Le criticità che emergono maggiormente dalla relazione annuale – con le dovute variabili tra i Corsi – riguardano “il carico di studio dei singoli insegnamenti e il carico didattico complessivo anche se siamo comunque già nell’ambito di una buona soddisfazione degli studenti”, mentre non se ne evidenziano in relazione ai docenti, spiega il prof. Tommaso Astarita, Presidente della Commissione Paritetica 2024 del Dipartimento di Ingegneria Industriale, che esprime le valutazioni e formula le proposte per il miglioramento annuale dei Corsi di Studio. La Commissione, composta da 4 docenti e 4 studenti, ha analizzato i risultati dei questionari relativi al livello di soddisfazione degli studenti frequentanti, le schede di monitoraggio inviate al Presidio Qualità e i siti web dei Corsi di Laurea.
Le problematiche, illustra ancora il prof. Astarita, tendono a ridursi andando avanti negli anni: “In Corsi come Ingegneria Gestionale, Aerospaziale o Meccanica, che hanno più di 15000 matricole, l’affollamento dei primi anni ha una ricaduta sugli studenti. Alle Magistrali le criticità sono meno evidenti”. Al di là delle peculiarità di ciascun Corso, le principali segnalazioni riguardano “l’installazione di prese elettriche nelle aule e nei banchi e la posposizione dell’orario di chiusura delle biblioteche e delle aule studio”. Altro aspetto che il docente evidenzia è “l’utilità dei questionari, che proviamo a spiegare agli studenti nei nostri canali e la cui importanza chiediamo ai Coordinatori di illustrare”.
Sui questionari, l’opinione di Gianluca Velotti, studente membro della Commissione: “È risaputo che sono formulati male ed è già passata al Senato la proposta per cambiare le domande da proporre agli studenti, in modo che non generino confusione su come rispondere e siano più dettagliate”. Tra gli aspetti critici su cui la Commissione si è soffermata quest’anno principali quelli delle infrastrutture. “I ragazzi cercano di vivere l’università più tempo possibile, anche fino a tardi – spiega Gianluca – Quindi avere l’Ateneo che chiude alle 19.00 non è comodo”.
Sempre nell’ottica di sfruttare il tempo in università al massimo va la richiesta di banchi con prese: “Stiamo andando verso una generazione sempre più ‘smart’, che usa il cellulare e il computer anche per seguire e partecipare alle lezioni. Un esempio banale, magari si ha il biglietto digitale dei mezzi e quindi per tornare a casa si necessita del telefono carico”. Ovviamente il problema delle infrastrutture riguarda maggiormente le sedi storiche, “i cui spazi interni ed esterni non hanno tutti i comfort che consentirebbero ai ragazzi di viverli a pieno”, mentre il campus di San Giovanni è già più moderno.
Una tematica che si è scelto di non affrontare per quest’anno, invece, è quella dei siti web dei Corsi. “L’obiettivo è renderli più facili da consultare, tanto per gli studenti italiani, quanto per quelli stranieri, ora che si sono intensificati gli Erasmus – illustra Gianluca – Si deve lavorare sempre di più sulla semplicità nel reperire le informazioni, sulle immatricolazioni e iscrizioni, sugli orari, sugli esami e le modalità e i materiali online”.
Si è stabilito di lasciare il tempo del prossimo anno ai vari Corsi di studio per modificare i propri siti. Relativamente al ruolo della Commissione Paritetica: “Prima ne conoscevo un po’ gli obiettivi, ora, dal di dentro, ne comprendo il vero potere: siamo il contatto diretto per portare ai professori le linee guida proposte di miglioramento. Le nostre e le loro voci hanno lo stesso valore”. La Relazione della Commissione non esprime “un giudizio secco, quest’anno è andata bene o è andata male, ma linee correttive per migliorare”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n. 19-20 – 2024 – Pagina 12