Eletto il nuovo Presidente del Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Civile e Ambientale. È il prof. Roberto Greco, Ordinario di Idraulica ambientale e Idrologia, autore di oltre duecento articoli scientifici pubblicati da riviste nazionali e internazionali e personalità attiva nella ricerca in ambito idrologico. Succede al predecessore, prof. Corrado Gisonni, assumendosi un’importante responsabilità, poiché “il Corso di Laurea in Ingegneria Civile vive da anni una fase di crisi in termini di numero di studenti; dinamica che si è reiterata negli ultimi anni e che riguarda diffusamente tutte le sedi di nazionali, con particolare accanimento sulla provincia di Caserta e sulla Federico II. I miei predecessori hanno tentato di risolvere in parte il problema, rendendo in qualche modo il Corso di Laurea più efficiente; per gli studenti, infatti, la prospettiva di trovarsi di fronte a un Corso di studio impegnativo, che presenta grosse disfunzioni relative all’organizzazione, non era certo attraente. Si è cercato quindi di eliminare gli intoppi burocratici che prolungavano i tempi di laurea”, ci racconta il prof. Greco.
Un mandato, il suo, che è iniziato con precisi propositi: “penso che si debba ampliare l’offerta formativa per il Corso di Studi Magistrale cui avranno accesso gli studenti, mentre dubito che si debba intervenire su quello Triennale, poiché è già stato soggetto a diverse variazioni. La speranza è quella di modificare i percorsi oggi attivati affinché si assista a un rinnovamento dal punto di vista contenutistico e di immagine, poiché ho l’impressione che mentre le altre ingegnerie si sono rinnovate, quella Civile sia rimasta più statica. Il mio impegno sarà rivolto anche al recupero della figura del tutor che troppo di rado, sebbene presente e disponibile, viene consultato dagli studenti”.
L’Ingegneria Civile sta affrontando un periodo di crisi e, di conseguenza, anche i Corsi di Laurea dedicati alla disciplina: “ci sono sostanzialmente due problemi relativi al nostro Dipartimento: il primo…
Un mandato, il suo, che è iniziato con precisi propositi: “penso che si debba ampliare l’offerta formativa per il Corso di Studi Magistrale cui avranno accesso gli studenti, mentre dubito che si debba intervenire su quello Triennale, poiché è già stato soggetto a diverse variazioni. La speranza è quella di modificare i percorsi oggi attivati affinché si assista a un rinnovamento dal punto di vista contenutistico e di immagine, poiché ho l’impressione che mentre le altre ingegnerie si sono rinnovate, quella Civile sia rimasta più statica. Il mio impegno sarà rivolto anche al recupero della figura del tutor che troppo di rado, sebbene presente e disponibile, viene consultato dagli studenti”.
L’Ingegneria Civile sta affrontando un periodo di crisi e, di conseguenza, anche i Corsi di Laurea dedicati alla disciplina: “ci sono sostanzialmente due problemi relativi al nostro Dipartimento: il primo…
L'articolo continua sul nuovo numero di Ateneapoli in edicola dal 7 marzo (n. 4/2020)
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