Un corso intensivo su tematiche relative alla sostenibilità ambientale con l’opportunità allettante – per alcuni – di trascorrere un periodo di training a Barcellona: l’iniziativa, avviata dal Dipartimento di Biologia, che rientra nell’ambito del programma ‘Messaggeri della Conoscenza’ del Ministero dell’Università finalizzato alla promozione di forme sperimentali di didattica integrativa, ha tutti i requisiti per riscuotere un grande successo tra gli studenti. Ma, sottolinea il dott. Angelo Fierro, coordinatore del progetto, la tematica (“che si presta a particolari attività, non solo teoriche”) per la sua attualità è di forte interesse “per tutti i cittadini”, soprattutto del territorio campano.
Il tutto prende vita dal metodo MuSiasem, Analisi Integrata Multiscala per la produzione di informazioni utili per il processo di presa di decisione, ideato dal prof. Mario Giampietro, docente presso l’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Ambiente dell’Universitat Autonoma di Barcellona. “Sarà proprio il professore a seguire gli studenti durante il percorso. L’approccio MuSiasem prevede varie fasi in cui i ragazzi dovranno lavorare con diverse esperienze”, spiega il dott. Fierro. L’esperienza è diretta a trenta studenti del II e III anno della Laurea Triennale o Magistrale di area biologica selezionati tra quanti avranno presentato la propria candidatura entro il 30 novembre. “La scelta cadrà su coloro che mi sembreranno maggiormente competitivi e preparati rispetto agli argomenti da trattare. A dicembre avremo la classe definitiva che dovrà cominciare a prepararsi”. I prescelti riceveranno materiale didattico, così da “arrivare ai corsi consci di ciò che li aspetta”. Le lezioni intensive si terranno dal 2 al 15 febbraio. Saranno organizzati tre gruppi, ognuno affronterà un aspetto riconducibile al tema centrale della sostenibilità. Ovvero: Gestione dei rifiuti, Produzione Vitivinicola, Gestione del Turismo. Logico attendersi grande interesse per la problematica dei rifiuti: “sarà istruttivo per i ragazzi studiare i dati raccolti sul territorio, scoprire possibili soluzioni”. Per quanto riguarda il settore Vitivinicolo: “si lavorerà su alcune zone del casertano. Si cercherà di capire come ridurre l’impatto ambientale, indicando per la coltivazione aree considerate più idonee per la viticoltura allo scopo di evitare l’utilizzo di fertilizzanti”. Relativamente al turismo: “Studieremo come ridurre l’impatto dell’uomo su alcuni territori. Ci soffermeremo su aree non proprio ‘famose’, magari a rischio, che occorre valorizzare”. Gli studenti, oltre alle attività d’aula, saranno impegnati in lavori di campo (dati, interviste ad attori locali) per completare l’analisi integrata multiscala del loro caso studio. Al termine di questa full immersion, tre studenti particolarmente meritevoli, uno per ogni tematica, potranno continuare la loro analisi presso l’Università di Barcellona per due mesi seguiti dal gruppo del prof. Giampietro. La presentazione finale della ricerca si svolgerà a Napoli nel mese di luglio nel corso del workshop ‘Messaggeri della sostenibilità’. “Saranno invitate le realtà territoriali e politiche campane, per dare dimostrazione dei risultati ottenuti e delle tecniche utilizzate per la salvaguardia dell’ambiente. Il progetto (su 120 stanziati a livello europeo) è risultato il più votato, a testimonianza che questi argomenti stanno particolarmente a cuore”. Perché, come specifica il MIUR, “gli studenti dovranno essere ‘contaminatori’ di queste conoscenze, diffondendo il sapere non solo nel proprio Paese, ma anche in Europa. L’obiettivo è quello di educare i giovani su temi già sviluppati in altre università straniere per creare opportunità di scambio, conoscenza e crescita”, conclude il dott. Fierro.
Il tutto prende vita dal metodo MuSiasem, Analisi Integrata Multiscala per la produzione di informazioni utili per il processo di presa di decisione, ideato dal prof. Mario Giampietro, docente presso l’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Ambiente dell’Universitat Autonoma di Barcellona. “Sarà proprio il professore a seguire gli studenti durante il percorso. L’approccio MuSiasem prevede varie fasi in cui i ragazzi dovranno lavorare con diverse esperienze”, spiega il dott. Fierro. L’esperienza è diretta a trenta studenti del II e III anno della Laurea Triennale o Magistrale di area biologica selezionati tra quanti avranno presentato la propria candidatura entro il 30 novembre. “La scelta cadrà su coloro che mi sembreranno maggiormente competitivi e preparati rispetto agli argomenti da trattare. A dicembre avremo la classe definitiva che dovrà cominciare a prepararsi”. I prescelti riceveranno materiale didattico, così da “arrivare ai corsi consci di ciò che li aspetta”. Le lezioni intensive si terranno dal 2 al 15 febbraio. Saranno organizzati tre gruppi, ognuno affronterà un aspetto riconducibile al tema centrale della sostenibilità. Ovvero: Gestione dei rifiuti, Produzione Vitivinicola, Gestione del Turismo. Logico attendersi grande interesse per la problematica dei rifiuti: “sarà istruttivo per i ragazzi studiare i dati raccolti sul territorio, scoprire possibili soluzioni”. Per quanto riguarda il settore Vitivinicolo: “si lavorerà su alcune zone del casertano. Si cercherà di capire come ridurre l’impatto ambientale, indicando per la coltivazione aree considerate più idonee per la viticoltura allo scopo di evitare l’utilizzo di fertilizzanti”. Relativamente al turismo: “Studieremo come ridurre l’impatto dell’uomo su alcuni territori. Ci soffermeremo su aree non proprio ‘famose’, magari a rischio, che occorre valorizzare”. Gli studenti, oltre alle attività d’aula, saranno impegnati in lavori di campo (dati, interviste ad attori locali) per completare l’analisi integrata multiscala del loro caso studio. Al termine di questa full immersion, tre studenti particolarmente meritevoli, uno per ogni tematica, potranno continuare la loro analisi presso l’Università di Barcellona per due mesi seguiti dal gruppo del prof. Giampietro. La presentazione finale della ricerca si svolgerà a Napoli nel mese di luglio nel corso del workshop ‘Messaggeri della sostenibilità’. “Saranno invitate le realtà territoriali e politiche campane, per dare dimostrazione dei risultati ottenuti e delle tecniche utilizzate per la salvaguardia dell’ambiente. Il progetto (su 120 stanziati a livello europeo) è risultato il più votato, a testimonianza che questi argomenti stanno particolarmente a cuore”. Perché, come specifica il MIUR, “gli studenti dovranno essere ‘contaminatori’ di queste conoscenze, diffondendo il sapere non solo nel proprio Paese, ma anche in Europa. L’obiettivo è quello di educare i giovani su temi già sviluppati in altre università straniere per creare opportunità di scambio, conoscenza e crescita”, conclude il dott. Fierro.