“Consentire agli studenti di confrontarsi direttamente con esperienze pratiche è l’obiettivo principale della nuova normativa sulle lauree abilitanti in Psicologia”, spiega la prof.ssa Daniela Caso, Coordinatrice della Magistrale in Psicologia Clinica e degli interventi nei contesti sociali e dello sviluppo. Con l’abolizione dell’esame di Stato, la legge e i decreti attuativi stabiliscono infatti che i laureandi in Psicologia debbano accumulare 20 crediti formativi con lo svolgimento di un Tirocinio Pratico Valutativo (TPV), articolato in attività esterne ed interne, dalla durata complessiva di 750 ore. L’attività extra-moenia mira ad integrare le conoscenze degli studenti, esercitare le abilità acquisite e sperimentare i ruoli professionali.
Si permette così “l’acquisizione di 16 crediti formativi presso enti esterni convenzionati con l’Università, dove le attività sono considerate superate con un giudizio di idoneità”. Gli studenti scelgono personalmente l’ente dove svolgere il tirocinio, inviando le richieste e firmando un progetto formativo con la struttura ospitante: “Questo processo è una preziosa occasione di responsabilizzazione e permette di avvicinarsi concretamente al mondo del lavoro”. Per quanto riguarda la parte intra-moenia, ovvero le attività svolte all’interno dell’Ateneo, “sono previsti 4 crediti che includono 2 crediti di Attività Pratica Guidata e 2 di Laboratori professionalizzanti. La combinazione di esperienze pratiche esterne e interne, nel contesto del TPV, offre agli studenti un’esperienza formativa completa”.
Attualmente, il Corso ha attivato sei Laboratori professionalizzanti, tra primo e secondo semestre, che coprono i principali campi d’intervento della psicologia.
Ogni laboratorio, sotto la guida di un docente e tutor, è strutturato per favorire “l’acquisizione di competenze concrete, come la valutazione di un caso, l’uso di strumenti e tecniche psicologiche, la redazione di report, la predisposizione di interventi professionali. Offrono un approccio più mirato e diretto, per questo motivo si discostano dalla classica lezione frontale”. Rappresentano “un fiore all’occhiello del nostro Corso, si formano figure professionali già specializzate in linea con le attività pratiche di uno psicologo abilitato”.
I Laboratori attivati al primo semestre: Interventi per le famiglie nei servizi e istituzioni (prof.ssa Immacolata di Napoli); Metodi e strumenti di intervento nei servizi territoriali per lo sviluppo di comunità e la valutazione di impatto psicosociale (prof.ssa Flora Gatti); Neuropsicologia clinico sperimentale (prof.ssa Paola Marangolo). Nel secondo semestre si aggiungeranno: Interventi con bambini e adolescenti ad alto potenziale’ (prof.ssa Luigia Simona Sica); Metodi di valutazione dell’efficacia dell’intervento clinico (prof.ssa Giovanna Esposito); Metodi, tecniche e procedure della psicologia delle cure primarie (prof.ssa Maria Francesca); Psicodiagnostica e Psicopatologia Clinica e Forense (prof.ssa Maria Clelia Zurlo).
Per completare l’esperienza del tirocinio, i 2 crediti di Attività Pratica Guidata si propongono come raccordo tra esperienze esterne e interne, permettono agli studenti di riflettere sulle competenze acquisite e collegarle agli aspetti teorici trattati durante il Corso. “È una riflessione guidata con i docenti interni, utile per comprendere come le attività pratiche si integrino nel percorso formativo”, dice la prof.ssa Caso. Riscontri positivi dagli studenti.
Giovanna Forino
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Ateneapoli – n.18 – 2024 – Pagina 17