Il biotecnologo della salute “è in grado di generare nuovi vaccini, farmaci a bersaglio molecolare, terapie geniche

Il biotecnologo della salute “è in grado di generare nuovi vaccini, farmaci a bersaglio molecolare, terapie geniche

Interdisciplinarietà e impostazione operativa: le caratteristiche del Corso di Laurea

“A Biotecnologie per la Salute abbiamo introdotto una importante novità. Un quarto canale a carattere sperimentale, che si aggiunge ai consueti tre, nel quale proporremo una didattica integrata e particolarmente innovativa. A ciascuna attività pratica come esercitazioni, prove in itinere, workshop, verrà attributo un credito da riscuotere in sede d’esame e poi, altra misura, le matricole acquisiranno in un solo giorno tutte le valutazioni finali degli insegnamenti del primo semestre. Ai quattro canali si viene assegnati in base all’iniziale del cognome”.
Il prof. Nicola Zambrano, docente di Biologia Molecolare, entra subito nel vivo dell’organizzazione didattica del Corso Triennale che coordina. “Corso che – spiega – si caratterizza per l’interdisciplinarietà e l’impostazione operativa”. Nei primi due anni e mezzo sono previste tante esercitazioni, “essenzialmente dimostrazioni scientifiche di argomenti trattati a lezione. In Chimica, Fisica e Matematica, le materie che si studiano all’inizio, ad esempio, si cerca di mettere in rilievo gli aspetti comuni ai programmi, la termodinamica per dirne uno, e i dati sperimentali che emergono dall’esercitazione collegata vengono analizzati attraverso gli strumenti statistici della matematica”.

Il Corso ha anche una forte connotazione laboratoriale “affinché i ragazzi possano sporcarsi le mani. Sempre a titolo di esempio, con Biologia Molecolare, che insegno io, cominciano ad approcciarsi alle principali metodiche di laboratorio, in semi-autonomia, finché non acquisiranno le competenze per condurre un vero e proprio esperimento”. A metà percorso si sceglie tra cinque curricula: “medico-molecolare, medico-clinico, farmaceutico, alimentare, veterinario, che codificano in toto il concetto di ‘One Healt’, definizione con cui la salute della persona viene intesa non solo dal punto di vista medico, ma nel complesso della sua alimentazione e del suo ambiente di vita”.
L’ultimo semestre del terzo anno, infine, “è dedicato al tirocinio, per il quale di recente abbiamo introdotto degli incontri preparatori con tutor”. In vista del prossimo anno accademico, “ci piacerebbe implementare le iniziative didattiche che si avvalgono della realtà immersiva e aumentata. Penso alla possibilità di utilizzare il visore per immergersi nella struttura di un atomo, ma i campi di applicazione di queste tecnologie sono innumerevoli”.

Altra anticipazione: “L’imminente apertura di uno sportello tutorato e orientamento in itinere dove confrontarsi con il Coordinatore e i docenti del Corso per esporre problematiche e individuare e co-progettare delle strategie risolutive”. Tutte le attività formative si tengono al Cestev, “una struttura collocata all’interno del campus di Medicina, con ampi spazi esterni, aule accoglienti, un comodo bar e bellissimi laboratori didattici, informatici e linguistici”. 4, in particolare, i laboratori didattici “dotati di banchi di lavoro attrezzati con la classica vetreria, sistemi di produzione di acqua deionizzata per la preparazione di soluzioni, strutture per la manipolazione di colture cellulari, microscopi, cappe biologiche e altre piccole apparecchiature”.
E al termine del percorso di primo livello? “Circa il 90% dei laureati prosegue con la Magistrale. Dopo, gli sbocchi sono vari. C’è chi mira alla carriera accademica, chi entra in aziende farmaceutiche e biotecnologiche, anche famose. Questo perché il biotecnologo, applicando le sue conoscenze, è in grado di generare prodotti e servizi utili alla società come nuovi vaccini, farmaci a bersaglio molecolare, terapie geniche”.

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