Test il 7 settembre per chi sceglie Inglese come lingua di studio, previsti 2.000 candidati

L’Orientale si è già pronti per il taglio del nastro del prossimo anno accademico. È stata fissata al 7 settembre – si svolgerà presso la Mostra d’Oltremare – la data del test di ingresso di Lingua Inglese, obbligatorio per gli studenti che intendano immatricolarsi ai Corsi di Laurea del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati scegliendo l’inglese come lingua di studio, annuale o triennale. In occasione dell’incontro informativo, che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 7 giugno presso Palazzo del Mediterraneo, le professoresse Oriana Palusci e Maria Laudando hanno illustrato a una platea di maturandi le modalità della prova a partire dall’organizzazione strutturale dell’Ateneo. “Innanzitutto, non esistono più le Facoltà di Lingue, bensì i Dipartimenti a cui fanno capo diversi Corsi di studio”, spiega la prof.ssa Palusci, docente di Lingua e Linguistica Inglese. In questo caso, i Corsi coinvolti sono tre: Lingue e Culture Comparate; Lingue, Letterature e Culture dell’Europa e delle Americhe; Mediazione Linguistica e Culturale. Pertanto, anche gli studenti già iscritti a partire dall’anno accademico 2014-2015 che vogliano inserire un esame di Inglese nel proprio piano carriera devono superare il test. Invece “se si sceglie di studiare inglese presso un altro Dipartimento, immatricolandosi a Scienze Politiche e Relazioni Internazionali o a Lingue e Culture Orientali e Africane, non bisogna sostenere la prova”. Nello specifico, i tre Corsi che impongono l’obbligo del test “si caratterizzano per una specificità unica e una numerosità molto alta”. In genere, “un Ateneo offre al massimo due Corsi di Lingue. Ma a L’Orientale esistono cinque Triennali in cui sono incastonati esami di lingue e queste hannoun’impostazione molto diversa in funzione di una finalità precipua”. In alternativa, è possibile comunque iscriversi ai Corsi del Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati optando per un’altra lingua curricolare. Perché è stato introdotto il test? “Da tre anni ormai chiediamo un livello minimo di conoscenza dell’inglese, perché si dà per scontato che i ragazzi lo abbiano studiato già a scuola e nella
maggioranza dei casi da più di otto anni. Non possiamo più accettare principianti, perché negli anni ci siamo trovati davanti a classi molto disomogenee sprovviste di solide basi”. L’obiettivo della valutazione selettiva è verificare che le competenze linguistiche possedute in entrata siano corrispondenti al livello B1 del Quadro Comune Europeo di
Riferimento (CEFR). Non sono ritenute valide certificazioni linguistiche supplementari. “Il livello richiesto non è altissimo, anzi è quello previsto in uscita dalle scuole superiori”. Inoltre, il test serve perché “se si parte da un sostrato comune di preparazione, è più semplice raggiungere un range adeguato di competenze alla fine del percorso triennale”. I quesiti del test sono disposti da una ditta esterna, “noi controlliamo solo che la tipologia sia conforme alle competenze richieste”. In più, grazie all’immissione di un test di ingresso, “si lavora meglio in aula
e ci sono meno studenti costretti a ripetere più volte l’esame vero e proprio di lingua. C’è chi ha provato la prima annualità di Inglese anche dieci volte. Naturalmente, superare il test non vuol dire superare sicuramente Inglese I”. 60 quesiti in 60 minuti
Le iscrizioni al test sono aperte fino al 2 settembre e non oltre questa data, “poiché abbiamo bisogno di tempo per compilare gli elenchi dei candidati. L’anno scorso abbiamo ricevuto 1900 domande”. Su 1900 domande inoltrate si sono presentati al test, poi, 1680 esaminandi e tra questi 1050 sono stati i promossi. In base al numero di iscrizioni, i candidati verranno divisi in due gruppi. “Quest’anno prevediamo circa 2000 iscritti. È opportuno ribadire che non si può assolutamente cambiare turno. Chi non fa il test a settembre, deve aspettare l’anno prossimo”. Si tratta di 60 quesiti a risposta multipla da svolgersi in 60 minuti. Verranno attribuiti: 1 punto per ogni risposta corretta; meno 0,15 per ogni risposta errata; non c’è penalità, invece, per ogni risposta omessa o a marcatura
multipla. Coloro che avranno ottenuto almeno 36 punti potranno completare la procedura di pre-immatricolazione online aggiungendo l’inglese tra le lingue di studio. Cosa occorre portare in sede d’esame? “Un valido documento di riconoscimento e una ricevuta che attesti l’avvenuto pagamento del contributo di 20 euro”. A tal proposito, “vi avvisiamo in anticipo che la Mostra d’Oltremare non è aperta al pubblico, ma si paga l’ingresso. Nel vostro caso, sarete svincolati da un ulteriore pagamento, perché i nominativi dei candidati faranno parte di un elenco speciale”. Durante il test, sarà fornito a ognuno: un foglio con le istruzioni generali, una scheda delle risposte, una scheda anagrafica, due codici a barre di riconoscimento. Oltre a ciò, non è necessario portare con sé altri materiali, neanche la penna. Sulla scheda delle risposte non bisogna scrivere nulla, “soltanto annerire la lettera corrispondente alla risposta esatta e non sbavare le altre, perché la correzione è elettronica”. Non è consentito consultare dizionari o apparecchi elettronici. Aspettando il test, è raccomandabile esercitarsi con i campioni di
autovalutazione disponibili sui siti online, come quelli della BBC o del Cambridge, “mettendo alla prova anche la propria manualità nell’annerire le risposte, così da non perdere tempo al test e imparare a marcare le risposte in maniera abbastanza chiara da non confondere la macchina. Una volta che avete annerito la risposta sbagliata, non
c’è più niente da fare”. I compiti sono anonimi. Dunque, “sarà possibile recuperare i risultati online solo grazie al codice di riconoscimento/password che vi sarà dato”. I risultati verranno pubblicati sul sito dell’Ateneo entro il 15 settembre e “non potete inderogabilmente iscrivervi a studiare inglese prima di questa data”. Ovviamente, non tutti quelli che hanno superato la prova poi si sono effettivamente immatricolati. “Si può cambiare idea e si può scegliere anche dopo il test di apprendere un’altra lingua e infilare l’inglese negli esami a scelta, perché il
test è valido per tre anni. Oppure si può aspettare un anno per ripeterlo e nel frattempo concentrarsi su altri esami”, concludono le docenti di Anglistica.
Sabrina Sabatino
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