Monte Sant’Angelo è una delle strutture universitarie più grandi e articolate della città. Si tratta di un vasto complesso costituito da una serie di edifici, suddivisi in blocchi, spesso direttamente comunicanti tra loro, disposti seguendo il dislivello della collina. “La struttura è bellissima e molto ampia. Vi si trova praticamente tutto, tanto che molti ragazzi, anche da altre facoltà, vengono qua a studiare, dando vita ad una sorta di comunità molto stimolante – dichiara con entusiasmo Davide Capasso, neo-laureato in Economia Aziendale, che aggiunge – Alle matricole consiglio di recarsi subito agli uffici informazione che si trovano proprio all’ingresso”. La struttura vanta, infatti, uffici di informazione e orientamento molto efficienti, aperti tutti i giorni, dalle 9 alle 12, che forniscono anche agli studenti disabili, tutta l’assistenza necessaria per affrontare l’impatto con la nuova realtà. Si trovano al primo e al secondo livello dell’edificio che si vede dalla strada, comunemente denominato Centri Comuni e all’interno dell’aulario principale.
Chi studia a Monte Sant’Angelo, spesso ci vive e i servizi che la struttura offre alla numerosissima popolazione di studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico delle facoltà che vi sono ospitate (Economia, Scienze e parte di Ingegneria), non sono pochi: segreterie, aule studio, biblioteche, mense e una libreria. Insomma non manca niente per garantire una buona permanenza agli utenti ma è opportuna qualche puntualizzazione. L’elevato numero di studenti, infatti, specie di Economia, che conta un elevato numero di iscritti, può creare delle difficoltà. “Le informazioni non sono sufficientemente disponibili in rete, si perde sempre un sacco di tempo per conoscere la data di un esame e nei dipartimenti i professori, durante il loro orario di ricevimento, non ci sono mai” dice Erica Petito, iscritta al terzo anno di Economia Aziendale.
La segreteria è uno dei servizi essenziali rivolti agli studenti; se dall’anno scorso le procedure di iscrizione si effettuano on-line, il resto delle attività – erogazione di certificati, prenotazioni degli esami fondamentali e verifiche della propria situazione amministrativa- si possono compiere dai terminali elettronici, abbastanza numerosi e ben dislocati negli edifici principali. Basta inserire il tesserino universitario, digitare il proprio codice PIN e il numero di matricola per avere acceso a tutti i servizi telematici. Il tesserino arriva in segreteria intorno al mese di aprile; fino ad allora, per prenotare gli esami, bisogna recarsi allo studio del docente. Ma questo non è l’unico inconveniente. “Il numero di applicazioni possibili dai chioschetti informatici è limitato. Al terzo anno abbiamo diversi esami a scelta che si possono prenotare solo in segreteria, dove c’è sempre folla perché tutto il lavoro grava su una sola persona”, incalza Erica.
Le aule affollate, specie al primo anno, rappresentano l’impatto più traumatico da affrontare. “I primi tempi seguivamo in aule grandissime, da quattrocento posti, ma non si trovava mai da sedere, persino le scale erano occupate” ricorda Ornella Papaluca, studentessa al terzo anno di Economia Aziendale.
Da quando è stata inaugurata, nel 1991, la struttura soffre di un’annosa mancanza: i parcheggi. All’ingresso principale se ne trovano due, a pagamento, ma alle nove del mattino i posti sono già tutti esauriti. “Ho i corsi alle otto e mezzo del mattino e non ho problemi a trovare posto al parcheggio ma, chi arriva più tardi, deve parcheggiare l’auto in strada, a volte anche lontano dall’università, e pagare il sempre presente parcheggiatore abusivo” dichiara Dario Romano, iscritto al secondo anno di Chimica.
