Un progetto di marketing per proporre un nuovo modello di gestione delle Oasi WWF, volto a creare le condizioni di mercato affinché possano essere autosufficienti. È l’oggetto della XXI edizione del premio promosso dalla Società Italiana di Marketing – ex premio Philip Morris – rivolto agli studenti delle Facoltà economiche d’Italia a cui parteciperanno gli studenti dei corsi di Marketing e Marketing Strategico del prof. Luigi Cantone.
In Italia le oasi del WWF sono 120, il 29% circa delle aree protette del territorio nazionale. Pensate per creare modelli di gestione delle aree naturali, con servizi rivolti sia alla conservazione che alla fruizione da parte del pubblico, non seguono però un unico modello di gestione. I sistemi attualmente vigenti sono quattro: gestione diretta dell’associazione, gestione locale tramite comitati, affiliazione ed infine, ed è questo il caso studio in esame, gestione tramite entità appositamente costituite dal WWF Italia. Le oasi sono tra loro molto diverse e presentano anche vocazioni diverse, dalla conservazione alla ricerca scientifica, dal turismo sostenibile allo spazio per svago ed educazione ambientale, fino ad arrivare allo sfruttamento produttivo nel settore dell’agricoltura biologica. Le entrate sono rappresentate complessivamente dai biglietti d’ingresso, dalle iscrizioni e da contributi e donazioni, insufficienti per coprire le spese senza i 700mila euro l’anno che l’associazione devolve. L’obiettivo del progetto è proprio quello di costruire condizioni di mercato che favoriscano l’incremento delle entrate e azzerino questo contributo. L’avvio è l’analisi delle condizioni di partenza, per capire se è utile definire un’unica strategia o è meglio differenziare le strategie in base alle aree ambientali. Paradigma di riferimento è l’oasi di Vanzago vicino Milano, che presenta costi di gestione bassi e ricavi su cui l’influenza degli ingressi è minima.
Il termine ultimo per presentare il progetto è il 31 maggio. “I primi tre classificati vinceranno, rispettivamente, un corso di Master, uno stage presso la sede olandese dell’associazione e uno stage al WWF Italia”, spiega Marcello Risitano, docente di Marketing a contratto e coordinatore di Facoltà dell’iniziativa.
Per ulteriori informazioni: www.premiomarketing.com oppure www.simktg.it.
In Italia le oasi del WWF sono 120, il 29% circa delle aree protette del territorio nazionale. Pensate per creare modelli di gestione delle aree naturali, con servizi rivolti sia alla conservazione che alla fruizione da parte del pubblico, non seguono però un unico modello di gestione. I sistemi attualmente vigenti sono quattro: gestione diretta dell’associazione, gestione locale tramite comitati, affiliazione ed infine, ed è questo il caso studio in esame, gestione tramite entità appositamente costituite dal WWF Italia. Le oasi sono tra loro molto diverse e presentano anche vocazioni diverse, dalla conservazione alla ricerca scientifica, dal turismo sostenibile allo spazio per svago ed educazione ambientale, fino ad arrivare allo sfruttamento produttivo nel settore dell’agricoltura biologica. Le entrate sono rappresentate complessivamente dai biglietti d’ingresso, dalle iscrizioni e da contributi e donazioni, insufficienti per coprire le spese senza i 700mila euro l’anno che l’associazione devolve. L’obiettivo del progetto è proprio quello di costruire condizioni di mercato che favoriscano l’incremento delle entrate e azzerino questo contributo. L’avvio è l’analisi delle condizioni di partenza, per capire se è utile definire un’unica strategia o è meglio differenziare le strategie in base alle aree ambientali. Paradigma di riferimento è l’oasi di Vanzago vicino Milano, che presenta costi di gestione bassi e ricavi su cui l’influenza degli ingressi è minima.
Il termine ultimo per presentare il progetto è il 31 maggio. “I primi tre classificati vinceranno, rispettivamente, un corso di Master, uno stage presso la sede olandese dell’associazione e uno stage al WWF Italia”, spiega Marcello Risitano, docente di Marketing a contratto e coordinatore di Facoltà dell’iniziativa.
Per ulteriori informazioni: www.premiomarketing.com oppure www.simktg.it.