Si è laureata con una tesi in Geofisica applicata, relatore il professore Maurizio Fedi, ed il suo lavoro è stato premiato con 110 e lode con menzione. Carla Romano, 23 anni, di Marigliano, è una delle laureate più brillanti che hanno concluso recentemente il proprio percorso di studi a Geologia. Sogna un futuro nell’ambito delle ricerche petrolifere – ha preparato infatti la sua tesi anche attraverso uno stage di tre mesi a Milano, nella sede dell’Eni – e, nel frattempo, è impegnata ad inviare curricula, a stabilire contatti che possano aprirle le porte di un lavoro soddisfacente e a cercare un corso qualificato per migliorare la sua conoscenza della lingua inglese. “Nell’ambito al quale punto – dice – è essenziale la disponibilità a viaggiare, a spostarsi. Di conseguenza, tutti i possibili datori di lavoro richiedono una competenza linguistica di buon livello”.
Forte della sua esperienza positiva, Carla fornisce consigli e suggerimenti alle ragazze ed ai ragazzi che hanno intrapreso da pochi mesi il percorso di studi in Geologia. “Il mio – premette – è un bilancio in attivo. Nei miei cinque anni di permanenza a Geologia mi sono trovata benissimo. Relazioni e rapporti umani ottimi, professori generalmente molto presenti e disponibili. Unica pecca, se devo trovarne una, sono i laboratori. Bisognerebbe migliorare le attrezzature, adeguarle ai tempi, incrementarle. Sarebbe molto utile perché il percorso di studi di un geologo si basa sull’intreccio tra la teoria e la pratica”.
La ricetta per mettere a profitto nel migliore dei modi la permanenza a Geologia, prosegue Romano, è questa: “Seguire ed approfondire. Seguire, perché una cosa è studiare da soli, un’altra è stare in aula, interrogare i docenti, confrontarsi con i colleghi. Io ho avuto la fortuna di poter…
Forte della sua esperienza positiva, Carla fornisce consigli e suggerimenti alle ragazze ed ai ragazzi che hanno intrapreso da pochi mesi il percorso di studi in Geologia. “Il mio – premette – è un bilancio in attivo. Nei miei cinque anni di permanenza a Geologia mi sono trovata benissimo. Relazioni e rapporti umani ottimi, professori generalmente molto presenti e disponibili. Unica pecca, se devo trovarne una, sono i laboratori. Bisognerebbe migliorare le attrezzature, adeguarle ai tempi, incrementarle. Sarebbe molto utile perché il percorso di studi di un geologo si basa sull’intreccio tra la teoria e la pratica”.
La ricetta per mettere a profitto nel migliore dei modi la permanenza a Geologia, prosegue Romano, è questa: “Seguire ed approfondire. Seguire, perché una cosa è studiare da soli, un’altra è stare in aula, interrogare i docenti, confrontarsi con i colleghi. Io ho avuto la fortuna di poter…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 20/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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