Un Corso che gode di buona salute

Compie il suo terzo anno Archeologia, Storia delle Arti e Scienze del Patrimonio Culturale al Dipartimento di Studi Umanistici. Lo coordina dal 2018 il prof. Luigi Cicala, docente di Archeologia Classica. Il Corso – che conferma un trend costante di 320-330 immatricolati l’anno (e nel complesso mille studenti circa) – ha dimostrato nel triennio un’ottima tenuta. Nel secondo semestre sono molte le novità che gli studenti incontreranno a partire dalla didattica. Subentrerà, in particolare, nell’offerta formativa un nuovo corso nell’ambito delle attività formative a scelta sul secondo anno. Si tratta di ‘Geofisica applicata all’archeologia’. “Un insegnamento nuovo per tutti i Corsi a indirizzo archeologico. Sono pochi in Italia a dotarsi di questo approccio multidisciplinare che si rivela in realtà strategico se si pensa alla sfida che attende i futuri archeologi – dice il prof. Cicala – L’idea di un archeologo solitario che esplora territori e scopre rovine è ormai completamente superata. L’archeologo non può perciò esimersi nel suo lavoro dal confronto con un’équipe esperta”. Nell’ambito di una campagna di scavo o del cosiddetto ‘saggio’, l’archeologia non può prescindere dunque dall’interazione con altri saperi specialistici. Pertanto, “anche l’Università deve fornire una risposta utile e concreta all’evoluzione della professione e mettere gli studenti nella condizione di saper lavorare in squadra e intuire le potenzialità offerte da altre risorse”. Durante il corso, tenuto dalla prof.ssa Valeria Paoletti del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e delle Risorse, “gli studenti avranno modo di capire quali domande porre a un geofisico e quali benefici apporta ai sistemi di ricerca sul campo. La metodologia propria di questa disciplina consente, tra le altre cose, attraverso tecniche non invasive e impiegando sistemi diversi – come il magnetometro, il georadar o la resistività elettrica – di segnalare un’evidenza archeologica”. L’apertura verso altri campi d’indagine testimonia anche la mission di un Corso che “educa gli studenti alla consapevolezza delle varie anime che incrociano gli studi sul nostro immenso patrimonio culturale al fine di valorizzarlo e promuoverlo”.
Lingua e Letteratura Latina si sdoppia
Un intervento logistico, ma che ha conseguenze immediate sul versante didattico, sarà lo sdoppiamento del corso di Lingua e Letteratura Latina. Archeologia prevede, infatti, sette insegnamenti comuni ai quattro curricula che “corrispondono naturalmente ai corsi con una frequenza più sostenuta, come Latino e le storie”. Già l’anno scorso, per favorire il rapporto numerico tra il docente singolo e frequentanti in aula, “abbiamo suddiviso in due canali, per ordine alfabetico, il corso di Archeologia classica e riscontrato in seguito una buona risposta nella frequenza, oltre che notevoli miglioramenti in fase di apprendimento”. L’obiettivo a venire è “sdoppiare tutti i corsi del primo anno. Non possiamo riuscirci nell’immediato, poiché dobbiamo prima di tutto far fronte alla disponibilità di risorse interne”. Reintegrato, inoltre, l’insegnamento di ‘Storia del cristianesimo e delle chiese’, disattivato fino all’anno scorso.
Trasversalità nei programmi
Creare agganci tematici che coinvolgano i singoli insegnamenti e rafforzino la coesione dei curricula: un altro punto in agenda. A questo scopo, “stiamo lavorando per potenziare la trasversalità dei programmi, affinché i nostri iscritti capiscano che studiano discipline collegate tra loro”. Impossibile a riguardo non intravedere il risvolto delle letture dei classici sul fronte archeologico: “occorre perciò evidenziare queste connessioni interne, mostrare i nessi tra gli esami di Letteratura Greca e Latina con la filologia classica, la storia dell’arte, la paleografia e le altre scienze del patrimonio”. Cresce, intanto, sul lato pratico l’offerta di tirocini extra moenia. “Per gli studenti dei curricula archeologico, storico-artistico ed economico-gestionale, consolidati i rapporti con i grandi musei tra cui il MANN, e per il curriculum spettacolo gettonate le fondazioni sinfoniche come il Teatro San Carlo, il Teatro Stabile e il Centro di studi per la canzone napoletana. Monitoriamo con attenzione ogni esperienza raccogliendo i feedback degli studenti e assicurandoci che l’attività svolta sia davvero un primo contatto con la realtà professionale”. Partiranno, invece, a giugno le attività di scavo. “All’attivo più di dieci cantieri, relativi a un arco che si estende dalla preistoria all’età medievale: oltre alla Campania, in Lazio, Molise, Calabria e Grecia”.
Aumentano le attività di tutorato
È attivo durante tutto l’anno in un giorno a settimana lo Sportello per studenti del primo e del secondo anno gestito da dottorandi e laureandi della Magistrale. In fase di ingresso “curiamo molto il tutorato per l’assistenza alle matricole che in questo modo sono sempre seguite e hanno qualcuno a cui chiedere info sulle lezioni, i programmi e le questioni burocratiche”. Archeologia è uno dei pochi Corsi a garantire una presenza stabile del tutorato in ingresso. “Un segnale importante per iniziare passo dopo passo ad arginare le difficoltà dei nuovi studenti”. Nel segno dell’internazionalizzazione, “organizziamo in parallelo alle attività di Ateneo due seminari di orientamento Erasmus a semestre in cui coinvolgiamo gli studenti di rientro che hanno partecipato al programma e possono raccontare le loro esperienze all’estero”. Per velocizzare, invece, il percorso in uscita è stato già inaugurato l’anno scorso un esperimento di tutorato per la stesura della tesi di laurea. “Anche in questo caso ci saranno due incontri a semestre tenuti da docenti o da dottorandi di ricerca con l’obiettivo di fornire alcune indicazioni di carattere generale correlate all’elaborazione di una tesi: ad esempio, la scelta dell’argomento, i criteri di ricerca, il lavoro sulle fonti, la consultazione in biblioteca”. Una guida utile anche in vista della stesura della tesi magistrale: “ci siamo resi conto che nell’ambito universitario gli studenti difficilmente si confrontano con la redazione di un testo. Non scrivono praticamente dal tema della maturità. La tesi è per loro un lavoro ex novo e il seminario può aiutarli nei passaggi più tortuosi”. In ultimo, la collaborazione con il centro SinAPSi per studenti in difficoltà.
Sabrina Sabatino
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