Top e flop: a un mese dalla fine dei corsi la parola agli studenti di Medicina

Trasferte da un capo all’altro del Policlinico, voci di corridoio poco rassicuranti su alcuni esami tosti, tardiva comunicazione di cambi di programma per le lezioni, pochi spazi per lo studio: i flop. Corsi interessanti, aule ospitali, prove intercorso: i top. Il percorso tra l’inizio dei corsi e i primi esami è arrivato a metà strada e gli studenti di Medicina individuano cosa è andato particolarmente bene e cosa, al contrario, andrebbe rivisto.
DANIELE, quarto anno.
Top: “alcune lezioni di Farmacologia con il prof. Mauro Cataldi. Da quest’anno abbiamo la sensazione di essere entrati nel vivo e nella praticità della Medicina”. 
Flop: “la comunicazione. Spesso ci siamo spostati inutilmente da un edificio all’altro perché non sapevamo dove e quando c’era lezione”.
ALBA NAPPI, quarto anno.
Top: “il tirocinio di Chirurgia Plastica. Il professore spiega nel dettaglio tutto quello che fa e ci porta in reparto”.
Flop: “L’organizzazione. A volte alcuni appuntamenti per i tirocini sono saltati, ma noi non lo sapevamo e siamo venuti qua lo stesso. È una perdita di tempo”.
VALERIA ESPOSITO, quarto anno.
Top: “non saprei”.
Flop: “le ore di lezione sono troppo poche. Per questa ragione spesso le spiegazioni sono troppo veloci. Altro flop, per me, è il tirocinio. Sono stata assegnata a Diabetologia. Dalle 9 alle 12 stiamo a guardare. È un’esperienza che mi ha fatto capire cosa non vorrei fare dopo la laurea”.
ALESSIA ACCARDO, terzo anno.
Top: “il corso di Fisiologia. Le lezioni sono ben organizzate ed è facile studiare a casa quanto appreso in aula”. 
Flop: “Metodologia Clinica Medico-Chirurgica I. È difficile seguirlo. Al terzo anno non sappiamo nulla di patologie, non ci si può chiedere cosa significa se un paziente ha l’emoglobina a quattro. Perché mortificarci? Un altro problema c’è stato con le aule. Siamo andati avanti e indietro per il Policlinico tutte le mattine per due settimane, per fortuna è stato risolto”.
MARTINA PAPALLO, secondo anno.
Top: “la prova intercorso valutativa di Anatomia. Se andrà bene ci varrà due punti spendibili per la prova scritta di gennaio”. 
Flop: “probabilmente dalla prossima settimana uniranno i due canali, quelli di matricole pari e dispari, quindi saremo di più in aula e sarà difficile seguire”. 
MANUELA ACAMPORA, secondo anno.
Top: “la prova intercorso di Anatomia. Sarà su tutto il programma ed è prevista a dieci giorni dal primo appello”.
Flop: “il terrorismo psicologico degli studenti più grandi sull’esame di Anatomia”.
CLAUDIA, secondo anno.
Top: “l’aula che ospita le lezioni. L’anno scorso ero al 20. D’inverno si gelava. Adesso sto all’Edificio 2. Là si sta meglio. Bene anche il calendario delle lezioni, non stiamo avendo problemi”.
Flop: “la pulizia”.
DAVIDE, secondo anno.
Top: “le lezioni”.
Flop: “la disorganizzazione completa delle aule studio. È una guerra tutte le mattine perché i posti sono pochi. Ne servirebbero di più”.
FORTUNA MIGLIACCIO, sesto anno.
Top: “il corso di Medicina Clinica. È un esame che ti da uno sguardo d’insieme su tutto ciò che hai toccato singolarmente nelle altre cliniche”.
Flop: “il connubio tirocinio-lezioni. Ci costringe a fare spostamenti che quest’anno sono stati notevoli. Andare avanti e indietro per il Policlinico e spingersi fino alla sede di Biotecnologie non è semplice. Un altro aspetto negativo è la settorializzazione del tirocinio. Per quello di Pediatria sono stata per tre settimane solo con il professore di neuropsichiatria infantile. Se avessi voluto sfruttare il tirocinio per scegliere Pediatria come specializzazione non me ne hanno dato la possibilità perché ho visto una sola cosa”. 
Ciro Baldini
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