Aperte le iscrizioni ai Laboratori del secondo periodo per gli studenti Magistrali del Dipartimento di Economia, Management, Istituzioni (Demi). Per tutti gli interessati al settore aerospaziale c’è ‘SPE – Space Economy’, tenuto dalla prof.ssa Daniela Di Sabato, docente di Diritto Privato, in sinergia con una serie di esperti del settore. “In Campania il settore aerospaziale è molto presente – spiega la prof.ssa Di Sabato – e l’università deve garantire da un lato una vicinanza alle imprese sotto il profilo della ricerca, ma anche preparare gli studenti in vista di una possibile collocazione”.
Le lezioni saranno in parte frontali, con la didattica tradizionale, ma con una “particolare attenzione per gli aspetti laboratoriali”, in parte prevederanno la presenza di esperti del settore di aziende come Leonardo, CIRA, Alenia o T-TeC. Tra gli argomenti che si affronteranno: il regime giuridico e la disciplina applicabile, i requisiti soggettivi e oggettivi richiesti per lo svolgimento delle attività, la responsabilità degli operatori. Sarà una didattica interdisciplinare che prevede “competenze di Diritto civile, internazionale, commerciale, industriale ed economia”.
Questo settore, sottolinea la docente, prima era appannaggio esclusivo degli Stati, “adesso che c’è una maggiore attenzione dei privati, bisogna indagarne i rapporti per creare linee di cooperazione tra le imprese e tra imprese e Stati”. Recentemente, infatti, è stata approvata la prima legge italiana sullo spazio e questo “rende importante occuparsi di questi temi, vistI anche i grandi progressi tecnologici e le possibilità di sviluppo industriale”. La prof.ssa Di Sabato si augura inoltre di “organizzare visite presso le aziende e di incontrare l’interesse dei ragazzi. È una novità innanzitutto per noi, ma siamo molto entusiasti”.
Torna, intanto, anche la quarta edizione del Laboratorio di Economia e gestione dei beni culturali, tenuto dal prof. Marco Tregua, docente di Economia e Gestione delle Imprese. Obiettivo: “far comprendere agli studenti quali sono le tendenze in atto nel settore, in particolare in termini di tecnologia – spiega il prof. Tregua – Le implementazioni tecnologiche stanno modificando non solo la fruizione dei beni culturali, ma anche le tecniche usate per preservarli”.
La sfida allora è “cercare di comprendere le ricadute su un settore che per altri versi vive di tradizione. Come garantire l’autenticità pur cambiando il mezzo di fruizione? Magari a distanza in video o con la realtà aumentata e virtuale che arricchisce la visita?”. I primi incontri saranno dedicati alla didattica frontale “per aggiornare gli studenti sul tema e per prepararli alla seconda fase dove ci saranno seminari da parte di imprese ed enti del settore culturale”. Nella parte finale gli studenti si confronteranno con i docenti per mettere a punto un project work da completare in team che sarà oggetto di valutazione finale. In cantiere almeno due seminari: “Uno con il circuito Siti Reali già fissato a inizio dicembre e un altro in via di definizione perché siamo alla ricerca di un partner estero, come un museo, che ci dia una prospettiva diversa”.
Torna, dopo il successo dello scorso anno, anche il Laboratorio Lab Lear-Business Controlling & Reporting, aperto a un numero massimo di 25 studenti, tenuto dal prof. Gianluca Ginesti che insegna Economia aziendale. Prevede “il coinvolgimento attivo di manager che operano nella Lear Corporation, multinazionale americana produttrice di sedili e sistemi elettrici per autoveicoli, quotata in borsa e con stabilimenti in tutto il mondo e anche in Italia”.
Il Laboratorio “è molto applicativo, gli studenti usano gli strumenti di controllo e gestione per il monitoraggio del business”. Saranno ospiti dalla Lear Vincenzo Auricchio, operation controller, e Davide Mainolfi, gruppo controller Italia. Ci sarà un ciclo di quattro incontri e poi una visita a uno stabilimento produttivo in Campania. I ragazzi avranno anche l’occasione di sviluppare un project work, sotto la supervisione dei manager della Lear, che poi presenteranno dinanzi al Ceo “per creare una congiunzione tra il mondo dell’università e quello delle imprese”.
Eleonora Mele
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Ateneapoli – n.17 – 2024 – Pagina 15