Riparte il 25 febbraio il corso di Storia dell’Industria del prof. Giacomo Zanibelli. Quest’anno ci sarà una particolare attenzione allo sviluppo economico del Mezzogiorno: “Studieremo il caso italiano ma in un’ottica di dialogo e con una prospettiva comparata alle altre realtà europee e all’area mediterranea in particolare per fornire agli studenti uno sguardo più ampio”, spiega il docente. Alla base dell’approccio, il confronto con le “tendenze tematiche principali della letteratura e delle riviste attuali del settore”.
Ad accompagnare le lezioni frontali, ancora una volta attività laboratoriali e seminariali: “Ho notato che questa metodologia interessa molto gli studenti. Il lavoro in Archivio li aiuta ad avvicinarsi alla ricerca della storia economica tramite un approccio diretto con le fonti”.
È previsto un progetto di ricerca su una “tematica da scegliere durante le lezioni che poi verrà discussa con gli altri studenti, perché la valutazione del proprio lavoro personale da parte dei pari è molto utile”. E il metodo ha dato i suoi frutti, tanto che “un buon numero degli studenti dello scorso anno ha scelto di svolgere la tesi in Storia dell’Industria, su documentazioni di archivio presso l’Archivio di Stato”, racconta il prof. Zanibelli. Tra questi Federico Raiola, studente di Economia e Commercio con un interesse spiccato verso la storia economica “del nostro Paese e internazionale”.
Ha chiesto la tesi al docente perché il suo corso è stato “molto stimolante, non le classiche lezioni frontali, ma un progetto su un argomento scelto da noi studenti che stimola la curiosità e lascia molto spazio per approfondire gli interessi personali”. Un insegnamento anche “trasversale, perché tocca più tematiche, da quella ambientale fino ad arrivare ad argomenti di marketing”.
In più ci sono i seminari “in cui il professore invita colleghi e collaboratori per farci toccare con mano diversi aspetti della Storia dell’Industria – racconta – Ad esempio mi è tornato molto utile un seminario sulla ricerca archivistica, importante per le materie storiche, e fondamentale per la mia tesi all’Archivio di Stato di Napoli, e anche quello sul software R per l’analisi quantitativa dei dati”. La sua tesi verte sulla produzione cerealicola degli anni ’20-’30 del Novecento e la Battaglia del grano del Ventennio. “Sto raccogliendo in Archivio dati su mulini di quell’epoca, e applicherò lo stesso metodo che ci ha insegnato il prof. Zanibelli: dal microscopico, Napoli e i mulini Marzoli a Torre del Greco, al macroscopico, i dati nazionali – spiega Raiola e conclude – Il prof. Zanibelli è molto disponibile, segue e riesce a mettere a proprio agio gli studenti”.
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Ateneapoli – n. 3 – 2025 – Pagina 23