Febbraio, tempo di esaurimento pre-laurea, come lo definiscono gli studenti che si aggirano tra Segreteria e Presidenza della Facoltà di Economia alle prese con gli ultimi adempimenti burocratici. Le regole che disciplinano la consegna della tesi sono cambiate già da un po’: non si consegna più la tesi cartacea in Presidenza, ma soltanto un cd-rom, e di conseguenza non c’è più bisogno di recarsi in Presidenza il giovedì prima della seduta per ottenere l’attestazione di conformità tra cartaceo e cd-rom. L’informatizzazione ha reso più spediti i vari passaggi che il laureando deve affrontare, dall’assegnazione, che avviene attraverso una procedura on-line, alla individuazione della data in cui consegnare la modulistica, che va controllata nella pagina web di assegnazione tesi. A Economia non ci sono lunghe liste di attesa, assicura il Preside Claudio Quintano: “ogni studente si reca dal docente della materia di suo gradimento e gli comunica su cosa gli piacerebbe lavorare. Soprattutto tra le discipline aziendali c’è ampia scelta e noi di Matematica e Statistica assegniamo le tesi senza problemi. Non chiediamo requisiti particolari, non facciamo questioni di media, anche perché le tesi triennali sono compilative”.
6 mesi al palo nel
passaggio alla Magistrale
passaggio alla Magistrale
Ma i ragazzi che si aggirano in Segreteria in questi giorni sembrano aver dimenticato il momento della scelta, adesso devono risolvere altri problemi. Dal 5 al 25 del mese si prenota la seduta di laurea per il mese successivo, e gennaio e febbraio sono mesi caldi, perché basta sgarrare di poco e si finisce col dover pagare altre tasse e ritrovarsi in ritardo per l’iscrizione alla Magistrale. Maria e Alessandra, entrambe iscritte a Management delle Imprese Internazionali, si sono preiscritte alla Magistrale, ma ora temono di non fare in tempo ad accedervi. “Se ci laureiamo a marzo riusciamo a risparmiare le tasse dell’anno fuori corso, perché rientriamo ancora nel 2007/08 – spiegano – ma non siamo più in tempo per partire subito con il biennio. Avremmo dovuto laurearci entro febbraio. Questo significa che dovremo restare sei mesi a casa senza dare esami”. Anche Luigi Persico ha provato a fare una corsa contro il tempo, “ma la tesi aveva bisogno di correzioni, così ho dovuto disdire la prenotazione”. Infatti, è possibile cancellare la prenotazione già fatta e prenotarsi per la sessione successiva. In questo periodo, però, per un ritardo di venti giorni o un mese ci si pregiudica la possibilità di anticiparsi con la Magistrale. “Proveremo a chiedere ai rappresentanti degli studenti se sarà possibile evitare in qualche modo di restare bloccati fino a settembre”, dice ancora Luigi. Qualcun altro, come accennato, va di fretta per evitare di pagare altre tasse. Quest’anno si è proposto un nuovo interrogativo a riguardo. L’introduzione dell’appello straordinario di aprile ha indotto molti a chiedersi se sia possibile ora sostenere l’ultimo esame in quel mese anziché a marzo per non pagare la seconda rata e ottenere il rimborso della prima. Annalisa Coppola, tesista di Economia aziendale, è di ritorno dalla Presidenza, dove finalmente ha ottenuto una risposta soddisfacente. “Una mia amica mi aveva detto che sarebbe stato possibile risparmiare le tasse solo se ci si fosse laureati durante il mese di aprile, ma io avevo molti dubbi, perché tra l’ultimo esame e la laurea devono passare almeno 20 giorni. E se la laurea, per via dei 20 giorni, slitta a maggio? Mica è colpa mia? In Presidenza però mi hanno spiegato che si può sostenere l’ultimo esame e prenotare anche l’esame di laurea ad aprile, così non si dovrà pagare la seconda rata e si otterrà il rimborso della prima. Se passano più di 20 giorni non importa, l’importante è prenotare la laurea ad aprile avendo ultimato tutti gli esami”.
Altra questione non da poco, che rende davvero urgente la laurea per chi è alla soglia di marzo-aprile, è quella dei punti tesi. Alla Parthenope la Commissione di laurea può assegnare un massimo del 3,5% del voto di partenza calcolato sulla media ponderata di tutti gli esami. Punti aggiuntivi si possono ottenere in base al tempo impiegato per laurearsi, dunque chi tarda viene automaticamente penalizzato sul voto finale. I rappresentanti degli studenti hanno più volte messo sul tavolo della discussione del Consiglio di Facoltà la revisione del Regolamento sui punti tesi, ma senza successo. Col risultato che si corre contro il tempo anche per evitare di lasciar scattare l’anno successivo e guadagnare un punticino in più. “Mi sono posta questo problema – dice Anna, 22 anni, laureanda di Management delle Imprese Internazionali, tesi con il prof. Quintano – ma più mi avvicino alla fine e meno credo che mi importerà del voto finale. Siamo agli sgoccioli, è stata dura e non vedo l’ora di superare l’ultimo scoglio. A volte vorrei ottenere il massimo, altre penso che non mi interessa più nulla del voto. Voglio solo laurearmi! Tanto affanno per dire comunque: andrà come deve andare”.
Sara Pepe
Altra questione non da poco, che rende davvero urgente la laurea per chi è alla soglia di marzo-aprile, è quella dei punti tesi. Alla Parthenope la Commissione di laurea può assegnare un massimo del 3,5% del voto di partenza calcolato sulla media ponderata di tutti gli esami. Punti aggiuntivi si possono ottenere in base al tempo impiegato per laurearsi, dunque chi tarda viene automaticamente penalizzato sul voto finale. I rappresentanti degli studenti hanno più volte messo sul tavolo della discussione del Consiglio di Facoltà la revisione del Regolamento sui punti tesi, ma senza successo. Col risultato che si corre contro il tempo anche per evitare di lasciar scattare l’anno successivo e guadagnare un punticino in più. “Mi sono posta questo problema – dice Anna, 22 anni, laureanda di Management delle Imprese Internazionali, tesi con il prof. Quintano – ma più mi avvicino alla fine e meno credo che mi importerà del voto finale. Siamo agli sgoccioli, è stata dura e non vedo l’ora di superare l’ultimo scoglio. A volte vorrei ottenere il massimo, altre penso che non mi interessa più nulla del voto. Voglio solo laurearmi! Tanto affanno per dire comunque: andrà come deve andare”.
Sara Pepe