“La completezza dello studente non si vede solo nelle aule, ma passa per il suo vissuto quotidiano e dunque a noi, come Ateneo, interessa anche l’impegno sportivo. Ci sta a cuore che lo studente si sviluppi nella sua integrità, anche attraverso le sue passioni, qualsiasi esse siano”. Sono le motivazioni che hanno spinto il prof. Guido Iaccarino, Delegato del Rettore allo Sport, a immaginare assieme alle associazioni studentesche dei vari Dipartimenti un modo sfizioso e divertente affinché, nel ricco programma di eventi per la celebrazione degli 800 anni della Federico II, non ci si dimenticasse dell’aspetto sportivo, motivo di grande interesse per tantissimi studenti, che lo affiancano alla carriera accademica sia a livello dilettantistico che agonistico, come dimostra il nutrito elenco di ragazzi con lo status di ‘studente-atleta’.
Nei mesi scorsi, le associazioni hanno promosso un sondaggio su un campione di circa 5000 studenti, per scoprire quali fossero gli sport del cuore della comunità federiciana e ai posti più alti della classifica sono arrivati: calcio maschile a 5, pallavolo femminile, doppio misto di tennis e staffetta mista 4×100.
Ecco allora che nasce ‘800 anni di sport’, un programma di quattro tornei da 32 squadre ciascuna, una per ogni Dipartimento (due per quelli con un importante numero di iscritti). Siccome, poi, l’obiettivo è “fare una festa che sia per tutta la popolazione universitaria”, a scendere in campo non saranno solo gli studenti, ma anche professori, ricercatori, personale tecnico-amministrativo… Insomma, tutte le anime che tengono in vita la grande macchina universitaria della Federico II. La missione dell’evento: “essere quanto più inclusivi possibile”, motivo per il quale si è sottolineata anche la necessità di non tagliare fuori “la platea internazionale e dunque ragazzi Erasmus o, ad esempio, gli studenti del programma per i rifugiati”, che possono e anzi è fortemente auspicato che facciano parte delle rose.
Una manifestazione come questa, poi, non poteva non incuriosire il mondo dell’impresa, verso cui l’Ateneo aveva allargato le braccia, che si è dimostrato decisamente entusiasta nell’aiutare nell’organizzazione: “abbiamo brandizzato l’evento, per far sì che si potesse anche raccogliere un po’ di supporto, e in verità diverse aziende si sono presentate e ora stanno firmando i contratti, il che è un bene perché queste collaborazioni potranno magari essere sfruttate anche in futuro”, spiega il prof. Iaccarino.
Le iscrizioni ai tornei si sarebbero dovute fermare al 15 febbraio, ma c’è una buona notizia: sono state prorogate a fine mese, anche per consentire di allegare il necessario certificato medico sportivo richiesto dalla struttura ospitante che, del resto, non poteva che essere il CUS, “ente di promozione dello sport universitario per antonomasia”.
Il fischio d’inizio dei Giochi Federiciani avverrà, poi, una volta conclusa la sessione invernale, nella seconda metà di marzo e si terminerà per la metà di maggio, in modo tale da poter far salire i vincitori sul podio durante il compleanno della Federico II, che si festeggerà il 5 giugno.
Giulia Cioffi
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Ateneapoli – n.03 – 2024 – Pagina 7