Una casa di accoglienza per gli studenti stranieri

Welcome to “International House”. La Federico II compie un altro importantissimo passo verso l’internazionalizzazione. Lunedì 8 maggio è stata inaugurata la nuova casa internazionale per il ricevimento degli ospiti stranieri: studenti, professori, ricercatori e personale tecnico amministrativo.  La sede sarà ubicata nei locali prima occupati dal College Store, sotto lo scalone della Minerva, al Corso Umberto. Si tratta di un luogo di prima accoglienza dove gli stranieri che si troveranno a frequentare per i motivi più svariati l’Ateneo, potranno ricevere le prime informazioni per orientarsi nell’università, essere guidati e indirizzati agli uffici competenti ed inoltre stampare documenti utili ed essere informati e collegati (grazie a quattro postazioni internet) con tutti i servizi esterni offerti sia dal pubblico che dal privato. Una sorta di guida all’ambientamento universitario e cittadino. “Vorrei porgere un caloroso grazie a tutti voi, studenti e docenti, perché con la vostra presenza dimostrate interesse verso un progetto che a noi sta molto a cuore –ha detto il Rettore Guido Trombetti alla cerimonia di inaugurazione- Questo centro è il seme iniziale della nostra campagna verso l’internazionalizzazione. Purtroppo sono al corrente delle tante difficoltà che gli studenti stranieri o comunque fuori sede, incontrano nella nostra città. Napoli è una città stupenda ma tentacolare, caotica. Di conseguenza, una buona accoglienza è fondamentale, riduce lo stress e agevola il percorso di studi. Con questa nuova struttura non abbiamo certo risolto il problema ma sicuramente abbiamo dato un primo segnale, forte ed inequivocabile, che la Federico II si sta muovendo nel modo giusto e che, in breve tempo, riuscirà a fare sempre meglio, diventando una realtà sempre più forte e consolidata”. “L’università deve essere come un volano – ha concluso il Rettore lanciando un monito alle istituzioni- deve diffondere il messaggio, ma ha bisogno anche dell’appoggio di altre componenti, specie nella distribuzione degli alloggi o dei posti letto. Università, Regione e Comune, in definitiva, possono fare molto se agiscono insieme, perché è un nostro dovere quello di fungere da traino per tutti gli studenti che scelgono la nostra città”. La parola è passata poi al Direttore Amministrativo, dott.ssa Maria Luigia Liguori. “L’amministrazione ha adottato una soluzione organizzativa del tutto innovativa. Questa struttura, diretta da due validi dottorandi, Marta Maciocia e Cosimo Telera, avrà, infatti, una funzione di raccordo tra l’ospite straniero ed i servizi dell’Ateneo. Noi proteggeremo ed indirizzeremo gli studenti nelle difficoltà che incontreranno nella nostra città o con i nostri corsi. Sono sempre stata convinta che una corretta e funzionante pubblica amministrazione, dia più sostanza ed importanza a tutta la città. Per ottenerla, però, bisogna radicare nella propria coscienza un concetto fondamentale: quello del buon lavoro, della continua ricerca di motivazioni e di innovazioni che possano portare miglioramenti tangibili al sistema. Con questo progetto abbiamo unito tutte queste componenti”. Il Presidente del Consiglio degli Studenti di Ateneo Valter Corrado ha richiamato l’attenzione degli studenti verso la ricerca di nuovi incontri e di scambi culturali: “è normale che uno straniero incontri difficoltà. Proprio per questo, però, è opportuno dar loro una mano. L’organizzazione di momenti di incontro e di confronto con gli studenti stranieri può favorire un inserimento più rapido nel tessuto sociale della città. Ma serve anche a noi, per aumentare le nostre conoscenze ed amicizie”. Un intervento condiviso da Ioan Liviu Baciu, portavoce degli studenti Erasmus presenti in Ateneo, che ha raccontato la sua personale esperienza, iniziata ben cinque anni fa. “Quando arrivai a Napoli era tutto più difficile, sia per quanto riguarda la ricerca di un alloggio che per quanto riguarda l’organizzazione dell’università. Le mie disavventure terminarono grazie ad un numero di cellulare. Conobbi uno studente napoletano, poi altri ancora, e, a poco a poco, sono riuscito ad inserirmi. Incontrarsi, confrontarsi, rende noi stranieri più sicuri. Oggi, però, la situazione è nettamente migliorata rispetto al mio arrivo a Napoli e la nascita di questo centro potrà solo agevolare ancor di più la permanenza in città”. Chiusura affidata alla prof.ssa Laura Fucci, delegata d’Ateneo per il programma Erasmus. “Questo progetto è nato grazie all’impegno di molte persone. Io, però, vorrei ringraziare prima di tutto il nostro Rettore perché in tutti questi anni si è sempre mostrato molto sensibile all’iniziativa, nonostante i continui alti e bassi avuti con i progetti Socrates-Erasmus. Finalmente abbiamo un unico punto di controllo della mobilità studentesca. Un centro di cui sono orgogliosa per la qualità e la quantità di servizi che potrà offrire. Per la prima volta l’Ateneo avrà a disposizione una banca dati fornitissima. Avremo un personale poliglotta, provvederemo ad offrire una ampia programmazione di tutti i nostri corsi in lingua inglese e, cosa più importante, avremo ben quattro postazioni internet totalmente a disposizione di tutti gli studenti”. Un punto di partenza, verso un grande traguardo.
Gianluca Tantillo
- Advertisement -




Articoli Correlati