Si comincia con le discipline di base, che sono comuni a tutti i Corsi di Laurea. Matematica e Fisica la fanno da padrone, insieme alla chimica, che però non per tutti è al primo anno (Ingegneria Elettronica e Informatica la prevede infatti solo al terzo anno). Superati questi primi esami, si passa a quelli caratterizzanti del secondo e del terzo anno.
L’offerta formativa del Dipartimento è molto varia. Ingegneria Biomedica, con Gestionale nato due anni fa, “ha un unico indirizzo e va a formare una figura professionale che ha competenza nel settore, appunto, ‘bio’, cioè della vita – spiega il prof. Alberto Cavallo, Ordinario di Automatica e Coordinatore del Corso – Non è un caso che molti insegnamenti siano tenuti da docenti della Scuola di Medicina. L’ingegnere biomedico affianca i medici e collabora con loro al fine di trovare soluzioni a problemi che incidono sulla qualità della vita umana. Tutti quei dispositivi che possono salvare la vita in ospedale sono il risultato di un lavoro sinergico tra componente medica e ingegneristica”.
Avvicinarsi al Corso se si è interessati non soltanto all’ingegneria come disciplina che trova soluzioni in campo applicativo, ma se si è mossi dall’intenzione di aiutare il prossimo. Esami caratterizzanti sono Fondamenti di Biomedicina, Fisica tecnica per la Biomedicina e Bioingegneria. Una curiosità su Biomedica: la forte presenza di studentesse.
Il prof. Cavallo coordina anche il Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica e Informatica, che si articola appunto nei due indirizzi omonimi. “Ingegneria Elettronica si occupa della parte hardware, cioè di componenti, dispositivi, campi elettromagnetici, segnale e telecomunicazioni. Viceversa, Ingegneria Informatica tratta tematiche come software, cyber security, robotica e intelligenza artificiale”. I due indirizzi forniscono una preparazione specifica, con insegnamenti sempre più caratterizzanti. Al terzo anno troviamo infatti esami come Ingegneria del Software per il curriculum informatico e Circuiti a Microonde per quello elettronico.
Ingegneria Gestionale “è un Corso legato alla produzione industriale e all’ottimizzazione dei processi produttivi, e si integra armonicamente con la domanda a livello locale e nazionale – afferma il prof. Andrea Unich, docente di Macchine a Fluido che lo coordina – Lo abbiamo attivato solo due anni fa, ma abbiamo avuto un’ottima risposta da parte degli studenti, con un incremento graduale delle iscrizioni. Essendo una figura molto versatile, l’ingegnere gestionale può essere impiegato in vasti settori, con percentuali di occupazione a poco tempo dalla laurea molto elevate”. Esami caratterizzanti sono Fondamenti di Organizzazione e Modelli Economici, Gestione aziendale, Contabilità e Bilancio e Impianti dell’Industria di Processo. Completano il quadro altri insegnamenti di natura economica, digitale e informatica.
Ingegneria Aerospaziale, Meccanica, Energetica è invece uno dei percorsi tradizionali dell’ingegneria. Coordinato sempre dal prof. Unich, si propone di formare professionisti del comparto aziendale, ma le possibilità sono davvero tante. “Alcuni dei nostri studenti adiscono la via della ricerca, magari presso il Cira o altri enti importanti – spiega Unich – Altri ancora entrano a far parte dei grandi circuiti aziendali locali e nazionali, come Leonardo”. Aerodinamica e Materiali per l’Aeronautica e lo Spazio per Ingegneria Aerospaziale, Tecnologia Meccanica e Meccanica applicata delle Macchine per il curriculum meccanico ed Elementi di Energetica e Fenomeni di trasporto nell’Ambiente per quello energetico: le discipline caratterizzanti sono tante, lo studente deve soltanto lasciarsi guidare dalla proprie inclinazioni.
Ingegneria Civile-Edile-Ambientale, Corso di Laurea coordinato dal prof. Luigi Mollo (Architettura tecnica), “ha un numero di iscritti superiore alla media, rendendoci riconosciuti e ben riconoscibili”. È articolato in quattro curricula: Civile, Edile, Ambientale e Cantieristico, quest’ultimo istituito lo scorso anno e che tratta specificamente tematiche legate al lavoro in cantiere. Chi è lo studente ideale del Corso? “Quello che ha una passione per il territorio, inteso nel senso più ampio. Problemi legati all’ambiente complessivo, terra, acqua e aria, fino ad arrivare agli spazi antropizzati. Deve quindi sapere guardare all’attualità, che presenta grandi sfide. Per questo, l’ingegnere civile è oggi quello più richiesto”.
Il Corso attiva molti esami caratterizzanti, legati alla conoscenza del funzionamento delle cose (come Meccanica dei Solidi, Idraulica, Architettura Tecnica e Geotecnica) fino ad arrivare a esami più applicativi e ai laboratori. Perché scegliere questo Corso di Laurea? Perché non passa mai di moda. Le parole sono ancora del prof. Mollo: “L’ingegneria civile viene vista solitamente come la più antica fra le ingegnerie, ma è anche quella che quotidianamente si confronta con l’innovazione e che esercita un dialogo costante tra passato, presente e futuro. Per questo Ingegneria Civile-Edile-Ambientale cresce e si evolve”.
Tutti i Corsi di Laurea Triennali prevedono all’ultimo anno lo svolgimento di un tirocinio presso aziende del territorio e, in alcuni casi, di recarsi all’estero presso importanti istituzioni. La laurea dà accesso all’iscrizione nella sezione “junior” dell’Albo degli Ingegneri e alle Lauree Magistrali specifiche che completano l’offerta formativa del Dipartimento.
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Guida Universitaria – Pagina 110
Biomedica, Elettronica, Civile, Gestionale, Aerospaziale: le tante declinazioni dell’ingegneria
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