Costituzionale, un “diritto vivo”

‘Intenso e dinamico’. Così il prof. Alberto Lucarelli definisce il corso di Diritto Costituzionale. “Le matricole – spiega – studiano da un lato il diritto e dall’altro analizzano fatti del vivere quotidiano. Ad esempio, abbiamo affrontato la questione del referendum in Veneto e Lombardia e le vicende dello Stato della Catalogna”. Ma anche “la manovra di bilancio, che ha tante ricadute sulle politiche sociali e giovanili del Paese”. Si parte, dunque, “dai fatti, dagli articoli di fondo dei giornali, per avvicinare i giovani ai casi descritti dal manuale. Solo così si percepisce che Costituzionale è un diritto vivo”. Durante le lezioni pomeridiane, novità di quest’anno, “integriamo argomenti che sono stati già trattati in precedenza. Sono molto contento di avere a disposizione queste ore in più, perché c’è la possibilità di strutturare lo studio in modo più efficace. So che per gli studenti è un po’ più dura che in passato, ma di sicuro sarà un vantaggio nell’immediato futuro. Con spiegazioni più ampie, si affronta lo studio e la preparazione dell’esame con maggiore facilità”. A gennaio ci sarà la prima, grande, vera prova per i neo iscritti. “Agli studenti suggerisco di affrontare lo studio con entusiasmo. Costituzionale non è un esame che poi va ‘accantonato’ perché li accompagnerà per sempre, sia nella carriera universitaria, sia nel post laurea. È meglio avere questa…
 
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