Violenza di genere, partecipata iniziativa del CUG federiciano

Grande partecipazione e la presenza dell’onorevole Laura Boldrini, Presidente della Camera, al dibattito a più voci ‘Cultura del rispetto e violenza di genere, nel web e nel mondo reale’ che si è svolto il 19 dicembre presso l’Aula Pessina della sede centrale dell’Università Federico II. L’iniziativa è stata promossa dal Comitato Unico di Garanzia (CUG) per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni dell’Ateneo, con l’obiettivo di sostenere azioni che aiutino a comprendere le radici culturali della violenza di genere, presieduto della prof.ssa Concetta Giancola, docente di Chimica-Fisica. Il Comitato, formato da docenti, ricercatori, studenti, dottorandi, personale tecnico- amministrativo ed esponenti dei sindacati, è stato istituito con una Legge 183/2010 che ha unificato i precedenti comitati per le pari opportunità e contro il mobbing estendendone le competenze anche alle aree del benessere organizzativo e del contrasto alla violenza morale e psicologica e alle molestie sessuali portando per la prima volta, a pieno titolo, la questione della parità e delle pari opportunità, in una normativa di carattere generale, tra i fattori che condizionano il funzionamento organizzativo. “Abbiamo tre obiettivi:
formazione, informazione e sensibilizzazione. Intendiamo dar vita ad un Osservatorio di Genere, lavorando al nostro interno e sul territorio in collaborazione con il Centro Sinapsi, il progetto GENOVATE di ricerca-azione sulla discriminazione di genere nell’ambito della ricerca e con altre realtà accademiche, come l’Università di Trento che ha redatto il primo Bilancio di Genere”, spiega la prof.ssa Giancola. Il benessere organizzativo si persegue anche
mettendo a disposizione dei servizi specifici volti a migliorare la qualità della vita. In cantiere, infatti, ci sono
un’applicazione software per la condivisione delle automobili per contrastare le carenze del trasporto pubblico, campi estivi per i figli di dipendenti e studenti, un contributo per i familiari anziani non autosufficienti dei lavoratori, uno studio di fattibilità per consentire il lavoro a distanza dopo il parto, o durante una malattia, servizi di ascolto
e assistenza psicologica, anche tramite la rete, coordinati dalla prof. ssa Adele Nunziante Cesàro. “Teniamo al benessere di tutti – prosegue la Presidente – L’emancipazione non è stata ancora applicata a pieno e siamo molto attenti ai linguaggi che continuano, anche sul web, ad alimentare discriminazioni e possono dar vita a vere
tragedie ogni volta che le donne cercano di sottrarsi alla subordinazione indotta dagli stereotipi e tentano di esprimersi in piena libertà”. “Si parla sempre con troppa superficialità di violenza sulle donne, invece l’interesse dell’università ci ha onorati e gli interventi sono stati tutti interessanti e di alto profilo, dando vita ad un significativo scambio tra figure diverse che hanno anche mostrato le necessità e le contraddizioni che possono esserci in alcuni momenti in ambiti diversi”, sottolinea la prof.ssa Francesca Galgano, docente di Storia del Diritto Romano, membro eletto del CUG, che ha curato la parte scientifica dell’evento. Come risultato di un lungo lavoro svolto sia nelle aule
accademiche, che in quelle scolastiche, la manifestazione è stata seguita da molti studenti universitari e medi dei licei ‘Piero Calamandrei’, ‘Antonio Genovesi’ e ‘Umberto’ e dell’istituto professionale ‘Giustino Fortunato’. “Per noi è molto importante capire come i ragazzi percepiscono questi temi e i messaggi che arrivano attraverso i nuovi mezzi di comunicazione. Attraverso iniziative come uno Sportello di Ascolto, vogliamo veicolare un concetto di
pari opportunità più ampio rispetto a quello fino ad ora trasmesso, che comprenda ogni forma di disagio e discriminazione”, conclude la prof.ssa Galgano. Nel 2017 il CUG inaugurerà un concorso letterario, aperto a tutta la comunità universitaria, sui temi del rispetto e contro la violenza di genere. Per informazioni: www.cug.unina.it.
Simona Pasquale
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