“Il calcio italiano 1898-1981”, scrive il prof. Nicola De Ianni, presenta Aurelio De Laurentiis

“Portate il caffè al Presidente”. Detto in dialetto, di risposta a un desiderio appena accennato, da un ragazzo che decide di superare di netto il confine diventato all’improvviso sottilissimo tra i panni dello studente di Economia e quelli del tifoso. Non c’è rischio di fraintendimenti. Il complesso universitario di Monte Sant’Angelo è a Fuorigrotta, a pochi passi dallo stadio San Paolo. Da queste parti, “Presidente” è nome proprio di persona. È il titolo riconosciuto a chi sui social compare con l’acronimo di ADL, sciolto, all’anagrafe, in Aurelio De Laurentiis. Alla fine di caffè gliene portano due. Lui uno lo beve, l’altro lo annusa soltanto. La domanda sorge spontanea. È il pomeriggio del 15 ottobre. Perché il patron della Società Sportiva Calcio Napoli è all’Università? Per parlare di un libro. E lo fa in un’aula, non a caso quella azzurra – colore della divisa da gioco della squadra cittadina -, che si riempie e si svuota per seguirlo, quasi come la curva B la domenica. Urge specificare, non è stata una lectio magistralis. Lui è stato solo una cornice, anzi, per la precisione, soltanto una parte di una cornice messa insieme dal  prof. Guido Trombetti, docente di Analisi Matematica, ex Rettore dell’Ateneo ed ex Vice Presidente della Giunta regionale, grande appassionato di calcio, il quale ha chiamato a raccolta personaggi che vivono il mondo del pallone in prima linea o dietro le quinte della stampa di settore. Il protagonista della giornata è stato, o almeno doveva esserlo, “Il calcio italiano 1898-1981, Economia e potere”, opera del prof. Nicola De Ianni, docente di Storia economica al Dipartimento di Scienze economiche e statistiche. Non lo dimentica il prof. Tullio Jappelli, Direttore del Dipartimento: “ringrazio gli ospiti e i ragazzi che seguono il corso del prof. De Ianni. Questo libro affronta il calcio in maniera diversa dal consueto. È un lavoro storico che ha richiesto un impegno di archivio. Sono contento che qui da noi ci sia un corso che suscita un interesse così vasto e che conta molti studenti che hanno collaborato alla ricerca”. Un lavoro di “cultura generale, di costume e di società che mostra…
 
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 17/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
- Advertisement -




Articoli Correlati