Visita in Uganda

GuluNap, il progetto di cooperazione internazionale nato nel 2004 con l’obiettivo di sviluppare una Facoltà di Medicina a Gulu, in Uganda, procede e sta dando ottimi risultati: è quanto assicura il Rettore Massimo Marrelli, di ritorno dall’Africa dove è andato, appunto, a rinnovare la convenzione con l’Università di Gulu. GuluNap, voluto fortemente dal prof. Luigi Greco della Scuola di Medicina, ha contribuito ad abbassare la mortalità infantile della zona del cinquanta per cento e ha consentito di laureare oltre 40 medici solo nei primi sei anni di attività. “La caratteristica particolare del progetto, che sta alla base della sua filosofia, è di formare i formatori. Cioè, creare un loro staff che possa operare anche in futuro, per poter farli camminare con le loro gambe”, spiega il Rettore. Insomma, un programma di sviluppo attivo per fornire strumenti e conoscenze e non semplice assistenza. “Medicina ormai è quasi autonoma con una decina di professori ugandesi che rappresentano il nucleo della docenza”.
Il progetto, da due anni, infatti, si è ampliato alla Facoltà di Agraria. Proprio nell’occasione dell’ultimo viaggio è stato trasportato un laboratorio di microbiologia per analisi del mais e del riso, coltivazioni prevalenti nell’area. “Così si potrà verificare la presenza di agenti patogeni in quelli che sono i cibi più diffusi – spiega Marrelli- Il prossimo step, che verrà avviato adesso, è costruire con loro un essiccatore, per la conservazione degli alimenti”. Anche in questo caso si parla di un importante contributo allo sviluppo della conoscenza agronoma e dello sviluppo di tecnologie con prodotti e intelligenze presenti sul territorio. 
Su questa linea anche il coinvolgimento dell’area scientifica: “Per Scienze è stato fatto, e rifaremo, un progetto di collaborazione con le scuole di vario ordine e grado, per portare la conoscenza scientifica ai più giovani. I nostri e i loro docenti vanno nelle scuole a costruire apparecchi per fare esperimenti scientifici: si tratta di piccole apparecchiature, realizzate con i loro materiali, pensati per far scoprire le scienze”.
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