Un centro di informatica umanistica grazie al riconoscimento di Eccellenza

Transizione digitale per il patrimonio testuale, assunzione di docenti e ricercatori nei settori meno rappresentati. A questo saranno destinati i circa 10 milioni di euro che Studi Umanistici riceverà dal Ministero grazie al riconoscimento di Dipartimento di Eccellenza per il quinquennio 2023/27. E l’ex Facoltà di Lettere e Filosofia – tra le più grandi d’Italia, con oltre 200 docenti – ci torna dopo diversi anni di latenza, nell’area Cun 10 (Scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche) con il punteggio totale di 97.3. Molto soddisfatto il Direttore, prof. Andrea Mazzucchi, che entra nel merito dei progetti in cantiere: “l’obiettivo è la costituzione di un centro di informatica umanistica che si occupi di creare una infrastruttura tecnologica avanzata per tutte le ricerche che riguardano la testualità, dal mondo antico a quello contemporaneo. Digitalizzazione e costruzione di database, realizzazione di edizioni critiche digitali sul patrimonio testuale”. Ma non si partirà da zero. Studi Umanistici infatti si è portata avanti con il lavoro, creando un filone di ricerca interno basato tutto sulla filologia digitale. Il risultato, finora, è stato niente meno che l’IDP (Illuminated Dante Project), ovvero il più grande repertorio al mondo di codici della Divina Commedia digitalizzati ad altissima definizione, miniati, interrogabili attraverso diversi parametri”. Il lavoro svolto sull’opera del Sommo Poeta (dante.unina.it) fungerà da modello, con tutte le differenze del caso, per la transizione verso il digitale “di tutto il patrimonio testuale, grazie anche al rapporto molto forte con i giacimenti di libri presenti in città, nelle biblioteche e negli archivi”. Uno scatto in avanti, dalla materialità dell’oggetto all’immaterialità del digitale, che traccia la rotta per il futuro del mondo umanistico: “la transizione, applicata alle nostre discipline e in particolare alla testualità libraria – continua Mazzucchi – porta con sé la convinzione che l’irruzione del digitale non consentirà solo un trasferimento di saperi, ma un loro nuovo impiego, attraverso strumenti più acuminati”. Ma i fondi dei Dipartimenti di Eccellenza, oltre che alla ricerca e al miglioramento della sua infrastruttura, saranno destinati pure a Terza Missione e reclutamento di due professori associati, alcuni ricercatori e assegnisti di ricerca. Quest’ultimo elemento servirà a sostenere “quei settori non ancora rappresentati in Dipartimento. Speriamo di avere presto un docente esperto di informatica, storici della miniatura e dell’illustrazione libraria, filologi germanici, archivisti e bizantinisti”. Il rinnovamento toccherà pure il personale tecnico amministrativo, con un focus “sulle competenze tecnologiche per supportare il centro che costituiremo e su quelle utili nell’ambito della gestione dei progetti europei”. Questa è la sfida e al tempo stesso l’occasione che offre il finanziamento: “formare nuovi studiosi, giovani ricercatori”. Il tutto, sotto un valore comune: “l’eccellenza non competitiva, ma cooperativa, per trascinare verso l’alto tutto il sistema della ricerca”.

Claudio Tranchino

- Advertisement -

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here





Articoli Correlati