Il 20 marzo è stato eletto il nuovo Coordinatore della Laurea Magistrale in Ingegneria Strutturale e Geotecnica (Strega): è il prof. Gian Piero Lignola, docente di Tecnica delle costruzioni.
Succede, dopo 6 anni, al prof. Emidio Nigro, ora Direttore del Dipartimento di Strutture per l’Ingegneria e l’Architettura (DiSt). Due le parole chiave che sintetizzano il mandato del prof. Nigro: ampliamento e flessibilità. “In questi anni abbiamo ampliato la già ricca offerta formativa del Corso di Studi, che forma ingegneri esperti di strutture e opere geotecniche, con nuovi insegnamenti, in parte in lingua inglese, e lavorato anche sulla flessibilità del percorso formativo, fornendo agli studenti percorsi predefiniti per orientarli al confezionamento del piano studi, sia verso la progettazione ed esecuzione di nuove strutture, che sulla valutazione, il recupero e il rinforzo delle infrastrutture esistenti o la progettazione geotecnica per la difesa del suolo”.
In questa direzione di ‘contaminazione’ va anche il Minor in Smart Infrastructure Developer, che “con integrazione di crediti formativi permette di conseguire una specializzazione nel campo digitalizzazione, data science e competenze trasversali”, spiega il prof. Nigro. Altro aspetto fondamentale l’internazionalizzazione con la possibilità di un “percorso formativo completo in lingua inglese equivalente a quello in lingua italiana, che ha accresciuto il numero di studenti internazionali. In questo momento abbiamo più di 100 richieste di preiscrizione, poi vedremo quante si tradurranno in iscrizioni”. Sempre all’internazionalizzazione puntano “il doppio titolo con il Master Degree in Civil Engineering, in collaborazione con l’Instituto Superior Técnico di Lisbona – due nostre studentesse sono adesso a Lisbona per il secondo anno e la tesi -, numerosi accordi Erasmus con le università europee e i tirocini presso studi professionali ed enti non solo in Italia, ma anche all’estero”.
Conclude: “Negli ultimi anni c’è stata una riduzione degli iscritti, di cui il settore risente, perché gli ingegneri civili sono importantissimi. Come ha detto l’American Society of Civil Engineers, gli ingegneri civili ‘build the quality of life’”.
Grande richiesta, pochi laureati
Obiettivo del prof. Lignola, neo Coordinatore del Corso, è “soddisfare le aspettative presenti nel mondo del lavoro, che ha una grandissima richiesta di ingegneri strutturali e geotecnici, a fronte di numeri esigui di laureati”. Ed è proprio dai ragazzi e le loro esigenze che il prof. Lignola vuole partire, anche grazie alla sua esperienza di orientatore che gli ha permesso “di conoscere bene la realtà del Corso di Studi e mi ha aiutato a prendere l’iniziativa di candidarmi”. L’obiettivo, lavorare “in continuità con il passato, ma sempre potenziando e migliorando vari aspetti, con il supporto della Commissione Paritetica, del Dipartimento e del Gruppo del riesame che alimentano queste riflessioni con varie prospettive”.
Il proposito principale è di affinare due ambiti: gli aspetti teorici e i laboratori. “Oltre alle tecniche e i metodi tradizionali, abbiamo l’apporto di nuove tecnologie come il machine learning o la stampa 3d, e la possibilità di attività laboratoriali sperimentali, già oggetto di studio nei nostri corsi, ma magari non ben note ai ragazzi – spiega il prof. Lignola – Quindi bisogna dare più spazio all’orientamento, in particolare nella transizione tra Triennale e Magistrale”.
Dopo aver ribadito le “nuove prospettive e possibilità accattivanti” del Minor e del Double degree, il prof. Lignola ritorna sul tema dell’internazionalizzazione: “Oggi un terzo degli studenti sono stranieri, ma il Corso può essere attrattivo non solo per chi viene dall’estero, ma anche per le comunità straniere locali, che magari non sono al corrente della possibilità di studiare in inglese a Napoli, perciò con il Dicea (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile e Ambientale) ci stiamo attivando per diffondere la notizia”. Poi aggiunge: “Il percorso in inglese è uno strumento utile anche agli italiani per familiarizzare con la terminologia in inglese”. Inoltre, in aggiunta ai nuovi accordi per tirocini extramoenia, si sta pensando a “visite tecniche di più corsi assieme per riunire più punti di vista di docenti e studenti”.
Eleonora Mele
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli
Ateneapoli – n. 6 – 2025 – Pagina 14