“Scusa, sai dov’è l’aula 28?”. “Vorrei seguire la lezione di Diritto Costituzionale in aula Coviello, ma credo di essermi persa”. E ancora: “C’è solo un servizio igienico su questo piano? Mi spaventa la fila”. Ritorna la frenesia delle prime lezioni a Giurisprudenza. Le matricole cercano, nel marasma, di farsi spazio come possono. È lunedì 28 settembre, in barba al paventato calo degli iscrizioni, i nuovi iscritti invadono il Dipartimento. Si rivede il caos delle prime settimane di inizio corsi. “Ritrovarsi nel frullatore di Giurisprudenza è destabilizzante – dice Mario Sabatino, matricola – Avevo già messo in conto il sovraffollamento, ma viverlo dal di dentro è stata un’altra cosa. Sono arrivato in aula dopo l’apertura dei cancelli e già non si respirava più. Gente appollaiata ovunque per ascoltare la lezione. Diciamo che il primo impatto è stato tosto”. “Sono un po’ minuta nel fisico – interviene Anna Visone, neo iscritta della provincia di Caserta – Quando ho visto la folla lanciarsi verso l’aula, ho avuto paura che mi travolgesse. Così ho preferito prendere posto nelle ultime file, si ascolta lo stesso la lezione e non c’è bisogno di correre come bambini”. Mentre si cerca di trovare un ‘buco’ per accomodarsi e prendere appunti, inizia la presentazione delle discipline. “Sedermi per terra non mi fa paura – afferma Elena Cucca – Al massimo può essere scomodo, ma per ora mi accontento. Quello che invece mi ha terrorizzata è stato l’ingresso in aula del prof. Sandro Staiano di Diritto Costituzionale. È partito con la spiegazione dei primi passaggi giuridici, ed è stato difficile stargli dietro. Non sapevo proprio cosa scrivere sul quaderno. Tutto mi sembra importante e, al contempo, privo di logica, non riesco ad avere una visione d’insieme”. “Non sono ancora iscritto – racconta Elio Catania – Preferisco frequentare la prima settimana di corsi, vedere come va e poi decidere. Il diritto mi piace, ma non so se è proprio nelle mie corde. Le nozioni di base che ho ascoltato oggi mi hanno spaventato. Occorre essere svegli, attenti e soprattutto ben disposti. In ambienti come questi, dove devi…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 15-16/2015)
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