Tiziana Abete, dottoranda in Fisica, usufruisce del ben organizzato trasporto pubblico che serve tutta la zona. “Il complesso è abbastanza ben collegato, i pullman da Piazzale Tecchio sono frequenti”, dice. “Io abito al Vomero e con il pullman ci impiego più tempo delle persone che vengono dalla provincia” afferma, invece, Manuela De Vito, dottoranda in Fisica. Monte Sant’Angelo è anche capolinea di un gran numero di autobus che fanno servizio verso la provincia e anche oltre, fino a Caserta. Da circa un anno, inoltre, è stato attivato un servizio di trasporto interno, gestito dalla società SEPSA, che collega tra loro i vari dipartimenti del campus e, soprattutto, arriva fino al complesso T, il più lontano da raggiungere. All’inizio, l’istituzione della navetta ha suscitato un po’ di polemiche, perché il servizio prevede il costo del biglietto Unico e per gli studenti che si recano all’università con l’auto, questa rappresenta una spesa ulteriore.
Gli studenti che raggiungono l’università in moto o ciclomotore, sono più fortunati perché possono usufruire di un ampio parcheggio interno nel quale, però, negli ultimi mesi si è registrato un graduale ma costante aumento dei furti e delle aggressioni ai danni degli studenti, culminato, poco prima dell’estate, con il furto di una vespa.
Per chi si trattiene tutto il giorno all’università, è possibile mangiare presso uno dei cinque punti ristoro dislocati all’interno del complesso, tre dei quali adibiti a vere e proprie mense. I prezzi sono abbastanza ragionevoli: con 1,5 euro si mangia un buon primo. Presso gli uffici dell’EDISU che si trovano all’ingresso dell’aulario principale, è possibile inoltre acquistare delle carte prepagate, del valore di 10 euro l’una, che consentono, a chi appartiene alle fasce di reddito più basse e agli studenti che beneficiano di borsa di studio, di avere un pasto completo al costo di 1,5 euro e di 2,5 euro per gli altri. “Una mensa bada soprattutto alla quantità piuttosto che alla qualità del cibo, ma la mensa qui è buona” sostiene Andrea Mazzeo, studente di Chimica al secondo anno. “Io preferisco andare alla mensa di Economia, si spende di più, ma si mangia meglio” dice Magda Guglielmo, iscritta al primo anno fuori corso di Astrofisica che, come molti altri suoi colleghi di Fisica, ha deciso di boicottare la mensa del dipartimento, perché sostiene: “i piatti sono freddi e il cibo sembra sempre vecchio”.
In autunno, dopo quattro anni di lavori, dovrebbe finalmente essere inaugurato l’edificio di Biologia, che fornirà ulteriori spazi e servizi alla struttura. Il nuovo complesso prevede una mensa da 150 posti, due laboratori informatici da cento posti l’uno, un centinaio di posti auto, cinque aule di lezione e due grandi aule studio delle quali gli studenti hanno continuamente bisogno, soprattutto da quando molte di esse sono state trasformate in studi per i professori.
Simona Pasquale
Chi studia a Monte Sant’Angelo, spesso ci vive e i servizi che la struttura offre alla numerosissima popolazione di studenti, docenti, ricercatori e personale tecnico delle facoltà che vi sono ospitate (Economia, Scienze e parte di Ingegneria), non sono pochi: segreterie, aule studio, biblioteche, mense e una libreria. Insomma non manca niente per garantire una buona permanenza agli utenti ma è opportuna qualche puntualizzazione. L’elevato numero di studenti, infatti, specie di Economia, che conta un elevato numero di iscritti, può creare delle difficoltà. “Le informazioni non sono sufficientemente disponibili in rete, si perde sempre un sacco di tempo per conoscere la data di un esame e nei dipartimenti i professori, durante il loro orario di ricevimento, non ci sono mai” dice Erica Petito, iscritta al terzo anno di Economia Aziendale.
La segreteria è uno dei servizi essenziali rivolti agli studenti; se dall’anno scorso le procedure di iscrizione si effettuano on-line, il resto delle attività – erogazione di certificati, prenotazioni degli esami fondamentali e verifiche della propria situazione amministrativa- si possono compiere dai terminali elettronici, abbastanza numerosi e ben dislocati negli edifici principali. Basta inserire il tesserino universitario, digitare il proprio codice PIN e il numero di matricola per avere acceso a tutti i servizi telematici. Il tesserino arriva in segreteria intorno al mese di aprile; fino ad allora, per prenotare gli esami, bisogna recarsi allo studio del docente. Ma questo non è l’unico inconveniente. “Il numero di applicazioni possibili dai chioschetti informatici è limitato. Al terzo anno abbiamo diversi esami a scelta che si possono prenotare solo in segreteria, dove c’è sempre folla perché tutto il lavoro grava su una sola persona”, incalza Erica.
