscenti e poi mi dicono che ancora molti proprietari locano a nero, senza contratto”.
Cosa dice agli studenti, a inizio mandato? “Chiedo loro di mantenere sempre un contatto con i loro rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu, di chiedere loro informazioni e di suggerire soluzioni ai problemi. Insomma, di partecipare per migliorare l’erogazione dei servizi, che è lo scopo dell’Azienda per il diritto allo studio”.
Nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda entrano Marco Mainardi, quale rappresentante della Regione Campania; il prof. Gennaro Carillo, rappresentante del Suor Orsola; Paolo Castaldo e Marianna Di Domenico, rappresentanti degli studenti.
Fabrizio Geremicca
Quali le priorità del suo mandato? “Consolidare quel che è stato svolto nel triennio precedente. Devo dare atto al prof. Silvio Lugnano, che mi ha preceduto nell’incarico, di avere svolto un ottimo lavoro. Non avevamo personale, locali e tradizione. All’epoca in cui eravamo nell’Ente per il diritto allo studio, insieme alla Federico II, la nostra realtà era davvero poco influente ed incisiva. Invece, sotto la direzione di Lugnano è cresciuta per quantità e qualità l’erogazione dei servizi, abbiamo realizzato lo studentato e ci siamo fatti conoscere dagli studenti”.
Quante borse di studio assegna ogni anno l’Adisu del Suor Orsola? “Difficile dirlo, perché ovviamente tutto dipende dalla disponibilità dello stanziamento regionale. Quest’anno le richieste sono state circa 1500, in crescita rispetto al passato. Novecento le borse di studio assegnate”.
Il Suor Orsola, però, continua a non avere una mensa. È in programma nei prossimi anni? “Suppliamo, direi bene, grazie alle convenzioni con i ristoranti privati. Io credo che la tradizionale mensa universitaria oggi sia in parte superata, anche perché i costi del personale sono sempre più difficili da sostenere. Lo scorso anno i ristoranti convenzionati hanno erogato agli studenti del Suor Orsola circa 19.000 pasti”.
Lo studentato: una bella realtà, ma poco frequentata. Come lo spiega? “Evidentemente ormai c’è stata una moltiplicazione delle sedi universitarie, per cui il numero degli studenti effettivamente costretti a trasferirsi in un’altra città va diminuendo. Ciò detto, invito i nostri allievi a considerare l’opportunità di concorrere all’assegnazione dei posti nella struttura che abbiamo realizzato, perché rappresenta un’alternativa economica ed estremamente accogliente rispetto alle case che i fuori sede prendono in affitto. Spesso queste ultime sono fatiscenti e poi mi dicono che ancora molti proprietari locano a nero, senza contratto”.
Cosa dice agli studenti, a inizio mandato? “Chiedo loro di mantenere sempre un contatto con i loro rappresentanti in seno al Consiglio di Amministrazione dell’Adisu, di chiedere loro informazioni e di suggerire soluzioni ai problemi. Insomma, di partecipare per migliorare l’erogazione dei servizi, che è lo scopo dell’Azienda per il diritto allo studio”.
Nel Consiglio di Amministrazione dell’Azienda entrano Marco Mainardi, quale rappresentante della Regione Campania; il prof. Gennaro Carillo, rappresentante del Suor Orsola; Paolo Castaldo e Marianna Di Domenico, rappresentanti degli studenti.
Fabrizio Geremicca