L’architetto “è un po’ come il direttore d’orchestra”

158 (di cui 4 destinati ai candidati dei Paesi non UE residenti all’estero e altrettanti riservati agli studenti cinesi nell’ambito del progetto Marco Polo), i posti presso il Corso di Laurea a ciclo unico in Architettura, a numero programmato nazionale. Il test d’accesso si terrà il 25 luglio; una eventuale prova aggiuntiva si terrà nel caso in cui risultino ancora posti disponibili il 10 settembre. Il Corso, presieduto dal prof. Eugenio Pitzalis, “forma l’architetto, una figura complessa che ha una natura transdisciplinare, insieme umanistica e scientifica”.
L’architetto “è un po’ come il direttore d’orchestra, coordina non gli strumenti ma i vari saperi per generare un elemento unitario, che può essere un edificio, un ponte o qualunque altra struttura e infrastruttura”. Il percorso, di durata quinquennale, è caratterizzato da una solida preparazione teorica, ma anche da una forte impronta pratica, fatta di esercitazioni in aula e laboratori. “In aula si riproduce ciò che generalmente avviene negli atelier – afferma Pitzalis – Gli studenti lavorano prima in gruppo, attraverso lo studio di modelli paradigmatici, fino ad arrivare a proposte in cui sia evidente il contributo individuale e quindi alla realizzazione di plastici, maquette e sezioni parziali”. Lo studente ideale di questo Corso è “attento agli aspetti tecnici, ma anche a quelli di radice umanistica che tengono conto del rapporto con gli edifici, della loro storia, della sostenibilità ambientale e del vivere quotidiano degli esseri umani a contatto con le costruzioni”.
Dal Corso quinquennale alle Triennali attivate dal Dipartimento.
Design e Comunicazione “è la strada giusta per quanti credono che la creatività sia un terreno favorevole per l’edificazione del proprio futuro, afferma la prof.ssa Maria Dolores Morelli, Coordinatrice del Corso di Laurea. Ad accesso programmato locale, 184 i posti a disposizione, l’iscrizione è subordinata al risultato conseguito al test Tolc-I e al voto di maturità. Nella compilazione della graduatoria peseranno, nell’ordine, il 40 ed il 60%. La peculiarità del Corso, riprende la prof.ssa Morelli, è la vastità degli ambiti che abbraccia: “Si va infatti dal molto piccolo al molto grande, dalla progettazione di food design e di gioielli fino alla progettazione di piccoli edifici smontabili. Offre una formazione improntata alla sostenibilità e al benessere della persona, naturalmente con il focus su interior design e comunicazione”.
Le discipline che si studiano vanno da quelle storiche a quelle più tecniche e pratiche, in un dualismo imprescindibile. Sin dal primo anno gli studenti imparano a lavorare in gruppo, con l’elaborazione di progetti via via più complessi. Dal secondo anno inizia l’attività di tirocinio, ma è solo al terzo anno che essa assume una forma più organica, che “si svolge in azienda con lo scopo di generare una prima connessione tra gli studenti e il mondo del lavoro”.
Design per la Moda si rivolge “a chi è interessato al mondo della moda non soltanto dal punto di vista tecnico, ma anche culturale, sociologico, comunicativo e strategico”, spiega il prof. Roberto Liberti, Coordinatore del Corso che offre 154 posti (le modalità di selezione sono uguali a quelle di Design e Comunicazione).
Poi aggiunge: “Formiamo figure poliedriche, perché la moda si compone di tante anime. Per fare un esempio, la figura dello stilista, che è la più nota, è anche quella meno ricercata. Molto richiesti sono gli esperti del tessuto”. Quello della moda è uno dei settori trainanti della regione: Nell’industria della moda siamo secondi solo alla Lombardia, in Campania è presente tutta la filiera, che si presenta solida e ben strutturata. Per questo abbiamo rapporti di continuità con il CIS di Nola, a titolo di esempio”. Non solo, il Corso di Laurea è l’unico pubblico del centro-sud, un unicum sul territorio che per questa ragione risulta molto attrattivo.
La didattica si svolge per mezzo di lezioni teoriche, seminari e laboratori pratici, nei quali gli studenti apprendono come usare software specifici per la creazione di prototipi 3D. Tra gli eventi attesi: una sfilata di moda nel chiostro di San Lorenzo, la Fashion Show Vanvitelli, che inaugura il nuovo anno accademico e mostra i risultati ottenuti dagli studenti nel corso dei due semestri precedenti. Si terrà il prossimo 5 ottobre, cui seguirà la Vanvitelli Night, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria.
Scienze e Tecniche dell’Edilizia, ad accesso libero, è un “Corso ibrido – come sottolinea il suo Coordinatore, prof. Gianfranco De MatteisConsente al termine del percorso Triennale l’iscrizione a ben due albi professionali nella sezione ‘junior’, quello degli ingegneri e quello degli architetti”. Il Corso è molto attrattivo “coerentemente con il successo che nel nostro tempo stanno avendo le discipline tecnico-scientifiche. Quello che noi facciamo è erogare una formazione trasversale, che consenta allo studente di scegliere in base alle proprie caratteristiche”. Il piano di studi è una amalgama di attività teoriche e pratiche che spaziano dalla matematica alle discipline di base dell’ingegneria delle strutture. L’anno scorso è stato modificato il Manifesto degli studi ed è stata inserita un’attività obbligatoria di 2 crediti formativi che prevede alcuni incontri con le realtà del territorio.
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Guida Universitaria – Pagina 113-114

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