Meno temuto di Analisi Matematica I, ma di pari importanza nella formazione dello studente, quello di Fisica Generale I è un esame che accomuna tutti i Corsi di Laurea in Ingegneria. Una materia comune, ma che non risulta sempre uguale nei contenuti e nel modo in cui questi vengono trasmessi. I docenti, infatti, si impegnano a modellare il proprio insegnamento in base alle esigenze e agli obiettivi professionali di ogni Corso di Studi.
“L’esame – spiega il prof. Mario Nicodemi, docente per il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica – è articolato in scritto e orale. Ai ragazzi, però, durante il corso viene data la possibilità di superare delle prove di esonero dallo scritto. Si tratta di due prove e, in caso di risultati positivi, possono sostenere direttamente l’orale”. Poi, passa all’importanza della Fisica: “Per comprendere quanto questa materia sia fondamentale, basta pensare che tutta la meccanica, dalla robotica fino ad esempi più eccitanti come la Formula 1, si basa sulla conoscenza e sull’utilizzo di principi di Fisica I. È indispensabile che ogni ingegnere informatico conosca questi concetti”. I risultati sono buoni: “Proprio per il meccanismo delle prove di esonero, gli esami vanno sempre abbastanza bene. Durante i primi appelli, quelli immediatamente dopo la fine del corso, passa più del 60-70% degli studenti. Il segreto del successo sta nello studiare durante tutto il corso, lezione per lezione, in maniera tale da avere il tempo di maturare i concetti ed essere pronti al primo appello”.
Calano gli iscritti, un solo canale per i Civili
Il prof. Vincenzo Iannotti, docente al Corso di Laurea in Ingegneria Civile, si rammarica per la diminuzione degli iscritti: “A partire da quest’anno, in seguito ad una riduzione consistente degli iscritti sulla classe Civile, i due corsi tenuti in passato (con suddivisione nei canali A-I/J-Z) si sono ridotti ad uno solo”. Per affrontare la disciplina (da 9 crediti) bisogna avere delle solide basi di matematica: “La materia viene affrontata con un approccio che cerca di mediare tra l’aspetto analitico e uno di carattere più fenomenologico. Una delle difficoltà degli studenti al primo anno deriva dalle carenze di matematica su concetti il più delle volte elementari. Stiamo parlando di non essere in grado di svolgere passaggi algebrici, equazioni di secondo grado, teorema di Pitagora. La consapevolezza di tali lacune mi spinge a soffermarmi su questi argomenti, preparando anche degli appunti, molto apprezzati dagli studenti. Non bisogna, però, dimenticare che…
“L’esame – spiega il prof. Mario Nicodemi, docente per il Corso di Laurea in Ingegneria Informatica – è articolato in scritto e orale. Ai ragazzi, però, durante il corso viene data la possibilità di superare delle prove di esonero dallo scritto. Si tratta di due prove e, in caso di risultati positivi, possono sostenere direttamente l’orale”. Poi, passa all’importanza della Fisica: “Per comprendere quanto questa materia sia fondamentale, basta pensare che tutta la meccanica, dalla robotica fino ad esempi più eccitanti come la Formula 1, si basa sulla conoscenza e sull’utilizzo di principi di Fisica I. È indispensabile che ogni ingegnere informatico conosca questi concetti”. I risultati sono buoni: “Proprio per il meccanismo delle prove di esonero, gli esami vanno sempre abbastanza bene. Durante i primi appelli, quelli immediatamente dopo la fine del corso, passa più del 60-70% degli studenti. Il segreto del successo sta nello studiare durante tutto il corso, lezione per lezione, in maniera tale da avere il tempo di maturare i concetti ed essere pronti al primo appello”.
Calano gli iscritti, un solo canale per i Civili
Il prof. Vincenzo Iannotti, docente al Corso di Laurea in Ingegneria Civile, si rammarica per la diminuzione degli iscritti: “A partire da quest’anno, in seguito ad una riduzione consistente degli iscritti sulla classe Civile, i due corsi tenuti in passato (con suddivisione nei canali A-I/J-Z) si sono ridotti ad uno solo”. Per affrontare la disciplina (da 9 crediti) bisogna avere delle solide basi di matematica: “La materia viene affrontata con un approccio che cerca di mediare tra l’aspetto analitico e uno di carattere più fenomenologico. Una delle difficoltà degli studenti al primo anno deriva dalle carenze di matematica su concetti il più delle volte elementari. Stiamo parlando di non essere in grado di svolgere passaggi algebrici, equazioni di secondo grado, teorema di Pitagora. La consapevolezza di tali lacune mi spinge a soffermarmi su questi argomenti, preparando anche degli appunti, molto apprezzati dagli studenti. Non bisogna, però, dimenticare che…
Articolo pubblicato sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola (n. 20/2015)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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