Vince la squadra napoletana, dovrà difendere i colori italiani a Ginevra

C’è la giuria, ci sono le squadre concorrenti, c’è il premio finale. Ma non è soltanto un gioco. Le simulazioni processuali organizzate dall’Elsa, European Law Student’s Association, costituiscono un utile strumento didattico, la cui diffusione andrebbe ulteriormente sviluppata. Lo ha sottolineato il Rettore dell’Università Federico II Guido Trombetti in apertura del National Round of the EMC2, che si è tenuto presso la Facoltà di Giurisprudenza lo scorso 18 marzo. E lo ha ribadito, sempre in occasione del National Round, il Prorettore della Federico II, prof. Vincenzo Patalano, docente di Diritto Penale, a sua volta promotore nel 2004 di una simulazione di successo, il ‘Processo a Otello’. Non a caso il prof. Patalano ha in programma di organizzare una nuova esercitazione ‘processualpenalistica’ per il prossimo anno. Si è rallegrato per l’evento anche il prof. Michele Scudiero, Preside della Facoltà di Giurisprudenza, che ha fatto gli onori di casa per una manifestazione di grande importanza, svoltasi in Italia per la prima volta. Il National Round infatti è il primo step da compiere per poter partecipare alla EMC2, la Elsa Moot Court Competition, simulazione processuale a livello internazionale organizzata ogni anno da Elsa International in collaborazione con il WTO, l’Organizzazione Mondiale del Commercio. Un processo simulato in lingua inglese sulla base di un caso fittizio concernente la legislazione internazionale del WTO, a cui prendono parte squadre provenienti da tutto il mondo. La squadra vincitrice del National Round rappresenterà l’Italia a Ginevra durante la fase finale della EMC2, tra il 27 aprile e il 1°maggio. “La prima edizione italiana del Round Nazionale della Elsa Moot Court Competition – ha detto nel suo saluto il Presidente di Elsa Italia Michele Corleto- si svolge in questa prestigiosa Università, a Napoli, culla del diritto ma anche città ferita da contraddizioni sociali e violenze che ogni giorno calpestano la legge. Per noi studenti questa iniziativa ha un particolare significato pedagogico: preparare i giovani giuristi all’esperienza del processo attraverso una simulazione che, nata dall’esperienza anglosassone, si sta diffondendo nei sistemi educativi di molti paesi. L’obiettivo è quello di rendere gli studenti di Giurisprudenza, futuri operatori del diritto, protagonisti del modo di svolgere e intendere lo studio e l’applicazione del diritto interagendo al meglio con i professori”. Ma non c’erano solo docenti tra coloro che sono intervenuti all’evento. Importanti esponenti del mondo forense come l’avv. Francesco Landolfo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Napoli, e l’avv. Eugenio Baffi, Presidente del Sindacato Forense di Napoli, hanno partecipato alla manifestazione dichiarando espressamente il loro appoggio e il loro apprezzamento. “Presto verrà il giorno in cui saremo noi del Sindacato Forense a chiedere all’Elsa di patrocinare una nostra iniziativa!”, ha detto scherzando l’avv. Baffi, ad evidenziare il prestigio crescente dell’associazione studentesca. Quanto all’esito della competizione, la giuria, presieduta dal prof. Giuseppe Tesauro, Presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha decretato la vittoria della squadra napoletana, composta da tre giovani laureati, Amedeo Arena, Andrea Torino e Raimondo Nocerino, e uno studente, Jacopo Martire. “E’ stata un’esperienza molto formativa – dice Arena, neolaureato triennale, director seminari e conferenze dell’Elsa- Davvero bello potersi confrontare con ragazzi provenienti da diversi luoghi d’Italia e con una giuria qualificata come quella che ci ha giudicato”. Della giuria facevano infatti parte, oltre al prof. Tesauro, il prof. Francesco Bestagno, docente di Diritto Internazionale all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza; la prof. Maria Elisabetta De Franciscis, docente di Diritto Pubblico Comparato alla Federico II; il prof. Umberto Giovanni De Vito, primo consigliere presso la rappresentanza diplomatica Deputy Permanent Rapresentative WTO; il prof. Claudio Dordi, docente di Diritto internazionale alla Bocconi di Milano; il prof. Andrea Gattini, docente di Diritto dell’Unione Europea all’Università Carlo Bo di Urbino; il prof. Roberto Mastroianni, docente di Diritto dell’Unione Europea alla Federico II. “I professori hanno interagito molto con noi – racconta Amedeo- Ci hanno posto frequentemente domande tecniche, naturalmente sempre in inglese. Da un lato ci hanno messo un po’ in difficoltà, ma dall’altro hanno aggiunto un po’ di pepe alla competizione”. Nella finale i ragazzi di Napoli hanno dovuto affrontare quelli del gruppo Padova-Treviso, del quale fa peraltro parte Chiara Gecele, la concorrente che ha ricevuto il premio ‘Migliore Oratore’. “I nostri avversari erano molto preparati – dice Amedeo- la competizione è stata serrata, ma il tutto si è svolto sempre con grande fair play”. E sull’appuntamento di Ginevra si dichiara consapevole del fatto che il gruppo italiano ha una bella responsabilità: “finora hanno vinto sempre paesi di lingua inglese, è evidente che sono in posizione di vantaggio. Noi partiamo fiduciosi, speriamo di portare a casa il trofeo”.
Sara Pepe
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