Sta per scadere il mandato della prof.ssa Letizia Perillo alla guida del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria. Un sessennio di lavoro al servizio degli studenti, nel tentativo di rendere unico il loro percorso universitario. Oggi fa la cernita dei traguardi tagliati. “Lascio questo incarico con un po’ di tristezza – afferma – In questi anni abbiamo stretto un forte rapporto con gli studenti i quali, sulla scia del lavoro iniziato dal prof. Gregorio Laino, mio predecessore, sono stati messi al centro dei nostri sforzi”.
Sono tre i punti sui quali la presidenza di Perillo ha insistito: la razionalizzazione dell’organizzazione del Corso di Laurea, la ristrutturazione degli ambienti del complesso di San Gaudioso e il miglioramento della qualità della vita in Dipartimento. La docente approfondisce: “Ci siamo dedicati all’ammodernamento del sistema, che adesso è completamente informatizzato. Abbiamo inoltre riordinato il Corso di Laurea, nel caso in cui dovessimo essere selezionati per la valutazione Anvur. Non va dimenticato poi che la laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria sta diventando abilitante, ed è stato quindi necessario rivedere l’offerta formativa per adeguare il Corso alle direttive ministeriali”.
Importante il ruolo delle Commissioni: “Sin da subito ho pensato che per rispondere alle esigenze di tutti, fosse necessario avere dei gruppi di lavoro istituzionalizzati. È così che è sorta la Commissione tesi, che fornisce un aiuto concreto ai laureandi. Poi quella che si occupa di persone con disabilità o di ragazze madri, in modo da agevolare il loro percorso. O ancora quella che si incarica di aiutare gli studenti in difficoltà durante i primi e gli ultimi tre anni”. Forte incremento anche delle attività di Terza Missione, proprio grazie al ruolo delle Commissioni. Poi l’attenzione al complesso che ospita le strutture del Corso: “Abbiamo ristrutturato l’intero edificio, dal primo al terzo piano, e valorizzato il suo patrimonio storico-artistico”.
Il richiamo è all’arco del Fanzago, racchiuso nel complesso di San Gaudioso che nel 2020 è stato annoverato tra i luoghi del cuore FAI. Infine, nel corso di questi sei anni si è dato ampio spazio agli studenti, con la realizzazione di aree di condivisione e socialità. Tra le novità, nell’ultimo mese, la presenza, in qualità di visiting professor, del prof. Nikhillesh Vaiid, attuale presidente della World Federation of Orthodontics. Autorità riconosciuta internazionalmente, con più di 200 articoli scientifici all’attivo e conferenze in oltre 50 Paesi, il docente è arrivato alla Vanvitelli il 20 ottobre per andare via il 21 novembre. “La presenza del prof. Vaiid è stata fondamentale – entra nel merito Perillo – perché ha dato la possibilità agli studenti di confrontarsi con uno dei massimi esperti del settore e ha dimostrato, ancora una volta, la vocazione internazionale del nostro Ateneo”.
Al suo arrivo il docente ha tenuto una Lectio Magistralis, che è valsa anche da benvenuto per gli studenti del primo anno. Un’ultima lezione, con un’impostazione multidisciplinare e la possibilità per gli studenti di ottenere 2 crediti formativi si è svolta il 20 novembre. Il ruolo della prof.ssa Perillo e il rimarchevole impegno ricoperto nel settore dell’ortodonzia sono riconosciuti a livello internazionale. Un impegno ripagato con un importante riconoscimento: “Dal prossimo ottobre – annuncia la docente – sarò la nuova presidentessa della World Federation of Orthodontics. La prima donna nella storia della federazione”. Un traguardo importante a titolo personale, certo, ma anche un’ulteriore conquista sul versante della parità di genere. Il passaggio del testimone avverrà a ottobre 2025 a Rio de Janeiro, in occasione del decimo Congresso Internazionale di Ortodonzia.
La prof.ssa Perillo passerà il testimone al prof. Felice Femiano alla guida del Corso (le elezioni si tengono mentre andiamo stampa il 20 novembre). Il prof. Femiano, ordinario di Materiali dentali, unico candidato, ha in programma di continuare sulla scia della precedente Coordinatrice e fronteggiare le nuove sfide. Anzitutto l’introduzione della laurea abilitante entro il 2027: “Bisogna orientare la didattica al ‘saper fare’, con lezioni frontali che permettano agli studenti di acquisire una preparazione propedeutica che li renda autonomi una volta concluso il percorso di studi”.
A questo proposito via anche all’ammodernamento delle strutture rivolte alla pratica, come l’Aula Manichini: “La strumentazione presente è funzionale, ma un po’ obsoleta – spiega Femiano – Di concerto con il Direttore di Dipartimento, al quale mi rivolgerò, cercheremo quindi di introdurre strumenti di lavoro avanguardistici”.
Altri punti sui quali insisterà la presidenza di Femiano sono: favorire il coordinamento tra i docenti per migliorare la versatilità dell’insegnamento; migliorare la comunicazione tra docenti e studenti potenziando le commissioni del Corso di Laurea; garantire agli studenti un percorso di studi più fluido e qualificato, con il potenziamento del tutoraggio nelle materie più complesse e con l’aumento del numero di sessioni d’esame; il rafforzamento della collaborazione con gli apparati amministrativi per promuovere una comunicazione più fluida; l’ampliamento del numero di posti nelle aule per far fronte alla crescente affluenza degli studenti (il numero degli studenti che possono iscriversi è aumentato a 55) e infine l’ulteriore valorizzazione di spazi verdi e aree relax.
“Sono traguardi importanti che mi propongo di realizzare entro la fine del prossimo triennio – dichiara il docente – Sarà necessario l’impegno sinergico di tutte le parti coinvolte, in particolare docenti e rappresentanti degli studenti. La mia presidenza sarà caratterizzata da una grande apertura verso gli studenti – conclude – La mia porta è sempre aperta”.
Nicola Di Nardo
Scarica gratis il nuovo numero di Ateneapoli
Ateneapoli – n.18 – 2024 – Pagina 24