Visita all’Orto Botanico per gli studenti di Scienze erboristiche

Tradizione e novità accomunate dall’ansia di risultato. Da un lato, un Corso di Laurea Triennale alla ricerca del rilancio dopo aver abolito il numero chiuso: Scienze erboristiche. Dall’altro, un biennio Magistrale in Tossicologia Chimica e Ambientale, ultimo arrivato a via Montesano. A più di un mese dall’inizio dei corsi, il numero di matricole è ridotto. Ma c’è ancora la possibilità di iscriversi ad entrambi i percorsi formativi, complice lo slittamento dei termini deciso dall’Ateneo. “In aula siamo circa quarantacinque”. Lo dice Anna, matricola di Scienze Erboristiche che dimostra di avere un occhio attento e preciso. Il suo dato approssimativo, infatti, si allontana di pochissimo da quello ufficiale che emerge dal database della segreteria studenti. Gli immatricolati sono quarantasei. È d’obbligo però il finora, visto che c’è possibilità di iscriversi fino al 30 novembre. “Mi sono iscritta qui perché non sono entrata a Farmacia. Conto di prepararmi bene per riprovare il test. Al momento stiamo affrontando molto bene le materie scientifiche di base, come Biologia e Chimica, anche se a volte qualche docente dà qualcosa per scontato”. Ragiona come Anna una sua omonima collega: “ho visto che le materie al primo anno erano simili a quelle di Farmacia. Mi sembrava un Corso ottimale per prepararmi al test”. Tra le aspiranti farmaciste deluse c’è Alessandra che, dopo l’esordio, dà delle possibilità al Corso che sta frequentando: “può convincermi a restare. Magari capire fino in fondo le piante può farmi affezionare al prodotto e invogliarmi a proseguire lungo questa strada per lavorare in proprio o in un’azienda”. Ha scelto col cuore, invece, un altro studente, tornato tra i banchi a 37 anni: “in passato ho studiato naturopatia. Ho scelto questo Corso per approfondire da un punto di vista scientifico le conoscenze già acquisite. Anche se ci fosse stato il test, avrei provato a iscrivermi comunque”. Sorpresa dall’accesso libero pure Serena: “mi aspettavo ci fosse il test d’ingresso, è stato un bel regalo. Mia madre è appassionata di piante e mi ha trasmesso questo interesse. Mi piacerebbe poter creare un giorno prodotti naturali”. Accanto a lei, Francesca: “ho provato il test a Farmacia, ma credo di rimanere qui perché le materie mi affascinano e i professori sono molto disponibili. Non sapevo dell’abolizione del numero chiuso. È stata una sorpresa, ma avrei comunque scelto di studiare qui”. Simona sottolinea una bella esperienza vissuta dalla classe con la prof.ssa Daniela Rigano, docente al corso di Botanica farmaceutica: “siamo stati all’Orto botanico. Ci hanno spiegato la differenza tra foglie semplici e composte e illustrato processi di vario tipo. È stato un primo approccio pratico. La teoria, finora, è fatta soprattutto di Chimica e Biologia”. Se la classe degli erboristi sfiora le cinquanta presenze, è più ristretta di una classe di Liceo quella di Tossicologia Chimica e Ambientale. In aula siedono in dieci, nonostante ad aver vinto il concorso siano stati in ventinove. Il termine per le immatricolazioni era il 31 ottobre. Era, perché prime indiscrezioni parlano di uno slittamento al 17 novembre, con possibilità di ulteriori proroghe al 30. Tra i dieci, c’è Chiara: “mi sono laureata alla Triennale in Scienze erboristiche. Ho scelto di frequentare questa Magistrale perché mi interessa molto la parte ambientale e quella chimica”. Al corso di Chimica ambientale sta imparando: “i singoli elementi chimici della tavola periodica e i riscontri nell’ambiente in termini di tossicità”. Vengono da una Laurea Triennale in Controllo di qualità molti suoi colleghi. Antonio: “per noi è una delle soluzioni più immediate per proseguire gli studi. Ho già lavorato in campo ambientale come volontario. Gli argomenti del Corso si avvicinano molto a quanto ho fatto. Spero che i due anni ci aiutino a rafforzare le competenze tecniche di base con laboratori e tanta pratica”. Ha deciso di occuparsi di ambiente dopo un anno trascorso a Biotecnologie del farmaco Bianca: “ho analizzato il piano di studi e mi ha affascinato molto la tematica affrontata. L’ambiente sta acquisendo sempre più peso nel dibattito sociale”. Viene da Controllo di qualità anche Mena: “mi interessava dare continuità agli studi della Triennale concentrandomi su un’analisi chimica, qualitativa e quantitativa dell’ambiente”. Sui numeri in aula: “seguire in dieci è comodo. Ovviamente gli occhi sono sempre puntati su di te, non ci si può permettere distrazioni”.
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