Le aule affollate, specie al primo anno, rappresentano l’impatto più traumatico da affrontare. “I primi tempi seguivamo in aule grandissime, da quattrocento posti, ma non si trovava mai da sedere, persino le scale erano occupate” ricorda Ornella Papaluca, studentessa al terzo anno di Economia Aziendale.
Da quando è stata inaugurata, nel 1991, la struttura soffre di un’annosa mancanza: i parcheggi. All’ingresso principale se ne trovano due, a pagamento, ma alle nove del mattino i posti sono già tutti esauriti. “Ho i corsi alle otto e mezzo del mattino e non ho problemi a trovare posto al parcheggio ma, chi arriva più tardi, deve parcheggiare l’auto in strada, a volte anche lontano dall’università, e pagare il sempre presente parcheggiatore abusivo” dichiara Dario Romano, iscritto al secondo anno di Chimica.
Tiziana Abete, dottoranda in Fisica, usufruisce del ben organizzato trasporto pubblico che serve tutta la zona. “Il complesso è abbastanza ben collegato, i pullman da Piazzale Tecchio sono frequenti”, dice. “Io abito al Vomero e con il pullman ci impiego più tempo delle persone che vengono dalla provincia” afferma, invece, Manuela De Vito, dottoranda in Fisica. Monte Sant’Angelo è anche capolinea di un gran numero di autobus che fanno servizio verso la provincia e anche oltre, fino a Caserta. Da circa un anno, inoltre, è stato attivato un servizio di trasporto interno, gestito dalla società SEPSA, che collega tra loro i vari dipartimenti del campus e, soprattutto, arriva fino al complesso T, il più lontano da raggiungere. All’inizio, l’istituzione della navetta ha suscitato un po’ di polemiche, perché il servizio prevede il costo del biglietto Unico e per gli studenti che si recano all’università con l’auto, questa rappresenta una spesa ulteriore.
Gli studenti che raggiungono l’università in moto o ciclomotore, sono più fortunati perché possono usufruire di un ampio parcheggio interno nel quale, però, negli ultimi mesi si è registrato un graduale ma costante aumento dei furti e delle aggressioni ai danni degli studenti, culminato, poco prima dell’estate, con il furto di una vespa.
Per chi si trattiene tutto il giorno all’università, è possibile mangiare presso uno dei cinque punti ristoro dislocati all’interno del complesso, tre dei quali adibiti a vere e proprie mense. I prezzi sono abbastanza ragionevoli: con 1,5 euro si mangia un buon primo. Presso gli uffici dell’EDISU che si trovano all’ingresso dell’aulario principale, è possibile inoltre acquistare delle carte prepagate, del valore di 10 euro l’una, che consentono, a chi appartiene alle fasce di reddito più basse e agli studenti che beneficiano di borsa di studio, di avere un pasto completo al costo di 1,5 euro e di 2,5 euro per gli altri. “Una mensa bada soprattutto alla quantità piuttosto che alla qualità del cibo, ma la mensa qui è buona” sostiene Andrea Mazzeo, studente di Chimica al secondo anno. “Io preferisco andare alla mensa di Economia, si spende di più, ma si mangia meglio” dice Magda Guglielmo, iscritta al primo anno fuori corso di Astrofisica che, come molti altri suoi colleghi di Fisica, ha deciso di boicottare la mensa del dipartimento, perché sostiene: “i piatti sono freddi e il cibo sembra sempre vecchio”.
In autunno, dopo quattro anni di lavori, dovrebbe finalmente essere inaugurato l’edificio di Biologia, che fornirà ulteriori spazi e servizi alla struttura. Il nuovo complesso prevede una mensa da 150 posti, due laboratori informatici da cento posti l’uno, un centinaio di posti auto, cinque aule di lezione e due grandi aule studio delle quali gli studenti hanno continuamente bisogno, soprattutto da quando molte di esse sono state trasformate in studi per i professori.
Simona Pasquale