Partirà a breve il terzo ciclo del Master di II livello in Ingegneria gestionale per la Pubblica sicurezza (IGPS), nato da una convenzione tra l’Università Federico II e la Scuola Superiore di Polizia. Si tratta di un importante esempio di collaborazione tra Istituzioni allo scopo di formare personale altamente qualificato per la Pubblica Amministrazione.
La convenzione, firmata nel 2013 dall’allora Dirigente Generale di Pubblica Sicurezza Roberto Sgalla e dall’ex Rettore Massimo Marrelli, aveva come oggetto proprio l’attivazione di questo Master che intende rispondere alle crescenti necessità di razionalizzazione delle Forze di Polizia. “Ho avuto l’occasione di percorrere solo un pezzo di strada assieme ai docenti di questo Master, in quanto sono in carica solo dallo scorso mese di agosto, ma posso testimoniare di aver trovato in questo Corso un ottimo modello formativo”, sottolinea il dott. Enzo Calabria, Direttore della Scuola Superiore di Polizia.
Il Master, illustra, “è rivolto ai funzionari dei ruoli tecnici per offrire loro un tipo di formazione gestionale molto importante in questo momento di revisione della spesa: avere dei tecnici che oltre alla formazione di funzionario di Polizia abbiano anche quella di ingegnere gestionale significa poter ottimizzare al massimo le risorse”.
“L’idea alla base di questo percorso – aggiunge il prof. Emilio Esposito, coordinatore del Master – è che la pubblica sicurezza, la Polizia in questo caso, ha bisogno di manager. La Scuola Superiore di Polizia forma dei funzionari in ruoli tecnici, i quali dovranno poi coordinare dei gruppi e gestire risorse. Da qui è nata l’idea di avviare un percorso di tipo gestionale. L’aspetto più interessante sta proprio nel fatto che questo Master nasce per un’utenza specifica e per rispondere ad esigenze specifiche”. L’iniziativa, inoltre, sottolinea il prof. Esposito, certifica “l’avvicinamento tra due Istituzioni, aspetto per noi Federico II molto importante perché permette di metterci al servizio di altre amministrazioni pubbliche, secondo quella che è la terza missione dell’Università”. “La collaborazione tra queste due Istituzioni, con una lunga tradizione alle spalle, ma rivolte al futuro, è la garanzia stessa dell’ottima qualità della formazione che viene erogata”, ribadisce il dott. Calabria.
Il Master di durata annuale, unico nel suo genere – nonostante la scuola abbia accordi di collaborazione con altri Atenei come La Sapienza di Roma -, è rivolto a tutti i vincitori del concorso per l’accesso ai ruoli dei Direttori Tecnici della Polizia di Stato e i Direttori Tecnici già in servizio, nonché ad alcune classi di laureati di Ingegneria, Chimica, Biologia, Fisica e Psicologia, per un massimo di 110 ammessi.
Gli allievi seguono le lezioni presso le sedi della Scuola Superiore di Polizia, ma i docenti sono tutti della Federico II – “colleghi che si sono impegnati in questo progetto con amore e dedizione”, ricorda Esposito. Oltre al percorso in aula, si svolgono delle ore di tirocinio nei reparti dove poi questi tecnici andranno a lavorare. “Durante il tirocinio sono seguiti da un docente e il loro lavoro è rivolto ad ottimizzare problemi che ci vengono segnalati dallo stesso reparto: noi facciamo una ‘call’ e loro ci rispondono con una proposta sulla quale l’allievo va a lavorare. Così si entra fin da subito nella pratica della gestione risorse”. Naturalmente, aggiunge il prof. Esposito, “questo modello è esportabile anche ad altre amministrazioni pubbliche che in una fase di spending review hanno sempre più bisogno di questi profili: gestire risorse minori per offrire migliori servizi”.
Valentina Orellana