Il prof. Antonio Lopes è il nuovo Prorettore alla didattica

Il prof. Antonio Lopes è il nuovo Prorettore alla Didattica de L’Orientale. Ordinario di Economia Politica al Dipartimento di Scienze umane e sociali dal 2016, prende il posto dell’uscente prof. Rosario Sommella, che a sua volta subentra proprio a Lopes in qualità di Coordinatore del Nucleo di Valutazione. Un avvicendamento che avviene in vista di due momenti chiave per il futuro dell’Ateneo: la riforma generale degli ordinamenti, che entrerà in vigore il prossimo anno accademico, e la visita dell’Anvur, prevista per la primavera del 2026. Su entrambe – e non solo – il neo vice di Tottoli ha detto la sua in un’intervista ad Ateneapoli in cui ha presentato gli obiettivi di mandato.
E non è un caso che la scelta per il ruolo – dopo ampia consultazione tra Ateneo e Dipartimenti – sia ricaduta sulla sua figura: professore di grande esperienza, dal 2001 al 2004 è stato Associato di Economia Politica presso la Facoltà di Economia dell’Università della Calabria; mentre nel biennio 2005-2007 ha ricoperto la posizione di Straordinario a Foggia.
Quasi un decennio, dal 2008 al 2016, l’ha trascorso poi da Ordinario presso i Dipartimenti di Economia e di Scienze Politiche “Jean Monnet” della Seconda Università. Tutt’oggi, dal 2013, è professore a contratto al Dipartimento di Giurisprudenza della LUISS ‘Guido Carli’ e insegna anche a La Sapienza di Roma. “Ringrazio i miei colleghi – ha esordito – in particolare i Direttori di Dipartimento per aver sostenuto la proposta del Rettore in merito al mio nome, che è stato preso in considerazione per gestire la fase che ci condurrà alla visita delle Commissioni di Esperti della Valutazione del 2026, un appuntamento importante per didattica, ricerca e Terza Missione”.
Tra l’altro, Lopes ricopriva i ruoli di Coordinatore della Magistrale in Relazioni internazionali e Delegato alla didattica durante l’ultima visita dell’Anvur, datata autunno 2019. L’altro snodo fondamentale, rispetto al quale il docente arriva quasi al termine dell’iter procedurale, è il varo della nuova offerta didattica. “L’Ateneo ha avviato il processo da tempo: i Dipartimenti hanno già predisposto la proposta di revisione dei Corsi di Studio tant’è che in queste settimane il Polo ha ricevuto i pareri positivi da parte del Nucleo di Valutazione, della Commissione Paritetica docenti-studenti e del Presidio di Qualità.
Il prossimo passaggio è l’approvazione degli Organi collegiali, ovvero Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione. I Corsi di Studio saranno chiamati nei prossimi mesi al caricamento della nuova offerta con l’ausilio del Polo e a scrivere tutta la parte testuale relativa a obiettivi formativi, sbocchi lavorativi, denominazione degli insegnamenti. Il tutto dovrà essere inviato entro febbraio al CUN, che dovrà esprimersi. Saranno mesi intensi”.

Gli appelli di esame

Non solo appuntamenti futuri e contingenze, ma pure questioni annose: il salto d’appello. Di recente il numero di appelli all’anno è aumentato, aprendo le sessioni di aprile e novembre anche ai non fuori corso; ma il salto non è stato abolito come hanno chiesto a più riprese gli studenti. “In base alla mia esperienza di docente – insegno dal 1991 – dico che aumentare il numero di appelli non necessariamente incentiva gli studenti a prepararsi di più. Sul salto d’appello invece penso sia tutto chiaro: è un metodo che adottano tanti Atenei.
Piuttosto, reputo importanti iniziative come il tutorato alla pari; il fatto che, come Coordinatore del Nucleo, ho spinto molto per una migliore distribuzione degli insegnamenti tra primo e secondo semestre nell’ottica di rendere agevole il superamento degli esami. Si può certamente lavorare su un maggiore coordinamento tra programmi, congruenza tra crediti formativi ed effettivo carico didattico richiesto. Ecco, tornando alla nuova offerta didattica: si muove in un’ottica di internazionalizzazione – uno dei punti qualificanti del piano strategico 2024/26, in particolare di offrire curricula in lingua inglese per una preparazione più specialistica che assecondi le caratteristiche de L’Orientale”. Ancora, da ex Coordinatore del Nucleo, Lopes si esprime anche sul calo di iscritti che ha registrato l’Ateneo.
“Parliamo di un problema abbastanza generale che riguarda tutte le università, che scontano problematiche riconducibili da un lato alle telematiche e dall’altro al fatto che molti studenti lavorano e seguire i corsi per loro diventa difficile; senza dimenticare i problemi di natura logistica, gli spostamenti a livello locale e regionale sono complicati. Ad ogni modo, non solo con la revisione, ma anche con una migliore comunicazione di quello che l’Ateneo propone pensiamo di poter incentivare le iscrizioni. Non è un percorso agevole, ma siamo fiduciosi. Si sta investendo tanto anche in spazi e servizi”.
Infine, il neo Prorettore alla Didattica pensa già alle prime mosse per l’immediato: “da gennaio vorrei avere incontri con i singoli Corsi di Studio per mettere a fuoco le criticità, che sono comuni, e farne una sintesi così da garantire maggiore efficienza”.
Claudio Tranchino
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Ateneapoli – n. 19-20 – 2024 – Pagina 30

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