Telemedicina prenatale: parte da Napoli il primo progetto

Consente di rendere disponibili competenze medico-specialistiche a pazienti affette da gravidanza a rischio che non possono accedere per motivi logistici (distanza geografica) ad alcuni servizi sanitari. Evita  l’ospedalizzazione e i disagi che questa comporta: l’allontanamento dall’ambiente familiare e dalle abitudini. E, non da ultimo, attraverso un monitoraggio costante, permette un controllo dello stato del benessere fetale. Un contributo alla riduzione della mortalità perinatale che nell’Italia Meridionale è ancora molto elevata (in Campania il 10.2 per mille). La Telemedicina prenatale è una nuova disciplina biomedica che nasce dall’impiego combinato delle tecnologie elettromedicali, informatiche e sistemi di telecomunicazione indirizzata al campo della Medicina dell’età prenatale.  La chicca: il primo progetto italiano nel campo, nasce a Napoli nel Dipartimento di Scienze Ostetrico-ginecologiche, urologiche e medicina della riproduzione del Federico II, responsabile scientifico il prof. Andrea Di Lieto. Il docente l’ha presentato anche dagli schermi televisivi nell’ambito della trasmissione Check-up 2000, andata in onda il 4 marzo.
Il progetto, approvato con un finanziamento dall’Università e dalla Regione e realizzato con la collaborazione del prof. Marcello Bracale, docente ad Ingegneria, verte sulla “Analisi simultanea in rilievo telematico, finalizzata all’elaborazione, comparazione, gestione ed archiviazione dei tracciati cardiotocografici trasmessi da unità feto-materne regionali, interregionali, nazionali ed internazionali per la diagnosi precoce delle patologie prenatali”. I cardiotocografi (apparecchi per la registrazione continua dell’attività cardiaca fetale e delle contrazioni uterine) sono stati affidati in comodato d’uso ad alcune unità periferiche feto- materne (centri ospedalieri delle isole e della provincia). I tracciati saranno registrati ed inviati via telefono dalle unità periferiche o dalle abitazioni con il modem collegato alla linea telefonica alla Centrale Operativa di Ascolto, ubicata presso il Dipartimento (sito Web: www.telemedicinaprentale.org). La Centrale è dotata di sofisticate apparecchiature in grado di elaborare il tracciato nonché di refertare ed inviare la risposta via fax all’unità periferica.
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