C’era una volta una principessa. Si chiamava Adelaide Pignatelli del Balzo, principessa di Strongoli, e aveva ambizione e coraggio. E c’era una volta, quasi 300 anni prima, una mistica napoletana, suor Orsola Benincasa, anche lei coraggiosa e un pizzico anticonformista. La storia di queste due donne si intreccia a secoli di distanza per dare vita a quella che oggi è l’unica università non statale del Mezzogiorno, l’Università Suor Orsola Benincasa, situata proprio nella cittadella conventuale nata attorno ai due monasteri fondati dalla venerabile napoletana, alle pendici del colle Sant’Elmo. Nel 1891 la principessa Pignatelli ideò, seguendo una tradizione formativa già avviata nel complesso monastico, una scuola che in un passato neppure troppo lontano ha ricoperto l’intero iter scolastico, dalla scuola materna all’università, avendo particolarmente forte la vocazione per gli studi magistrali. I cambiamenti più rilevanti, culminati nella trasformazione dell’Istituto universitario in Università, si sono susseguiti con grande rapidità negli ultimi 15 anni. E’ il 1990 quando il Suor Orsola apre le porte anche agli studenti uomini; il 1991 quando viene attivato, primo in Italia, il corso di laurea in Conservazione dei beni culturali. Nell’anno accademico 1998/1999 partono le attività della nuova Facoltà di Giurisprudenza. Oggi l’Università Suor Orsola conta tre Facoltà, nove Corsi di Laurea di primo livello e nove di secondo livello.
La Facoltà di Scienze della Formazione, guidata dal Preside Lucio D’Alessandro, ha raccolto direttamente l’eredità del Magistero e si presenta come luogo privilegiato per la formazione dei formatori. Quattro i suoi corsi di laurea di primo livello: Scienze della formazione primaria, l’unico di durata quadriennale, destinato quest’anno a un massimo di 377 studenti selezionati attraverso un test che si svolgerà l’11 settembre; Scienze della comunicazione, ugualmente a numero chiuso, 300 i posti disponibili (test il 14 settembre); Scienze del servizio sociale, a numero chiuso con 180 posti disponibili (sede a Salerno, test il 15 settembre); Scienze dell’educazione, ad accesso libero.
La Facoltà di Giurisprudenza, seppur giovanissima, ha compiuto un processo di rinnovamento radicale sotto l’attuale presidenza, quella del prof. Franco Fichera. E’ stata la prima e finora unica facoltà di studi giuridici sul territorio partenopeo a prevedere il numero chiuso anche per il corso di laurea di primo livello. Da quest’anno, in ottemperanza alla nuova riforma della didattica, parte la laurea magistrale a ciclo unico quinquennale in Giurisprudenza, destinata a un massimo di 150 studenti, da selezionare attraverso una prova scritta che si terrà il prossimo 5 ottobre (domande entro il 3 ottobre).
Presso la Facoltà di Lettere, guidata dal prof. Piero Craveri, sono presenti quattro Corsi di laurea triennale: Conservazione dei beni culturali, Turismo per i beni culturali, Lingue e culture moderne, Diagnostica e restauro – Operatore dei beni culturali. Quest’ultimo può accogliere un massimo di 80 studenti.