“Gli studi di Architettura sono davvero unici, sono i più appassionanti che ci siano, quelli che veramente mettono insieme competenze scientifiche e umanistiche, in cui c’è una parte creativa che potete far venire fuori”, la Direttrice del Dipartimento, prof.ssa Marella Santangelo, apre così l’Open day di Architettura (Scuola Politecnica e delle Scienze di Base) nello storico Palazzo Gravina. Il lavoro in team, attraverso progetti e laboratori, favorisce il senso di comunità: una delle peculiarità dell’essere studente di Architettura, sottolinea la docente. Una dimostrazione di quanto si produce a chiusura degli incontri: la bellissima mostra dei lavori degli studenti svolti nei singoli Corsi. La prof.ssa Santangelo illustra poi l’offerta formativa del Dipartimento: un Corso di Laurea quinquennale in Architettura, tre Corsi di Laurea Triennali – Scienze dell’architettura, Design per la comunità e Sviluppo sostenibile e reti territoriali – e diverse Magistrali.
Le modalità di accesso
Entrano nel dettaglio i Coordinatori dei singoli Corsi di Laurea. Ma prima forniscono le informazioni sulle dinamiche della prova di ammissione, argomento di particolare interesse per le aspiranti matricole. Il test d’accesso per Architettura (253 posti) e per la Triennale in Scienze dell’architettura (180 posti) è nazionale; il concorso è unico, si devono fornire tre scelte in base alle proprie priorità ed è possibile sostenerlo in due momenti dell’anno: a fine luglio e a inizio settembre; il bando viene pubblicato a inizio giugno sul sito www.unina.it. Il test si compone di 40 quesiti, tra cultura generale, ragionamento logico, storia, disegno e rappresentazione e infine matematica, da risolvere in 70 minuti; la graduatoria funziona a scorrimento.
“Sui siti dedicati, ci sono le soluzioni ai test degli anni precedenti”, informa il prof. Nicola Flora, Coordinatore di Scienze dell’Architettura. “La selezione per accedere ai 120 posti disponibili a Design per la Comunità è a livello locale, il test è online”, spiega il prof. Massimo Perriccioli, Coordinatore del Corso di Laurea. Il test – “che ci permette di capire se ci sono carenze nella preparazione, che poi vengono colmate attraverso gli OFA, Obblighi Formativi Aggiuntivi” – è composto da 50 quesiti di cultura generale ma anche inerenti al mondo del design come storia dell’arte moderna o del design.
Anche questa prova può essere svolta in due momenti dell’anno: fine luglio e inizio settembre. A Sviluppo sostenibile e reti territoriali ci si iscrive direttamente poiché è ad accesso libero, ci sarà solo un test di autovalutazione che si terrà verso novembre per sondare le competenze di base degli studenti. Nel caso ci siano carenze, i docenti forniranno dei piccoli compiti aggiuntivi da svolgere. Una novità di rilievo: “dall’anno prossimo, molto probabilmente, il Corso avrà un nome diverso: ci chiameremo Urbanistica sostenibile, quindi sul sito comparirà una nuova denominazione”, annuncia la Coordinatrice, prof.ssa Maria Federica Palestino.
Cosa si studia
I diversi percorsi di studio. “Cominciare con una Triennale può essere un modo per chiarirsi le idee e crescere”, sottolinea il prof. Flora. Poi illustra il piano di studi in Scienze dell’Architettura e mostra alcune foto in cui gli studenti lavorano insieme cooperando: “siamo una Scuola non competitiva basata su un insegnamento orizzontale”. Si sofferma sui laboratori che necessitano di una presenza non inferiore al 75% per poter sostenere l’esame perché “questo è un mestiere che si impara facendo”. Dopo la Triennale si diventa architetti junior, con la Magistrale architetti senior.
Sul mestiere dell’architetto si sofferma il prof. Alberto Calderoni, docente di Composizione Architettonica: “dal momento in cui nasciamo al momento in cui moriamo noi attraversiamo spazi e l’architetto ha la responsabilità di decidere in che spazi noi dovremmo abitare”. Il Corso di Laurea quinquennale fornisce agli studenti una formazione completa: nei primi due anni si impartiscono conoscenze di base, negli anni successivi si passa ad una progettazione su diverse scale: dall’architettura degli edifici all’architettura degli interni. Viene citata l’importanza di un’esperienza internazionale attraverso la mobilità Erasmus e la compresenza di materie scientifiche e umanistiche. Alla domanda di una studentessa su “cosa c’è veramente di umanistico da studiare?”, le docenti rispondono citando materie come Teoria e Storia dell’Architettura, Fondamenti.
Alla Triennale in Design per la comunità il primo anno è dedicato ai fondamenti della disciplina, il secondo ai diversi tipi di design e il terzo alla sperimentazione. Sui possibili sbocchi professionali di chi sceglie questo Corso un piccolo focus su Milano e su quanto sia influente nel mondo del Design: “l’Italia è la capitale del design e della cultura architettonica”.
L’osservazione della città e il territorio: l’imperativo per chi sceglie Sviluppo sostenibile e Reti Territoriali. Nel laboratorio, poi, le conoscenze trovano un’intersezione.
Maria Buono
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli
Ateneapoli – n. 3 – 2025 – Pagina 14