Un incontro dedicato ad uno studioso di rango, docente temutissimo da generazioni di studenti di una disciplina considerata altrettanto ostica: Diritto Commerciale. Il convegno di studi per il prof. Antonio Venditti, si terrà lunedì 8 giugno, alle ore 16.00, nell’aula Pessina di Corso Umberto. Una festa che ripercorrerà gli anni di docenza del professore Emerito attraverso la pubblicazione di due volumi contenenti gli studi svolti in più di trent’anni di carriera (dal 1974) alla Federico II. “L’Università rende omaggio ad una persona che ha dato lustro alla nostra Facoltà – commenta il prof. Carlo Di Nanni – Alla cerimonia saranno presenti tutti gli amici del prof. Venditti, nonché i suoi ex allievi che attualmente insegnano materie civilistiche in diverse parti d’Italia. Un segno di gratitudine e di affetto per un uomo che da sempre è esempio di coerenza e di rigore”. Presenti all’appuntamento il Giudice della Corte Costituzionale Francesco Paolo Casavola e il prof. Berardino Libonati, Presidente della Banca di Roma e docente di Diritto Commerciale presso l’Università La Sapienza. “Il prof. Casavola rappresenta uno dei pilastri della nostra Facoltà – spiega il prof. Di Nanni – ed è legato da una profonda amicizia con il prof. Venditti. Spetterà quindi a lui parlare della sfera più personale del docente, accostando il lavoro svolto ad un percorso di vita fra aule universitarie e Palazzi di Giustizia. Insieme al prof. Libonati si cercherà di inquadrare l’esperienza docente in uno schema più ampio che comprende anche il rapporto che si viene ad instaurare con i discenti”.
Gli scritti, che saranno consegnati al prof. Venditti durante la cerimonia, racchiudono gli studi svolti da chi ha vissuto in prima linea con un docente considerato un po’ burbero, esigente all’inverosimile, temuto da molti studenti ma capace di affascinare con le sue lezioni pregne di conoscenza. “Il prof. Venditti ha sempre rappresentato un modello di continuità e serietà negli studi e per questo motivo è sempre stato esigente nei confronti della platea studentesca. I ragazzi hanno sempre un po’ timore dei docenti che spronano a lavorare di più, soprattutto in una disciplina difficile e articolata come il Diritto Commerciale. Il Maestro, con grande approfondimento, ha sempre cercato di trasmettere un metodo nuovo per apprendere il dettato normativo. Io stesso, come il prof. Massimo Miola e il compianto prof. Gianfranco Campobasso, sono stato suo allievo, amando la disciplina grazie anche al suo contributo”. Un omaggio quindi ad un uomo che ha trasmesso un profondo rispetto per il diritto ai suoi allievi. “Sul piano didattico il professore ha posto sempre in primo piano gli studenti seguendoli nel pre e nel post-laurea; ha valorizzato i giovani studiosi, riconoscendo l’importanza che nella nostra società ricoprono le nuove leve. Per questo motivo – conclude il prof. Di Nanni – saremo in tanti a festeggiarlo, vecchi e nuovi amici, che renderanno omaggio ad un docente che ha scritto una pagina di storia del diritto e della nostra Facoltà”.
(Su.Lu.)
Gli scritti, che saranno consegnati al prof. Venditti durante la cerimonia, racchiudono gli studi svolti da chi ha vissuto in prima linea con un docente considerato un po’ burbero, esigente all’inverosimile, temuto da molti studenti ma capace di affascinare con le sue lezioni pregne di conoscenza. “Il prof. Venditti ha sempre rappresentato un modello di continuità e serietà negli studi e per questo motivo è sempre stato esigente nei confronti della platea studentesca. I ragazzi hanno sempre un po’ timore dei docenti che spronano a lavorare di più, soprattutto in una disciplina difficile e articolata come il Diritto Commerciale. Il Maestro, con grande approfondimento, ha sempre cercato di trasmettere un metodo nuovo per apprendere il dettato normativo. Io stesso, come il prof. Massimo Miola e il compianto prof. Gianfranco Campobasso, sono stato suo allievo, amando la disciplina grazie anche al suo contributo”. Un omaggio quindi ad un uomo che ha trasmesso un profondo rispetto per il diritto ai suoi allievi. “Sul piano didattico il professore ha posto sempre in primo piano gli studenti seguendoli nel pre e nel post-laurea; ha valorizzato i giovani studiosi, riconoscendo l’importanza che nella nostra società ricoprono le nuove leve. Per questo motivo – conclude il prof. Di Nanni – saremo in tanti a festeggiarlo, vecchi e nuovi amici, che renderanno omaggio ad un docente che ha scritto una pagina di storia del diritto e della nostra Facoltà”.
(Su.Lu.)