“Bisogna che leggiate, che vi informiate sull’attualità, che siate cittadini a tutto tondo del tempo che attraversate”

“Il Corso di Laurea negli indirizzi politico- internazionale e giuridico-politico gran parte ripropone la ricchezza dell’offerta culturale che ha sempre caratterizzato quella che fu la Facoltà di Scienze Politiche. Certo, chi vuole un approccio più giuridico naturalmente si indirizza verso il Corso in Scienze dell’amministrazione e dell’organizzazione”, afferma il prof. Settimio Stallone, laureato federiciano in Scienze Politiche, oggi docente di Storia delle Relazioni Internazionali, nel presentare il Corso di Laurea del quale è Coordinatore da qualche anno. “Noi abbiamo – ricorda – insegnamenti in ambito storico, politologico, sociologico, statistico, giuridico, economico, linguistico. Per il prossimo anno accademico l’offerta resta uguale. Poi, però, ma è un discorso che non interessa a chi sta per immatricolarsi, a causa del decreto ministeriale sulla revisione delle classi di laurea, che impone cambiamenti su profili professionali e tabelle, la proposta didattica sarà modificata sensibilmente. Questo accadrà a partire dall’anno accademico 2025/2026”.
Chi entrerà in aula a settembre affronterà al primo anno gli insegnamenti di: Statistica; Economia politica; due lingue a scelta tra Inglese, Francese, Spagnolo e Tedesco; Diritto pubblico, Storia moderna. Nel secondo anno, ricorda il prof. Stallone, “il percorso prevede tra l’altro Storia contemporanea, Storia delle dottrine politiche, Storia delle relazioni internazionali. Il cammino si biforca in due strade al terzo anno, con il curriculum politico-giuridico e quello politico-internazionale. Il titolo Triennale offre qualche opportunità: “Nell’ambito delle aziende, per esempio, e nella stessa Pubblica Amministrazione, sia pure in ruoli non dirigenziali. In ogni caso, la scelta che compiono quasi tutticirca l’80 per cento – è di iscriversi ad un Corso di Laurea Magistrale, perché la laurea di secondo livello promette indubbiamente migliori opportunità di collocazione lavorativa, sia nell’ambito della Pubblica Amministrazione, sia nel privato”.
Lo sbocco più naturale per i laureati Triennali in Scienze Politiche del percorso politico-internazionale “è certamente la Magistrale in Relazioni Internazionali, in italiano oppure in inglese”, chi viene dal percorso politico-giuridico “si indirizza in genere verso la Magistrale in Scienze della Pubblica Amministrazione e del Lavoro”.
Due raccomandazioni rivolte a chi si immatricolerà.
La prima: “È chiaro che frequentare le lezioni, le esercitazioni e i laboratori arricchisce il percorso formativo di valore aggiunto. Se si studia a casa, ma non si frequenta, si può superare l’esame, magari anche con un voto accettabile, ma, se si sta in aula, si interagisce con il professore, si vive l’Università in tutti i suoi aspetti, ci si arricchisce di esperienze e di stimoli, si impara meglio e forse anche più in fretta”.
L’altro suggerimento è più specifico: “Bisogna che leggiate, che vi informiate sull’attualità, che siate cittadini a tutto tondo del tempo che attraversate. Uno studente di Scienze Politiche deve essere curioso di conoscere le dinamiche nazionali e internazionali, gli equilibri geostrategici che stanno dietro alcune vicende dell’attualità, le sfere di influenza economica, politica, militare che determinano o favoriscono certi avvenimenti. Cari studenti, dovete essere cittadini consapevoli ed informati, al di là degli esami che preparate sui libri”.
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Guida Universitaria – Pagina 67

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