Una nuova commissione al Dipartimento di Giurisprudenza. Operativa da fine dicembre, si occupa di Terza Missione. È composta dai professori Angelo Abignente, che ne è il Coordinatore, Francesco Romeo, Francesca Scamardella, Umberto Ronga, Gabriella De Maio, Stefania Torre e Federico Maria Putaturo. “La Terza Missione ha assunto particolare rilievo con la visita dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) – spiega il prof. Abignente, ordinario di Filosofia del diritto – Rientra nei criteri di valutazione e il nostro Dipartimento è stato fra i primi ad adoperarsi per mettere in atto quanto richiesto con la nascita della Commissione”. Sconosciuta ai non addetti ai lavori, la Terza Missione guarda “alla sinergia che si viene a creare tra l’Università e il mondo esterno, l’interazione che c’è fra questi due poli”. Tradizionalmente gli scopi della Terza Missione venivano assolti dalle Facoltà scientifiche: “Le allora Facoltà, oggi Dipartimenti, individuavano percorsi formativi post laurea e trasformavano gli intenti della Commissione in cose concrete. Prendevano la forma di brevetti, marchi, ricerche e attività imprenditoriali”. Ad Ingegneria, per esempio, “l’interazione fra società ed università è più facile ed evidente. L’interazione si traduce in un prodotto fisico, visibile”. Come si fa, invece, “a quantificare concretamente il ‘risultato’ che Giurisprudenza produce, ad esempio, con il suo operato nelle carceri? Il prodotto c’è ma non si vede. Eppure occorre dare un riscontro, ma il risultato è penetrato nel tessuto sociale e si vedrà solo con il tempo”. La scommessa per il futuro: “Quella che mi voglio assumere è congegnare la Terza Missione per l’area umanistica. Da Vice Presidente della Scuola delle Scienze Umane e Sociali, vorrei portare questo discorso agli altri Dipartimenti umanistici, per ‘contagiare’ tutti. Per ora, dobbiamo però concentrarci su Giurisprudenza”. Far funzionare la Commissione “vuol dire stabilire dei legami, delle interazioni con le Istituzioni, Enti locali, che fanno da sfondo, affinché l’Università dica la sua parola al mondo esterno e si apra alle esigenze sociali”. Questa è solo la punta dell’iceberg, nel profondo gli intenti sono molteplici: “Fanno capo alla Terza Missione l’insegnamento che Giurisprudenza opera nelle carceri, i rapporti con studi legali e grosse realtà professionali che danno agli studenti una prospettiva di inserimento futuro. Rientrano le associazioni di volontariato e l’intervento dell’Università nella borsa finanziaria telematica”. Tutto ciò “va a completare i fini tradizionali delle università che sono: formazione, didattica e ricerca, che vengono completati dal lavoro della Commissione che deve diventare anch’esso un fine istituzionale. Questo scopo è stato fortemente voluto dal Direttore del Dipartimento Sandro Staiano e dall’attuale Ministro dell’Università e della Ricerca, il nostro ex Rettore Gaetano Manfredi”. Secondo il prof. Abignente: “La formazione dei giovani deve avere anche un’apertura sociale”. Un obiettivo perseguito singolarmente dai docenti: “Ora dobbiamo riunire tutte le realtà già operative e dare uno sbocco istituzionale alle iniziative”. La Commissione verrà a breve presentata in Dipartimento. Nel frattempo: “lunedì 9 marzo, durante l’inaugurazione del corso di Formazione clinico-legale II tenuto dalla prof.ssa Di Donato, parleremo proprio della necessità di istituzionalizzare i percorsi esistenti”. Il docente ricorda: “Siamo stati i primi in Italia ad istituire un insegnamento di Clinica legale. Ora saremo i pionieri dei Dipartimenti umanistici ad istituzionalizzare i rapporti con le associazioni sul territorio e le attività di volontariato in cui quotidianamente operano i giuristi”.
Susy Lubrano
Susy Lubrano