“Siamo tra i primi quattro Dipartimenti di Architettura in Italia”

“Abbiamo raggiunto un risultato eccezionale. Nella precedente valutazione, che risaliva al 2018, eravamo fuori dai primi 350 Dipartimenti del Paese. Ora siamo tra i primi quattro di Architettura in Italia: il prof. Michelangelo Russo commenta l’esito della valutazione del Ministero dell’Università che ha assegnato al Dipartimento che dirige l’Eccellenza. Nei prossimi 5 anni questa valutazione frutterà un finanziamento extra di oltre nove milioni di euro i quali, in aggiunta ad un cofinanziamento di Ateneo e a risorse interne, garantiranno un fondo di circa 11 milioni di euro. Come saranno utilizzati questi soldi? “Il progetto con il quale ci eravamo candidati prevede varie iniziative su più fronti”. Uno è quello del reclutamento di nuovo personale:“Prenderemo sei nuovi ricercatori di tipo B, che faranno un percorso e poi si stabilizzeranno come associati, ed un professore ordinario. Verranno da altri Atenei e porteranno competenze aggiuntive”. Nella stessa ottica, finanzieremo dieci assegni post doc, assegni biennali di ricerca di nuova generazione”. Una componente fondamentale del progetto che è stato valutato dal Ministero come meritevole di finanziamento è “un Laboratorio multidisciplinare che diventerà piattaforma collaborativa di ricerca. Investiremo in esso 1.250.000 euro. All’interno del Laboratorio svilupperemo un nuovo dottorato di ricerca in inglese, che sarà finanziato con 1.200.000 euro”. La struttura sarà a Palazzo Latilla, la sede di Architettura in via Tarsia: “Avrà nuove attrezzature collegate alla conoscenza del territorio, alla rappresentazione ed alla descrizione. Una parte sarà legata a conoscenza e diagnostica, una sarà finalizzata a visioni e strategie progettuali. Un’altra ancora svilupperà prototipazione e fabbricazione digitale”. Il tutto, entra nel dettaglio il prof. Russo, sarà realizzato con l’utilizzo di laser scanner, droni, telecamere spettrali, sensori, software per le mappature del territorio e piattaforme collaborative. “La tematica sulla quale abbiamo sviluppato il progetto è quella dell’abitare la transizione, laddove per transizione intendiamo sì quella ecologica, ma con un senso più allargato. La definiamo transizione sostenibile legata ai temi delle sfide sociali, ambientali ed urbane. Il tema è quello di fare fronte alla crisi ambientale dovuta all’attuale modello lineare di produzione, consumo e scarto, alla crisi del welfare e delle attrezzature dello spazio pubblico e dei servizi, che è poi una crisi dello spazio abitato, del benessere individuale e collettivo sempre più minato dall’impatto di rischi naturali ed antropici”. I tempi in cui si svilupperà il progetto: “Dobbiamo rendicontare i finanziamenti anno per anno e in tre anni si devono attivare tutte le misure. Il dottorato deve essere accreditato entro il primo semestre del 2023 e partirà con un bando entro la fine dell’anno. Entro quest’anno dovremo reclutare anche il professore ordinario ed i primi quattro dei sei nuovi ricercatori. Gli altri due nel prosieguo”. Tutto ciò, dice Russo, determinerà anche ricadute positive per gli studenti. “Questa idea del Laboratorio di eccellenza – spiega – ha come finalità anche quella di migliorare la didattica. Per esempio quella di secondo livello, con il potenziamento dei nostri due Corsi di Laurea Magistrali in lingua inglese. Sostanzialmente il progetto di eccellenza sarà il volano per tutte le attività che abbiamo in campo”.

Fabrizio Geremicca

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