Delega del Rettore all’Edilizia: staffetta tra i professori Losasso e Polverino

L’Università Federico II ha un nuovo delegato del Rettore all’Edilizia, manutenzione e nuovi insediamenti. È il prof. Francesco Polverino, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura, è subentrato al prof. Mario Rosario Losasso, ordinario di Tecnologia dell’Architettura, Direttore del Dipartimento di Architettura dal 2013 al 2018, dal primo novembre in pensione.
Proseguirà peraltro l’attività di docente e di ricercatore come professore fuori ruolo. “Purtroppo i tempi dell’edilizia – dice Losasso – sono lunghi. Per ogni obiettivo che ci si pone ci sono aspetti d’impostazione e d’istruttoria, bandi da preparare, autorizzazioni da richiedere. Bisogna poi che i cantieri partano, che i progetti si realizzino ed infine le opere vanno collaudate. Sottolineo questo aspetto per ricordare che la filiera è lunga e, dunque, un delegato all’edilizia si trova ad impostare progetti ed interventi dei quali difficilmente vedrà la conclusione mentre ha ancora la delega. Soprattutto quelli più complessi. Più che provare rammarico per ciò che non ho potuto vedere realizzato, peraltro, sono contento per quello che ho impostato, sia che i risultati siano già visibili, sia che richiedano ancora del tempo”.
Diversi gli interventi relativi al complesso universitario di Monte Sant’Angelo, in via Cinthia: “Quello sugli aulari che sono venuti molto bene. La piantumazione di 500 alberi, ai quali seguiranno altri 100. I murales per celebrare gli Ottocento anni dalla fondazione dell’Ateneo. Il giardino dei biologi, che è molto frequentato dagli allievi. È stato programmato, ma non ancora realizzato, l’ecomuseo all’aperto per il Dipartimento di Scienze della Terra, con campioni di pietre e minerali. È stata prevista inoltre e spero che sarà concretizzata al più presto la sistemazione di uno spazio d’ingresso per il Dipartimento di Chimica”. Ammette: “Ci sono stati rallentamenti per il progetto da 6 milioni di euro per la costruzione dei nuovi lotti, del piazzale per gli eventi, della nuova area parcheggio, ma il lavoro è avviato e proseguirà. Allo stesso modo è in dirittura di arrivo l’apertura della nuova stazione della Circumflegrea, quella di Eav”.

L’apertura di Scampia, un successo

Molto importante, sottolinea il prof. Losasso, “è stata la positiva conclusione della procedura per il recupero della residenza Medici, che è ad Agraria e tornerà ad essere uno studentato, sia pure molto più funzionale e con criteri differenti rispetto al passato. Il progetto, pilotato dalla Federico II, è stato approvato dal Ministero e finanziato. Non è peraltro l’unico sul quale l’Ateneo si è impegnato negli anni scorsi e molti sono in dirittura di arrivo, dopo l’approvazione e il finanziamento, verso l’apertura dei cantieri”.
Uno dei momenti più belli dei tre anni da delegato, prosegue Losasso, “è stato quello dell’apertura della sede della Federico II a Scampia. Un successo. Così come sono molto soddisfatto degli interventi, anche non imponenti, che hanno migliorato la vivibilità del polo della Federico II a San Giovanni a Teduccio. Lì si stanno avviando ulteriori lavori”. Nel triennio il professore ha avuto in agenda anche la questione dei cofinanziamenti per i Dipartimenti da destinare a laboratori ed attrezzature didattiche. “Cinquantamila euro a struttura – ricorda – che per 26 Dipartimenti è pur sempre una cifra ragguardevole”. Ancora: “ho collaborato con l’assessore regionale al Governo del Territorio Bruno Discepolo per elaborare la norma regionale sulla determinazione dei parametri minimi per il dimensionamento delle aule e dei laboratori, che non possono evidentemente ricalcare pedissequamente quelli relativi all’edilizia scolastica”.

L’importanza del gioco di squadra

“Gli obiettivi sono tanti. Mi sto orientando e mi sto confrontando con il prof. Mario Losasso con il quale ho peraltro collaborato negli ultimi anni. La decisione del Rettore di assegnarmi questa delega è arrivata per me inaspettata e mi onora”, commenta il prof. Polverino. Riprende, peraltro, un concetto caro anche a chi l’ha preceduto, quello del gioco di squadra. “Il delegato coordinatore lavora a stretto contatto con l’Ufficio tecnico dell’Ateneo e con gli altri delegati all’edilizia: i professori Edoardo Cosenza, Raffaele Landolfo e Santolo Meo. Il delegato non è una persona che va in cantiere, ma è la figura che può cogliere le sollecitazioni insieme con l’Ufficio tecnico. Tengo a sottolineare l’importanza della collaborazione perché senza coordinamento con l’Ufficio Tecnico si potrebbero creare inutili e controproducenti sovrapposizioni e duplicazioni”.
Tra le questioni che lo impegneranno nei prossimi anni il prof. Polverino cita in particolare il tema della realizzazione degli studentati. “Certamente è una priorità. Siamo a buon punto grazie al lavoro che è stato portato avanti finora. Si tratta di andare avanti lungo la strada intrapresa per mettere a disposizione alloggi, servizi e quanto possa attirare gli studenti da altre regioni d’Italia o da altri Paesi.
Il mercato degli affitti a Napoli negli ultimi anni è profondamente cambiato a causa della crescita vertiginosa di turisti che ha interessato la città. Si trovano meno case che in passato in locazione e sono molto più care di alcuni anni fa. L’Ateneo, con l’Adisurc e con altri soggetti istituzionali, ha la necessità di rispondere a questa situazione moltiplicando le opportunità di accoglienza a prezzi accessibili per chi si trasferisce in città per motivi di studio. Quella degli studentati è dunque una partita che va seguita molto da vicino”.
Fabrizio Geremicca
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Ateneapoli – n. 19-20 – 2024 – Pagina 4

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