Aule studio, corridoi, mensa. La ripresa delle lezioni e le ultime date disponibili per sostenere qualche esame stanno segnando il boom di presenze tanto al Dipartimento di Farmacia che al Cestev, dove trovano riparo studenti dei più disparati Corsi di Laurea dell’Ateneo. A Via Montesano, al mattino, nel giardino adiacente all’Aula Magna Lina e Arianna, ventunenni iscritte al terzo anno di Controllo di qualità, indirizzo industriale-farmaceutico, sono in pausa. Entrambe hanno dato Fisica, Chimica e controllo di qualità dei farmaci veterinari, fitofarmaci e nutraceutici e Legislazione normativa del controllo di qualità. “Dei tre mi ha dato sicuramente più filo da torcere il primo – dice Arianna – Purtroppo mi trascinavo un bel po’ di lacune dal liceo, ma a volte bisogna viverla con leggerezza e non demordere, arrivata al terzo anno l’ho capito”. Poco più lontani, intenti a chiacchierare, ci sono Francesco e Antonella, 24 anni, studenti di Scienze e tecnologie erboristiche. Lui ha spiegato: “ho effettuato il passaggio da un’altra università e ho potuto convalidare l’esame di Inglese, nel frattempo ho sostenuto Biologia farmaceutica e Chimica organica e inorganica, entrambi sono andati molto bene e ho trovato docenti davvero disponibili. Forse ho iniziato a studiare troppo tardi, ma il supporto dei professori mi ha dato la spinta necessaria. Devo dire di essere molto soddisfatto della scelta di iscrivermi qui”. Tutt’altra storia quella della collega: “vengo da Padova, dove mi sono laureata in Ingegneria meccanica, sono qui per la passione che ho per Scienze e tecnologie erboristiche. Proprio oggi abbiamo ripreso le lezioni e stiamo seguendo Biochimica della nutrizione, Anatomia e fisiologia e Chimica delle sostanze naturali”. Sulla scelta di trasferirsi e sulla qualità dei servizi preferisce non esprimersi ancora del tutto: “voglio aspettare ancora per farmi un’idea completa nel raffrontare le due situazioni, di sicuro qui apprezzo molto il rapporto diretto che c’è con i docenti, dov’ero prima si frequentava in classi enormi”. Il difetto: “manca un po’ di organizzazione”. Totalmente presa da appunti e formule Marica, del quinto anno di Farmacia: “Finalmente ho dato e superato Chimica farmaceutica 1: è un esame tosto e decisamente importante per chi si forma in questo campo, al tempo stesso ammetto che, avendo ormai esperienza, non ho riscontrato troppe difficoltà. Purtroppo solo da poco ho capito che serve gestire bene il tempo, e non avendo saputo farlo fin dall’inizio sono finita fuori corso”. Ancora più movimentato il Cestev, dove si incontrano studenti di Medicina, Ingegneria, Professioni sanitarie, paradossalmente pochi quelli di Biotecnologie. Una di queste è Cecilia – iscritta precisamente a Biotecnologie del Farmaco – che racconta di aver sostenuto “Immunologia clinica, Fisiologia molecolare e Sintesi di biomolecole, senza altro quello più difficile per il fatto di essere bimodulare, per programma e docenti esigenti che non sempre hanno saputo spiegare che tipo di risposte volessero all’esame. Ad ogni modo non ci si abbatte e si prova a dare sempre il massimo”. Abbattuta, accanto a lei, Martina, studentessa lavoratrice che sta provando in tutti i modi a trovare la quadra tra lezioni e lavoro: “i corsi finiscono alle 15.00 e io attacco alle 16.00, è davvero difficile mettere le due cose insieme e non penso che l’università aiuti gli studenti che vivono la mia stessa situazione. Non mi sento messa nelle condizioni di poter rendere al meglio per carico di studio e complessità degli argomenti. E chiariamo: è giusto che il percorso sia difficile, ma devo entrare nell’ottica che ci impiegherò molto più tempo di altri”. Chiude Emilia, del terzo anno di Biotecnologie per la Salute. Grazie alle prove intercorso ha superato Fisica e Biologia molecolare, esami degli anni precedenti. Ammette di aver avuto delle difficoltà organizzative: “rispetto allo scorso anno, stavolta di prove intercorso per esame ce ne sono state proposte ben quattro, invece delle solite due. Personalmente ho vissuto il periodo in apnea perché i docenti hanno spiegato fino al giorno prima delle prove. Alcuni colleghi si sono trovati bene, al contrario io ho patito la mancanza dei giorni di pausa didattica, che riempivo studiando”. Già pronto il programma per il secondo semestre: “ho iniziato a seguire Analisi numerica di dati biologici, Economia aziendale e Farmacologia. Incrociamo le dita”.
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Ateneapoli – n. 5 – 2025 – Pagina 23