Suona il violino del nonno, uno strumento di fine ‘800. Da vignettista ha lavorato con uno dei suoi docenti a Insettiade. Si è laureato in Scienze agrarie nel 1987. A seguire, ha vestito i panni di ricercatore prima e di professore poi, associato e ordinario. Si chiama Raffaele Sacchi, è nato a Salerno nel 1962, insegna Industrie agrarie, suona e disegna. Al Dipartimento di Agraria, in più di venti anni ha portato conoscenze scientifiche ed estro artistico.
Nel 1987 si laurea in Scienze agrarie alla Federico II. Ricordi da studente?
“È stata un’esperienza molto positiva. Allora la Facoltà di Agraria era una grande Scuola di agricoltura con grandi Maestri nel campo dell’Economia, dell’Agronomia e dell’Entomologia”.
Ne ricorda qualcuno in particolare?
“Sicuramente i professori Ermenegildo Tremblay, di Entomologia, e il Francesco Addeo, relatore della mia tesi di laurea in Industrie agrarie (disciplina che oggi insegno). Dopo la laurea ho avuto la fortuna di collaborare con Tremblay, che mi propose di realizzare con lui prima delle illustrazioni e poi un libro di vignette sugli insetti che abbiamo pubblicato nell’88. Si chiama ‘Insettiade’, è ancora in distribuzione”.
Altri lavori da vignettista?
“Per hobby dipingevo, poi, con le varie esperienze di illustrazione, mi sono specializzato nel disegno scientifico-umoristico. Utilizzo moltissimo la vignetta nelle mie presentazioni per sintetizzare il tema e alleggerire il contenuto scientifico e didattico. Ho collaborato con De Agostini, per il quale ho realizzato diversi prodotti didattici per bambini”.
Tornando alla sua esperienza dietro i banchi. Differenze tra gli studenti degli anni ’80 e gli studenti di oggi?
“Oggi sintesi e velocità sono privilegiate. Prima c’era uno studio molto più analitico. Basti pensare che i corsi…
Nel 1987 si laurea in Scienze agrarie alla Federico II. Ricordi da studente?
“È stata un’esperienza molto positiva. Allora la Facoltà di Agraria era una grande Scuola di agricoltura con grandi Maestri nel campo dell’Economia, dell’Agronomia e dell’Entomologia”.
Ne ricorda qualcuno in particolare?
“Sicuramente i professori Ermenegildo Tremblay, di Entomologia, e il Francesco Addeo, relatore della mia tesi di laurea in Industrie agrarie (disciplina che oggi insegno). Dopo la laurea ho avuto la fortuna di collaborare con Tremblay, che mi propose di realizzare con lui prima delle illustrazioni e poi un libro di vignette sugli insetti che abbiamo pubblicato nell’88. Si chiama ‘Insettiade’, è ancora in distribuzione”.
Altri lavori da vignettista?
“Per hobby dipingevo, poi, con le varie esperienze di illustrazione, mi sono specializzato nel disegno scientifico-umoristico. Utilizzo moltissimo la vignetta nelle mie presentazioni per sintetizzare il tema e alleggerire il contenuto scientifico e didattico. Ho collaborato con De Agostini, per il quale ho realizzato diversi prodotti didattici per bambini”.
Tornando alla sua esperienza dietro i banchi. Differenze tra gli studenti degli anni ’80 e gli studenti di oggi?
“Oggi sintesi e velocità sono privilegiate. Prima c’era uno studio molto più analitico. Basti pensare che i corsi…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dall'8 dicembre (n. 20/2017)
o in versione digitale all'indirizzo: https://www.ateneapoli.it/archivio-giornale/ateneapoli
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