“Università: volano di sviluppo?”. A dare una risposta alla domanda è stato il prof. Luigi Frati, già Rettore dell’Università La Sapienza di Roma, nel corso di una conferenza tenutasi, il 13 marzo, al Rotary Club Napoli Ovest. Padrone di casa, il prof. Luigi D’Angelo, docente di Otorinolaringoiatria alla Seconda Università, il quale, dopo aver introdotto ai presenti all’Hotel Vesuvio un nuovo socio del Club – il prof. Francesco Sbordone della cattedra di Diritto Privato alla SUN -, ha lasciato la parola all’ospite. Competizione globale nello sviluppo scientifico tecnologico e occupazionale, job act, numeri, diritto allo studio e sistemi formativi nell’Università del futuro, meritocrazia nella società civile e nell’accademia: queste le tappe del percorso tracciato da Frati. Nel corso della conferenza, il relatore si è, poi, soffermato sul rapporto fra l’economia delle varie nazioni europee e sulla qualità della ricerca scientifica, nonché sul rapporto Università-Industria, con riferimento particolare alle Piccole e Medie Imprese che soltanto nella percentuale del 4,3% collaborano con altre imprese, università e società di consulenza su progetti di innovazione, compromettendo così il rapporto fra laureati e sistema produttivo. Successivamente, partendo dall’esigenza di dover ricorrere a parametri oggettivi nella valutazione della ricerca scientifica, ha esposto i pro e i contro dell’Impact Factor e del Citation Index. Nel corso della relazione, il professore di Patologia Generale ha mostrato competenze anche in ambito giuridico ed economico quando si è soffermato su informatizzazione, internazionalizzazione della cultura scientifica, innovazioni tecnologiche e Università telematiche. Un accento particolare è stato posto sul diritto allo studio, ma anche sull’impostazione mentale che talvolta porta i giovani a scegliere l’Università “sotto casa” e non quella che si ritiene migliore. È arrivata poi una bacchettata per il Ministero, reo, a suo avviso, di premiare la quantità e non la qualità della didattica. Spazio, infine, per un confronto con il pubblico. L’iniziativa, come afferma il prof. D’Angelo, è stata incentrata su un argomento al quale il Rotary Club guarda con interesse, la formazione: “c’è sempre stata grande attenzione per i giovani, come si evince da programmi che tendono a sviluppare nei ragazzi le qualità di leadership, il senso di responsabilità civica e la crescita personale. Il Rotary, inoltre, ha messo periodicamente a disposizione borse di studio per universitari e ha istituito premi per tesi di laurea e di specializzazione particolarmente meritevoli”.