Giunge al termine il secondo mandato del prof. Luigi Trojano, Ordinario di Psicobiologia e psicologia fisiologica, alla guida del Dipartimento di Psicologia. Saranno le elezioni, indette per il 4 giugno dalle 9.00 alle 14.00 (con eventuali altre votazioni fissate all’11, 18 e 25 giugno), a stabilire chi gli succederà (le candidature si presentano mentre andiamo in stampa). “Il primo periodo del mio mandato è stato dedicato alla valutazione ministeriale dell’Anvur – racconta il Direttore – ed è stato caratterizzato da un grande entusiasmo (con valutazione molto positiva da parte del Ministero)”.
Poi la pandemia con la didattica a distanza, il clima di incertezza, e il lento e progressivo ritorno alla normalità col sistema dei colori per gestire le presenze: “Io non sono uno psicologo, ma mi dichiaro psicologo d’adozione. Un Dipartimento come il nostro è certo più cosciente del profondo disagio psicologico che possono aver provato gli studenti di fronte a uno scenario di quel tipo. Per questo – ricorda – abbiamo fatto quanto in nostro potere per cercare di tornare a una situazione di normalità. Se è stato possibile, è grazie allo sforzo collettivo di Ateneo, dei docenti del Dipartimento e rappresentanti degli studenti, che hanno operato sinergicamente”.
Negli ultimi due anni, l’oneroso compito di rimodulare l’offerta formativa in rispondenza al decreto ministeriale che ha reso le lauree in Psicologia abilitanti. “Anche in questo caso la sinergia tra le varie anime del Dipartimento è stata risolutiva. Trovandoci di fronte alla possibilità di attuare dei cambiamenti, abbiamo deciso di coinvolgere gli studenti, attraverso i loro rappresentanti, per meglio individuare le loro esigenze”. È in questo processo di revisione che rientra il nuovo sistema di selezione per l’accesso alle tre Lauree Magistrali. “Sarà valutato il rendimento della carriera pregressa con attenzione alle discipline che hanno affinità con il percorso di Laurea Magistrale scelto”. La domanda di accesso è unica, ma saranno stilate tre graduatorie, una per ogni Magistrale, che il candidato può indicare come preferenza.
Ad esempio, nel caso in cui uno studente selezionasse il Corso di Laurea in Psicologia applicata, ai fini dell’inserimento in graduatoria, verrebbe valutato con particolare riguardo il rendimento in discipline come Psicologia del lavoro o Psicologia dello sviluppo, che con il Corso hanno affinità.
Trojano ricorda gli altri traguardi raggiunti dal Dipartimento: “Siamo riusciti a essere inquadrati nell’ambito dei finanziamenti Pon, con i quali abbiamo aperto le porte a molti validi ricercatori che spero vedranno la loro stabilizzazione. E poi i progetti PNRR, che ci hanno permesso di ampliare il novero delle nostre attività e rafforzare la nostra presenza sul territorio. Abbiamo realizzato molto e lo dimostra l’aumento dell’attrattività verso studenti che vengono da fuori o che hanno frequentato la Triennale in altri Atenei. Stiamo conoscendo un aumento delle iscrizioni lento ma costante, con la copertura dei posti a concorso del 90%”.
Nota distintiva del mandato: “Ho sempre cercato di armonizzare le differenti anime del Dipartimento, non perché ci fossero disaccordi. Una figura di vertice ha un compito complesso, che è guidare gli altri. Se ho potuto farlo bene, è grazie alla fiducia che mi è stata accordata”. L’auspicio per il futuro prossimo: “Spero che così come è stato in occasione delle mie due elezioni, ci sia uno sforzo comune per indicare la personalità più idonea alla guida del Dipartimento. Una personalità forte, come era quella del prof. Grossi prima di me. Sono convinto, comunque, che chiunque mi succederà farà bene. La missione resta la stessa, a prescindere da chi sia il capitano”.
Nicola Di Nardo
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Ateneapoli – n.09 – 2024 – Pagina 26