“Quello della Psicologia è un percorso che va affrontato con serietà e lungimiranza, perché ha a che fare con la salute delle persone”. A dirlo è la prof.ssa Raffaella Perrella, docente di Psicologia dinamica e Coordinatrice del Corso di Laurea Triennale in Scienze e Tecniche Psicologiche. “La nostra offerta formativa si snoda in un Dipartimento specifico – prosegue Perrella – e questo significa ricevere una preparazione completa in tutti i settori della Psicologia”. Con la Laurea Triennale “ci si iscrive nella sezione ‘junior’ dell’Albo degli Psicologi, una figura professionale (un tecnico-operatore) che non può agire in autonomia e dovrà sempre essere subordinata a uno psicologo in possesso della Laurea Magistrale e quindi dell’abilitazione professionale”.
Lo psicologo “si occupa di consulenza e consultazione e le sue competenze possono essere impiegate in diversi ambiti. C’è lo psicologo del lavoro, quello dello sviluppo, oppure il neuropsicologo”. Un’avvertenza: attenzione a non confondere lo psicologo con lo psicoterapeuta: “La psicoterapia è una specializzazione della psicologia clinico-dinamica, che si ottiene con un ulteriore percorso (presente nell’offerta formativa del nostro Dipartimento) dopo il conseguimento del titolo Magistrale. Non è automatico per uno psicologo diventare anche psicoterapeuta, perché dipende dagli strumenti che ha acquisito durante il suo percorso di formazione”.
L’articolazione del Corso di Laurea: “Il primo anno è propedeutico con gli insegnamenti canonici: la Psicologia generale, quella dello sviluppo, la Pedagogia e la Psicometria. Al secondo anno si passa a insegnamenti come l’Antropologia culturale, la Psicologia sociale e la Psicologia dinamica, per poi concludere il terzo anno con i tirocini pratico-valutativi e insegnamenti come Neuropsicologia e Psicologia clinica”.
Trovano spazio anche l’informatica e la lingua inglese, nonché esami opzionali come Sociologia e Sonno e sogno, la cui offerta varia ogni anno. Importanti le attività di laboratorio, che gradualmente portano gli studenti a interfacciarsi con la professione attraverso simulazioni e l’osservazione di casi clinici. Non mancano le iniziative incardinate all’interno dei singoli corsi: “Il corpo docente è giovane, dinamico e preparato. Gli studenti partecipano a seminari organizzati dai docenti, oppure vanno in visita presso enti o associazioni che hanno qualche rilievo per la professione dello psicologo, o ancora partecipano a iniziative sociali. Il nostro è un Dipartimento molto attivo, dove la socialità e l’inclusione la fanno da padrone, rendendo il clima frizzante e propositivo”.
Qualche consiglio per affrontare al meglio il percorso: “Bisogna ricordare che psicologi non si nasce. È un percorso complesso e richiede molto impegno. Seguire i corsi, organizzare efficacemente lo studio e rivelare eventuali problematiche ai propri docenti è il primo passo. Poi non resta che studiare con costanza e vivere al meglio questo percorso, guidati dalla propria passione e in compagnia dei colleghi”.
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Guida Universitaria – Pagina 121
“Psicologi non si nasce”, il percorso è “complesso e richiede molto impegno”
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