Ingegneria Elettrica fa comunità: accoglie le matricole e premia studenti e docenti

Al Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell’Informazione (DIETI) si fa comunità attraverso occasioni di condivisione che riuniscono studenti e docenti. Lo scorso 22 dicembre, presso l’aula T1 di via Claudio, si è tenuta una manifestazione di benvenuto alle matricole del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Elettrica. Un tradizionale appuntamento, a ridosso delle festività natalizie, non solo per accogliere i nuovi studenti, ma anche, appunto, per fare comunità. Gli studenti dei diversi anni del Corso di Laurea Triennale hanno accolto i nuovi iscritti attraverso la realizzazione di alcuni video in cui hanno mostrato esperienze vissute all’interno del Dipartimento, le difficoltà incontrate e da affrontare, le amicizie che possono nascere al di là dello studio. Non è mancata una parentesi dedicata alla comicità con sketch e gag del trio napoletano I Ditelo Voi, ospiti speciali della mattinata.

Uno spazio è stato dedicato anche alla premiazione degli studenti più meritevoli e dei docenti più apprezzati con la consegna di una medaglia e un attestato. “È stato un momento di condivisione – afferma il prof. Santolo Meo, Coordinatore del Corso di Studi in Ingegneria Elettrica e organizzatore dell’evento – Tutto è servito a creare spirito di gruppo. Questi momenti hanno l’obiettivo di far sentire lo studente integrato, non un numero e basta, un membro della comunità a cui tutti prestano attenzione sin dal primo anno. Sono occasioni per stabilire rapporti di amicizia e rapporti meno formali con i professori”. Altra iniziativa di successo del Corso di Laurea – ricorda il prof. Meo – è il Laboratorio 21, ciclo di incontri su tematiche di attualità che richiedono una riflessione e un approfondimento multidisciplinare – che rappresenta uno stimolo e una opportunità di crescita culturale per gli studenti.

“Questi eventi hanno anche l’obiettivo di incentivare a scegliere questo Corso di Laurea, per quanto sia difficile. Ci sono tante testimonianze di ragazzi che subito dopo gli studi hanno trovato lavoro”, racconta Giada Ferrante, iscritta al terzo anno del Corso di Laurea Triennale, premiata, insieme ad altri studenti, tra i più meritevoli. Costanza e dedizione allo studio sono alla base della sua infallibile organizzazione basata sull’impegno nei mesi più duri, cioè quelli in cui bisogna seguire i corsi. Per Giada il tempo è un’importante risorsa da sfruttare al meglio attraverso un piano di studi organizzato meticolosamente, per poter rendere al massimo senza rinunciare al tempo libero. Porre domande senza lasciare dubbi in sospeso ed instaurare sempre un rapporto con i professori sono alcuni semplici suggerimenti per chi vuole intraprendere il suo stesso percorso e per affrontare al meglio gli esami.
Poi aggiunge: “Consiglio di non trascorrere la vita solo sui libri, di non rinunciare a tutto per l’Università, ma prendersi i propri tempi. I confronti servono, il prendere esempio da altre persone è utile a migliorarsi, non ad avvilirsi”. Dopo l’Università, Giada aspira a lavorare all’estero per qualche anno per poi ritornare in Italia dopo un po’ con un carico di esperienza acquisita sul campo.

Premiati anche i docenti più apprezzati dagli studenti sulla base dei questionari di valutazione relativi ai corsi e all’insegnamento. Tra questi il prof. Andrea Del Pizzo, che insegna Fondamenti di macchine elettriche alla Triennale e Azionamenti elettrici alla Magistrale. “Questo risultato mi ha sorpreso perché la disciplina è complessa. Noi professori pensiamo che gli studenti favoriscano le materie meno complesse, ma non è così, perché, arrivati alla Magistrale, vogliono cimentarsi in tutte le discipline, e forse nella mia hanno trovato un insieme di conoscenze di base relative a più discipline”, commenta il docente. Due corsi nello stesso semestre, una doppia sfida per il prof. Del Pizzo: da un lato rendere comprensibili nuove materie agli studenti della Triennale e dall’altro mostrare la connessione di tanti concetti relativi al suo insegnamento, finalizzato all’azionamento elettrico.
Negli anni gli argomenti trattati sono sempre gli stessi, ma, sottolinea il docente, cambia la maniera di comunicarli perché bisogna adeguarsi alle diverse generazioni. Oggi il mondo industriale richiede persone pronte a risolvere problemi progettuali, ci si sta spostando dalle conoscenze alle competenze, si guarda sempre più al lato pratico della realizzazione anziché al lato teorico-illustrativo. Ma la parte teorica occupa ancora una parte importante nella carriera degli allievi, infatti “i nostri studenti che vanno all’estero sono super valutati perché hanno una forte impostazione di questo tipo che li fa passare all’applicazione pratica in poco tempo”.
Riguardo al rapporto con gli studenti: non c’è un muro tra docenti e studenti, ma c’è molto understatement e molta cordialità. Gli allievi interagiscono con noi continuamente, si comportano in maniera spontanea e non si sentono distanti”. Un invito dal docente: aprirsi al mondo. Leggere testi in lingua straniera, soprattutto in inglese, per appropriarsi del linguaggio tecnico. E non solo.
Sara Perna

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Ateneapoli – n.01 – 2024 – Pagina 17

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