Una bottega dell’ingegneria ad Aversa

Università, scuola, impresa. E’ partito a gonfie vele il progetto avviato presso la Facoltà di Ingegneria di Aversa per volere del Preside Michele Di Natale. Un progetto molto interessante, grazie al quale, il Preside e la sua équipe di docenti, spera di riuscire a tracciare un solido e duraturo sentiero tra le tre diverse realtà. L’incontro con i rappresentanti delle scuole superiori, che si è svolto il 2 febbraio, “è stato molto proficuo. Abbiamo gettato le basi su cui costruire un processo di collaborazione. Certo, la partecipazione è stata leggermente al di sotto delle aspettative, ma le premesse sono buone. Credo, e spero, che si possa andare avanti nel migliore dei modi”, racconta il Preside. A distanza di una settimana, l’incontro più atteso, il “summit” con le imprese. “Sono contento che si sia tenuto in questa sede non molto frequentata, per la verità, dal mondo del lavoro. Purtroppo, negli ultimi anni, ci siamo resi protagonisti di un triste primato, in ambito internazionale. Viviamo in un paese, messo abbastanza male nel campo della cultura, dell’economia e della ricerca. Abbiamo un numero di laureati tra i più bassi d’Europa, circa il 12%, contro il 36% di Francia e Spagna. Il nostro obiettivo, nel nostro piccolo, è quello di far del nostro meglio, affinché questa tendenza possa cambiare in positivo. Bisogna puntare sul valore della conoscenza, della formazione, stabilendo un legame, una cerniera, tra realtà universitaria e mondo del lavoro. Un legame che sappia, realmente, garantire un futuro ai nostri studenti”. La discussione entra subito nel vivo, e sembra subito incontrare il parere favorevole degli ospiti presenti, esponenti del mondo del lavoro dell’area casertana: i Presidenti di Camera di Commercio, ing. Gustavo Ascione, Ordine degli Ingegneri, ing. Pierluigi Battista, Unione Industriale, ing. Carlo Cicala. “Il nostro obiettivo – ha affermato il Preside- è quello di creare una sorta di consorzio tra la nostra facoltà e le imprese. in cui far nascere e sviluppare molte azioni. Parlo della nascita di un Centro di Alta Formazione professionale, una vera e propria bottega dell’ingegneria, in cui i nostri studenti possano fare pratica, attraverso spedizioni sul campo, laboratori, ecc. Parlo dell’attivazione di uno sportello per l’orientamento al lavoro professionale, in modo da poter creare un punto di incontro tra domanda e offerta di lavoro”. “Trovo questo progetto, molto interessante e di non difficile attuazione- ha replicato l’ing. Ascione- Molti vengono da noi, ma ancora non hanno la giusta formazione per affrontare determinati argomenti, e questo non è più logico. Credo che la nascita di quelle che chiama, le botteghe dell’ingegneria, e, soprattutto, la formazione di un manifesto degli studi rinnovato, che sappia realmente cogliere le esigenze delle imprese, possa rappresentare un ottimo investimento per il futuro degli studenti”. Dello stesso avviso è stato anche il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, che si è soffermato anche sulle stime, citate in precedenza dal Preside. “Quando guardo quelle cifre, solo il 12% dei laureati, mi domando, quanti di questi ragazzi poi trovano lavoro. Purtroppo, noi tutti sappiamo, che sono ancora di meno. Questa situazione è dannosa per noi, è dannosa per gli studenti, e lo è ancor di più per la nostra economia. Proprio per questo motivo, mi rendo conto che, iniziative come queste, possono effettivamente invertire questa spiacevole tendenza, in modo da guadagnarci tutti”. L’ing. Cicala dell’Unione Industriali: “purtroppo non si trova più personale specializzato, in tutti i campi. Questo perché nel nostro paese, a differenza di altre realtà, come la Germania o la Francia, la formazione viene messa troppo spesso in secondo piano. Mi auguro che possano esserci altri incontri come questo, e che si arrivi al più presto ad un’intesa e ad un piano di intervento mirato e concreto”. 
Gianluca Tantillo
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