Una nuova Academy per formare i professionisti del 5G

“La nuova tecnologia 5G sta dettando una trasformazione sempre più radicale nel modo di comunicare con la necessità urgente di professionisti con competenze specifiche su questa nuova frontiera di trasmissione dati”, spiega la prof.ssa Antonia Tulino, docente di Telecomunicazioni al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Tecnologie dell’Informazione. La Federico II è impegnata in tutta una serie di iniziative in tal senso, tra cui spicca la 5G Academy  in collaborazione con CapGemini, azienda leader mondiale nei servizi di consulenza e tecnologia in ambito di digital trasformation. “Questa Academy – spiega la docente – ha l’obiettivo di formare le nuove professionalità richieste dalla trasformazione digitale del 5g, puntando su hot topic, quali IoT, Digital Manufacturing, Cyber Security, artificial intelligence e tecnologie cloud. Competenze di cui necessitano sia i fornitori di servizi che le aziende, gli enti e le istituzioni che dovranno usare questa tecnologia. Si tratta di una grande opportunità di lavoro per i nostri laureati. Il mercato, infatti, necessita urgentemente di queste figure che ora mancano”.
La prima edizione dell’Academy, interamente a carico di CapGemini, avrà sede a San Giovanni a Teduccio, presso il Polo Tecnologico della Scuola Politecnica e delle Scienze di Base della Federico II, “che rappresenta oggi una delle realtà più fertili in campo di innovazione tecnologica”, sottolinea la prof.ssa Tulino.
L’iniziativa è rivolta quindi a giovani laureati che potranno presentare la loro candidatura fino al 15 dicembre; trenta i selezionati per un percorso che terminerà a fine luglio per una durata totale di 10 settimane. “Il bando non è rivolto solo ai laureati in Ingegneria o in materie scientifiche, ma a tutti, perché le competenze richieste e la formazione erogata sarà multidisciplinare. L’impatto del 5G sulla società sarà ampio, quindi saranno necessarie anche figure di economisti, giuristi o sociologi con queste competenze. La classe sarà formata, infatti, da un 50% di laureati in matematica, fisica, statistica, ingegneria e altre lauree scientifiche come data science, mentre l’altra metà sarà divisa tra un 35% di economisti-sociologi e un 15% di altre lauree umanistiche” (rimandiamo al sitoacademy5g.it per i dettagli sugli accessi).
L’Academy si strutturerà in 5 fasi: le prime due di formazione generale, le seguenti due di formazione settoriale, in base al titolo di ingresso, mentre l’ultima sarà dedicata al lavoro in team su progetti aziendali. “La prima parte di ‘foundation’ sarà rivolta a tutta la platea di iscritti ed avrà un carattere generale – specifica la docente – La seconda sarà dedicata alle hard skill e alle sector skill. Durante la terza, i ragazzi verranno divisi in base alla loro formazione: tecnica, business, impatto sociale. La quarta sarà, invece, di deep divers su tre gruppi paralleli, mentre l’ultima è una fase di project working durante la quale, in gruppi misti, si lavorerà su progetti aziendali. L’idea è quella di stimolare la creatività di tutti, anche di chi, non strettamente tecnico, spesso si è mostrato estremamente brillante nell’individuare applicazioni innovative”.
I ragazzi nel percorso saranno supportati da partner tecnologici come la TIM e PTC, che li aiuteranno anche nella redazione dei business case. Inoltre, la CapGemini ha mostrato l’intenzione di far entrare nel suo organico i 10 studenti più bravi, i quali entreranno a far parte della sua Transformation Consulting.
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